Autore Topic: La donna nei videogiochi: riflessioni?  (Letto 36032 volte)

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Offline EGO

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #75 il: 29 Lug 2018, 10:11 »
Eppure, queste stesse persone che hanno pronta la lista di link, ogni giorno che Dio manda in terra sostengono che Senran Kagura e SNK Heroines hanno un’influenza nociva sulla considerazione quotidiana delle donne nella vita reale. E non vedono la contraddizione.

Sparare alla gente con un fucile d'assalto ed avere una visione maschilista della realtà sono due livelli di influenza nociva un po' diversi, secondo me.
Non capisco l’obiettivo di questo commento.

Ho scritto che, stando a numerose fonti ritenute “scientifiche”, i VG violenti non appaiono avere alcun ruolo nell’indurti a sparare alla gente con un fucile d’assalto nella vita reale.

Una “visione maschilista” della realtà si può manifestare in diversi gradi. Puoi ritenere che ogni donna al volante sia una bomba ad orologeria, e puoi picchiare e violentare le donne perché le consideri degli esseri inferiori senza diritti creati per essere soggetti al tuo capriccio. Agli estremi, questa visione non è assolutamente meno grave dello sparare alla gente. Ma anche qui, è tutto da dimostrare che uno arrivi a sviluppare tale visione delle donne sotto l’influenza dei videogiochi.

E il discorso che stiamo affrontando è questo. Nessuno si fa il problema di pubblicare God of War o Call of Duty e nel trailer di The Last of Us 2 abbiamo visto livelli di violenza altissimi, ma metti un costume da spiaggia su una ragazzina in un JRPG, o un boob slider nel character creator di un gioco, e vedi come si alzano le fiamme.

Offline DRZ

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #76 il: 29 Lug 2018, 17:42 »
Nessuno si fa il problema di pubblicare God of War o Call of Duty e nel trailer di The Last of Us 2 abbiamo visto livelli di violenza altissimi, ma metti un costume da spiaggia su una ragazzina in un JRPG, o un boob slider nel character creator di un gioco, e vedi come si alzano le fiamme.

Eh.
In God of War o in Call of Duty la violenza non è specifica contro un gruppo ben preciso, mentre per quanto riguarda costumi sexy e regolatori di parti anatomiche, nel 99.9% dei casi, si parla sempre di donne.

E non sto nemmeno dicendo che i videogiochi portino a questo o a quest'altro modo di pensare, al massimo assecondano dei modi di vedere già esistenti (la glorificazione della violenza o il trattamento discriminatorio nei confronti delle donne esistono da sempre).

Offline Giobbi

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #77 il: 29 Lug 2018, 18:01 »
Riguardo il discorso razziale è un po' pretestuoso, basterebbe focalizzarsi su quel 80 e passa per cento che accumuna piuttosto che quel 15 % che diverge
Per dire la base della chiesa norvegese è la Bibbia che parla di gente olivastra che apre in due dei mari

Quindi si' il donkey kong negromante del Niger può scrivere trame appassionanti per un cannibale figlio di Wotan dell'Illinois.
E viceversa.

Offline EGO

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #78 il: 29 Lug 2018, 18:14 »
Riguardo il discorso razziale è un po' pretestuoso, basterebbe focalizzarsi su quel 80 e passa per cento che accumuna piuttosto che quel 15 % che diverge
Per dire la base della chiesa norvegese è la Bibbia che parla di gente olivastra che apre in due dei mari

Quindi si' il donkey kong negromante del Niger può scrivere trame appassionanti per un cannibale figlio di Wotan dell'Illinois.
E viceversa.
Credo che per questo post, in California o a New York City, potresti essere arrestato.

Offline Giobbi

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #79 il: 29 Lug 2018, 22:13 »
 :D
Che l'ipocrisia e' uno dei grandi mali del mondo ha ragione Von Trier.
Ma il punto è davvero che per un'umanita' saggia un minimo il discorso razziale non dovrebbe aver ragione d'essere.

Quelllo dii genere e' già parzialmente diverso

Offline Andrea_23

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #80 il: 31 Lug 2018, 21:52 »
A questo punto volevo sapere qual è la vostra opinione in merito, non del post, ma della figura della donna nei videogiochi.

Doserò attentamente (per quanto mi è possibile) le parole, spero di non venir frainteso. La prenderò davvero larga.


Credo occorra andare alla radice ultima del "problema" per cercarne di capirne un po' di più. IL problema per antonomasia per l'umanità : ). Della serie, risolto questo risolto tutto.

