La Mia Cosa Preferita Sono I Mostri (Emil Ferris, 2018)
Siamo a Chicago nel '68 (quindi periodo e luoghi particolari), la protagonista è Karen, 10 anni.
Un giorno tornando da scuola scopre che la sua vicina di casa è stata presumibilmente assassinata. Karen è una bambina speciale, adora i fumetti e i film horror, si sente un mostro a metà ma anche una investigatrice.
Naturalmente proverà a risolvere il mistero.
Insomma tipica opera dove tutto viene visto dal punto di vista di una ragazzina di 10 anni in un periodo e situazioni terribili per essere bambini ma alla stesso tempo i migliori possibili.
Una bambina che sa che avere il seno grosso è pericoloso (tutte le ragazze con il seno grosso sono inseguite dai mostri nei sui fumetti
), per cui il treno è una giostra che non fa il giro e altre piccole genialate.
Opera prima di Emil Ferris (che ho visto intervistata a Lucca l'anno scorso), penna particolare che predilige disegni abbozzati e naive e una impostazione quasi onirica della narrazione. Naturalmente è uno stile, anche molto curato (anche se alcune pagine mi è venuto il dubbio che non avesse voglia di disegnarle) ma soprattutto personale.
E' tutto come se fosse uno scarabocchio, persino le pagine del libro hanno le righe come i quaderni di scuola e la trama procede a un ritmo ed esposizione completamente inusuali.
Anche la storia dell'omicidio (..?) è una scusa per raccontare il passato della donna (ebrea nella Berlino dei 30...) e le situazioni di Karen con amici e famiglia (soprattutto gli amici, meravigliosi) come le visite al museo, bellissime, dove si paragona tranquillamente fumettacci horror con quadri famosissimi.
Ammetto che avrei voluto che scorresse un pò di più verso la risoluzione dell'omicidio, si prende davvero tante pause. Capisco che spesso la storia di un omicidio in un opera è solo una scusa per raccontare qualcos'altro, ma qui si è un pò esagerato.
E' sicuramente un debutto importante e che ha lasciato il segno. Però bisogna vedere come continuerà la storia e se la Ferris si lascerà meno andare nei prossimi volumi.