http://searchengineland.com/google-now-showing-3-or-more-results-from-same-domain-49066
Interessante articolo in cui si descrive un nuovo comportamento di google: da adesso determinate chiavi di ricerca possono portare a più risultati provenienti dallo stesso sito. Provate ad esempio a ricercare "apple ipod" o "windows 7" o, per uscire dall'ambito informatico, la parola "renault", o ancora meglio, visto che non riguarda un potenziale inserzionista, "wikipedia". Secondo i nuovi algoritmi di ricerca più risultati possono essere molto rilevanti anche all'interno dello stesso sito, e la pagina prima pagina potrebbe anche essere quasi riempita con elementi provenienti dallo stesso. Interessante, ma anche molto discutibile: ne concludo che d'ora in poi la prima pagina dei risultati di google non sarà da tenere in grande considerazione.
Mi sento chiamato in causa, visto il mio lavoro
Dunque... no, non è esattamente come dici tu. La sostituzione della "double hit" (ovvero massimo due risultati dallo stesso dominio) con un sistema libero (nessun limite sui risultati massimi del dominio) è applicata solo a brand e nomi di prodotti.
La ragione di questa scelta è interessante, perché è un approccio un po' insolito da parte di Google a un problema abbastanza diffuso. Recentemente molti siti non ufficiali, soprattutto negozi, siti di comparazione prezzi e affiliati, hanno cominciato a superare i siti ufficiali e i siti ricchi di contenuto per keyword competitive come il nome della marca di un cellulare o un prodotto acquistabile online. E questo avveniva per l'enorme sforzo di ottimizzazione fatto dai siti come negozi, comparazione prezzi e affiliati. Quindi la situazione era che se cercavi il modello di un telefonino ti trovavi il sito ufficiale al primo posto e poi una sfilza di siti non molto informativi. Per alcuni settori trovare una recensione "sincera" di un prodotto vuol dire dover andare alla quarta pagina dei risultati.
Dal punto di vista di Google, quindi, meglio togliere il limite ai siti ufficiali che hanno contenuti di qualità piuttosto che lasciare le cose com'erano. La cosa preoccupante è che tutto questo suona come un compromesso: di solito Google risolve questi problemi, non mette pezze. Sembra (e sottolineo SEMBRA) che al momento Google non abbia trovato il modo di combattere siti con contenuti scarsi che fanno ottimizzazione selvaggia (tipo quello per cui lavoro io). Comunque, ripeto, è una cosa che riguarda
marchi e prodotti, non tutte le chiavi di ricerca.
Si tratta comunque di una mossa discutibile. Secondo alcune ricerche fatte da web analyst (gente strana, credetemi) sembra che non sia quello che gli utenti vogliono. Non ricordo esattamente che procedura hanno usato, ma su SEOmoz se ne è parlato.