Ho mandato a nanna Bear Hugger e ora sono al cospetto di Great Tiger
Punch Out mantiene intatto quel feeling di scoperta dell’originale da sala. È questa per me la sua magia.
Ogni nuovo pugile è latore di nuove mosse, nuovi pattern. Attraverso i suoi strambi personaggi Punch Out racconta una storia di sconfitta, sudore e vittoria e lo fa in maniera cartoonesca e coinvolgente. Mi ricorda di quelle storie assurde che si creano da bambini. Dove la fantasia volava e i contendenti che si facevano combattere (coadiuvati da qualche Lego, Playmobil, robot o chissà altro) aveva caratteristiche e mosse speciali sempre più bizzarre. Cose che non appartenevano a questo mondo, speso assurde ma proprio per questo galvanizzanti. Un po’ come guardare l’Uomo Tigre (o Ken il Guerriero) e chiedersi cosa tana delle Tigri avrebbe messo sulla strada di Naoto la volta successiva. Quale strana mossa speciale o quale inquietante travestimento avrebbe avuto il prossimo avversario.
Punch Out attinge a piene mani da quelle sensazioni
Ho sempre adorato questo viaggio di crescita nei picchiaduro. Capisco chi cerca i valori competitivi, ma per me il vg è molto più spesso un racconto, che può essere il racconto di un’emozione, non forzatamente di una storia, ma questa emozione deve partire dalla scoperta.
Preferisco l’approccio alla Yie Ar Kung Fu o Street Fighter (il primo) piuttosto che quello da “tutti i lottatori dall’inizio” con al massimo un paio di boss piazzati verso la fine. Menavi Buchu e nel frattempo ti chiedevi cosa sarebbe venuto dopo Pole, nel caso fossi stato capace di batterlo, quale strumento offensivo avrebbe usato il prossimo contendente.
In questo tempo di bombardamento di notizie, di video walkthrough è sempre più difficile non essere esposti a spoiler o non essere tentati di rovinarsi il gusto leggendosi una Faq (il tempo è poco, la carne è debole e siam sempre più vecchi… 😊).
Mi sono tenuto lontano da qualsiasi rivelazione sugli avversari di Punch Out!! È ha pagato. Dovrei farlo più spesso, ma ciò non toglie che il gioco abbia un suo particolare magnetismo che ancora oggi difficilmente riesco a spiegare. Qualcosa che attinge dai miei ricordi di bambino, certo, ma che va anche oltre.
Ora smetto di scrivere, son commosso 😊