Un po' di considerazioni sulle varie nazionalità (ma anche realtà più vicine a noi italiani) che ho modo di trovare a bordo. Ovviamente prendete tutto un po' con le pinze, ci sono migliaia di eccezioni ma ho voluto fare una sorta di "luoghi comuni sui passeggeri".
Inglesi: le cavallette. Non riescono a stare su un volo di mezzora senza comprare! Il che è un bene per le mie tasche ma molto meno per il casino che trovi alla fine del volo. In generale sono educati e cordiali ed è un piacere averci a che fare ma agli estremi trovi quello che ti considera a suo servizio perchè ha pagato e allora sei suo schiavo e quello cafone con cui non vorresti avere nulla a che fare. Capita purtroppo che i cafoni si concentrino tutti su un unico volo (di solito verso località di mare economiche o dove ci si sballa) e allora è un incubo e non di rado deve intervenire la polizia. Siccome pagano si sentono in dovere di lasciare lo schifo a bordo, specialmente se accompagnati da bambini. Questa distinzione netta tra classi sociali (l'inglese ben educato e i cosiddetti "chav", numerosissimi) la trovo solo qui e in un altro posto che vi dirò dopo. Sono però i più generosi quando si tratta di donare soldi per le varie raccolte che facciamo. Davvero tanto di cappello.
Tedeschi: in generale tranquilli ed educati ma davvero a zero per elasticità mentale: se il loro posto è 15a allora il bagaglio deve stare esattamente sopra quella fila altrimenti vanno in crisi. E poi una sola persona è capace di occupare un'intera cappelliera da tre valigie perchè mette la valigia, poi lo zaino di fianco e di fianco ancora il cappotto accuratamente ripiegato. Quando vanno in crisi perchè non c'è posto li vedi spingere con forza bagagli, cappotto e altro quanto più vicino possibile al loro posto. A nulla valgono i numerosi messaggi che mandiamo dicendo loro di riporre lo zainetto sotto il sedile. E ovviamente li becchiamo sempre con la loro birra comprata in aeroporto (non si può). Rispettosi delle regole? Ma neanche per sogno! Il maggior numero di valigie col tag (che quindi vanno in stiva) portate a bordo è sui voli tedeschi: proprio non ce la fanno a non metterla sopra il proprio posto! Abbastanza tirchi quando devono donare ma poi ti capita quello che ti lascia la 50euro.
Francesi: molto simili ai tedeschi ma più antipatici e ti usano come cameriere. Non di rado ti mollano la loro valigia (e i cappotti) davanti ai piedi pretendendo che sia tu a metterla nella cappelliera. Su alcuni voli la cosa diventa estrema e hanno tutti la puzza sotto il naso. L'unico volo su cui non abbiamo preso neanche una monetina da 1 centesimo in donazione è stato un volo francese.
Spagnoli: dipende da dove vai. Ti può capitare il volo piacevole con gente che si fa i fatti suoi, compra il giusto e ti lascia l'aereo pulito e quello pieno di cafoni, che si lamentano per qualsiasi cosa (tipo se gli dici che non possono lasciare il bagaglio sul pavimento vicino alle uscite di emergenza) e subito attaccano la compagnia: "mai più con voi!". In generale non parlano mai inglese.
Portoghesi: come sopra ma trovo spesso gente che parla molto bene inglese.
E veniamo a noi:
in generale, lo dicono tutti, i voli italiani sono piacevoli (quando non sono voli prettamente turistici pieni quindi di inglesi e/o altre nazionalità) perchè la gente è educata, non rompe le scatole, si porta la roba da casa, si preoccupa di togliere la propria monnezza e c'è in generale un certo rispetto verso la nostra figura.
Però poi ti capita l'ignorante brutto che ti sfianca per tutto il volo, l'arricchito (e famiglia) che si lamenta di ogni cosa, quelli che si alzano durante l'atterraggio, quelli che ti chiedono qualsiasi cosa. In generale una cosa che odio sui voli italiani e che tu passi col carrello del bar e nessuno ti caga ma appena finisci e passi con quello dei profumi ti chiedono i panini e le bibite.
E poi, capitolo a parte, i napoletani: molto più simili agli inglesi che al resto degli italiani (ma qualcosa la ritrovo nei baresi). Sullo stesso volo trovi la persona più educata e cordiale che tu possa immaginare e la sua nemesi, il cafone totale che non si fa problemi neanche a riderti (e a dirti) in faccia se ha trovato qualcosa nella tua persona che gli provoca ilarità. Ad una mia collega un po' in carne gli chiedevano le cose dandole della cicciona, giusto per capirci. Ho avuto personaggi che non si sono fatti problemi a sedersi nei sedili del personale di bordo o ad usarli come fasciatoio per cambiare i pannolini. In generale una strafottenza che ho ritrovato solo nei chav inglesi.
Come gli inglesi, e non me ne capacito, tendono a comprare parecchio a bordo e, come gli inglesi, donano parecchio (anche i cafoni, devo dire). Ho avuto voli per Napoli piacevolissimi e voli per Napoli da incubo tanto da farmeli mettere quasi a pari merito col mio volo più spiacevole di sempre (pieno di inglesi chav) che è stato un volo per la Turchia.
Conosco gente, italiana e non, che quando deve fare Napoli chiede lo swap con un altro volo.
I baresi sono simili ai napoletani, anche nello spendere, ma meno estremi in entrambi i sensi (un po' meno cafoni, un po' meno educati).
La gente del resto d'Italia, invece, la trovo più omogenea con la piccola differenza che le persone del sud sono un po' più timorose verso questa novità che è il volo in aereo.