Sì, lo penso anch'io. Il finale con la ragazza però?
Che non esiste una consequenzialità o conseguenzialità degli eventi, noi tendiamo ad imbrigliare anche la morale o il destino in termini temporali, oggi mi va bene, domani mi va male, invece le cose coesistono, così come il bene e il male in senso assoluto.
E così anche all'apice di quella che si potrebbe considerare la "sfiga" estrema, è possibile lasciarci attraversare la mente da una illuminazione.
Il gatto è sia vivo che morto allo stesso tempo, siamo sia felici che tristi, elettroni in continuo spin attorno alla nostra esistenza...