Autore Topic: [PS2] Shadow of Memories  (Letto 1972 volte)

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Offline Gargoyle

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[PS2] Shadow of Memories
« il: 08 Giu 2003, 17:29 »
Eike Kusch sta girovagando per un suggestivo borgo medievale tedesco, quando all’improvviso viene ucciso. E così, in un modo quantomeno inusuale, inizia il gioco. Eike viene resuscitato dai poteri di un’entità misteriosa che gli offre la possibilità di salvarsi. Come? Viaggiando a ritroso nel tempo, per estirpare le cause che hanno condotto al suo omicidio. Tornando ad una mezz’ora prima della sua prematura dipartita, Eike dovrà cercare di radunare abbastanza persone  attorno a sè da scoraggiare le velleità omicide di chi lo tampina. Sopravvissuto dunque a quest’aggressione, il nostro si troverà a  dover cercare di risolvere situazioni analoghe viaggiando nel tempo (anche nel MedioEvo) per cercare di salvarsi. Se egli viene ucciso nel suo tempo il gioco non conduce al GameOver ma dà modo di ricominciare dall’ultimo capitolo risolto. Inoltre, venendo uccisi, Eike manterrà i ricordi di quanto gli è avvenuto prima del suo omicidio portando così variazioni nei dialoghi e nella trama (per esempio in una occasione tenterà di “farsi bello” con una ragazza anticipando quello che costei sta per dire); i dialoghi già ascoltati (il gioco è interamente doppiato in un Inglese accettabile) potranno inoltre essere comodamente saltati. Se invece l’ora fissata per la morte di Eike scocca senza che questi si trovi nel suo tempo la sua morte è irreversibile, e riprendendo il gioco non viene data la facoltà di saltare i dialoghi già ascoltati, cosa assai seccante perchè possono durare anche parecchi minuti. Quel che è peggio è che ogni dialogo porta via un tempo (non effettivo) che viene mostrato solamente a dialogo svolto. Può quindi capitare che Eike inizi a parlare con qualcuno quando è ancora possibile ritornare nel proprio tempo d’origine e che finisca di discuterci quando ormai l’ora fissata per la sua morte è passata: in tal caso giunge il GameOver e bisogna risorbirsi tutti i dialoghi. Graficamente il gioco presenta luci ed ombre. I personaggi sono ben modellati e gradevoli, le ambientazioni sono belle (semmai un po’ spogli gli esterni) e d’atmosfera, ma il frame-rate stenta in qualche occasione; nulla che pregiudichi l’esperienza, ma può dare un  po’ fastidio. La trama (narrata egregiamente), che vedrà quasi sempre il protagonista venire trucidato all’inizio di ogni capitolo, è piuttosto interessante (diciamo pure che è il principale motivo per giocare un gioco simile), ma per comprenderla appieno è necessario completare il gioco più volte (ho impiegato 5 ore la prima volta e meno di 2 la seconda), arrivando ad uno dei 5 finali diversi (alcuni piuttosto “inaspettati”). Al giocatore è richiesto risolvere enigmi ed interagire con gli abitanti della cittadina; non aspettatevi azione in questo gioco. La difficoltà degli enigmi è scarsa, non vi sono seri rompicapo, ma i suddetti enigmi rimangono interessanti per l’intrigante uso dei viaggi nel tempo necessario a risolverli.
 In sintesi è un gioco meritevole, consigliabile principalmente a chi cerca giochi dotati di una trama intrigante e di un’atmosfera di pari livello.

Voto: 7 su 10
"I've always known it. I should've killed every last one of them! I should've turned their planet into a graveyard the likes of which the galaxy had never seen!" Gul Dukat to Captain Sisko, Star Trek: Deep Space Nine.