Qualche considerazione sparsa su Islets, il metroidvania del topo:
⏺ Durata - L'ho approcciato come un divertissement, pensando di finirlo in 5-6 ore, invece ho superato le 10 ore e ho ancora qualcosa da spolpare. Pur essendo l'opera di una persona sola, ha un livello di qualità e di contenuti piuttosto degno.
⏺ Ritmo - Il ritmo di gioco è costante, con fasi esplorative molto rilassate e qualche boss leggermente più impegnativo. Se si gira troppo a vuoto si rischia di perdere interesse, ma per fortuna la progressione è sempre piuttosto chiara, quindi quando la tensione sta per calare in genere succede qualcosa che ti tira su, come un boss, un potere o un dialoghino.
⏺ Nemici - La varietà è medio-bassa, ma i nemici minori sono tutti molto carini e lievemente differenziati. Sono penalizzati dal livello di difficoltà basso, altrimenti avrebbero avuto qualcosina in più da dire. I boss, invece, sono generalmente più difficili, oltre che molto carini da vedere. Le meccaniche dei boss sono di stampo classico, perlopiù riprese da mille altri giochi.
⏺ Poteri - Non sono molti, e non sono troppo sfruttati, ma fanno il loro lavoro. Non vi voglio rompere la sorpresa (come se qualcuno lo giocherà mai...), ma alla fine il gioco si basa perlopiù su spada e frecce, diciamo.
⏺ Grafica - L'impatto è penalizzato dalla struttura dei mondi, con questi lunghi muri tutti uguali a segnare la topografia del livello. Ma non appena compare qualche asset disegnato a mano si vede che questo Kyle Thompson ha il manico. Alcuni dei disegni sono molto molto belli. Non capisco solo perché (vedi anche il suo altro gioco, Sheepo) si ostini a disegnare protagonisti praticamente senza braccia! Vedere questo topo mutilato che fluttua a tutta velocità per lo schermo fa uno strano effetto!
⏺ Audio - Una o due musichette mi sono entrate in testa, ma per il resto è un comparto da dimenticare. La musica ha quantomeno il pregio di non essere invasiva. E gli effetti sonori sono molto poppolosi.
Voto: Boh! Troppo difficile da inquadrare, come gioco. Se approcciato nel periodo giusto, è un buon titolo, altrimenti potreste trovarlo superfluo. Io sono contento di averlo giocato, diversamente da un Iconoclasts, per esempio, che alla fine ho detestato.