Quanto tempo ci vorrà prima che il genere femminile divenga _davvero_  paritetico?
Suppongo, probabilmente, così tanto che la natura stessa deciderà per noi, eliminando i sessi e tornando all'ancestrale ermafroditismo.

Scherzo, ma nemmeno troppo.
Perché la cruda realtà qual è? Che le femmine hanno iniziato ad esprimersi non più di cinquant'anni fa. I maschi, circa trecentomila anni fa, centomila in più o in meno...
Ci vorrà tempo.

Suppongo il processo sarà più veloce, ma non così tanto veloce da aver risultati apprezzabili in tempi utili (per noi). Vien da sé che parli di ben altro che videogiochi : ).
Quando nella forma mentis della razza umana i 'generi' saranno sovrapposti esattamente alla 'specie' (il che potrebbe portare a trovare alla specie un nome diverso e da uomo e da donna?), la donna sarà anche in grado di inventare tipi di videogioco inediti : D.

Giochi fatti da donne, per donne e non giochi fatti da donne talmente pervase dalle sovrastrutture ludiche maschili, da non concepire nemmeno l'ipotesi di ripartire da zero.

Ma forse faranno anche altro, spero :V.
« Ultima modifica: 31 Lug 2018, 21:56 da Andrea_23 »
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Offline Ivan F.

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #81 il: 31 Lug 2018, 22:03 »
A questo punto volevo sapere qual è la vostra opinione in merito, non del post, ma della figura della donna nei videogiochi.

Doserò attentamente (per quanto mi è possibile) le parole, spero di non venir frainteso. La prenderò davvero larga.

Non mi sembra ci sia nulla di offensivo o fuori luogo nel tuo punto di vista.

Ovvio che risolvere la questione con un "Tutto si sistemerà da solo quando il Sole si sarà spento" pone un orizzonte piuttosto spaventoso per la discussione.

Soprattutto per me, che dovrò pagare l'hosting per un fracco di tempo, prima di chiudere questo topic!

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Offline mog_tom

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #82 il: 31 Lug 2018, 22:17 »
Quali sono le sovrastrutture ludiche maschili?

"Superare obiettivi in maniera divertente" è indissolubilmente legato al pisello?

Perché il creatore e attuale concept designer della serie Cooking Mama è un maschietto?

E perché Daniel Bunten è diventato Danielle mentre Roberta Williams è rimasta tale?

Pensando ai fumetti, io ho il patatacchio e mi piace la parasgnappola, eppure trovo che la protagonista di Sailor Moon sia un colpo di genio narrativo.

Perché?

I giuochi giapponesi di corteggiare bei ragazzi, per chi sono? Chi li crea? Aiuto!

Ma soprattutto: le pitture rupestri erano firmate?  ;)
« Ultima modifica: 31 Lug 2018, 22:29 da mog_tom »
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Offline MaxxLegend

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #83 il: 31 Lug 2018, 23:25 »
Beh avete detto quasi tutto voi.
Andrea forse parte da una concezione un po' vecchiotta del mondo videoludico, dove le donne generalmente stavano a guardare (più per mancanza di interesse che per incapacità) e infatti sbuffavano pure.

Game designer donne ce ne sono state molte, magari non sempre celebrate, e non si dedicavano per forza a giochi per così dire "femminili". Carol Shaw una delle prime programmatrici di VG della storia, fece River Raid per Atari, che non è esattamente Farmville.

Allo stesso modo non è vero che la donna videoludens si dedica solo a puzzle game, gestionali, ballo e simili. Diciamo che la donna casual fa spesso così, ma la donna Hardcore (ciao @Ruko) c'è e c'è sempre stata. Ancora, se la stragrande maggioranza delle donne non si dedica a queste pratiche arcane è perché non hanno interesse. Uomo e donna funzionano in modo diverso, e laddove Gianpino vuole spesso sparare perché atavicamente il suo gioco consiste nel cacciare & proteggere, Gianpiera è più propensa a ragionare, gestire, ordinare, accumulare, quello è ciò che l'appaga. Di solito, ma non sempre, è così.

A mio parere la parità tra i sessi non è una cosa "irragiungibile" ma è una cosa che manca totalmente il punto. Il bello è proprio nella diversità insita nei diversi generi, e questo non significa che uno dei due debba sopraffare l'altro, significa semplicemente che la parità dei diritti ci deve essere ma una partà "tout court" non può esserci, perché parliamo di due cose totalmente diverse, a cui non possono essere applicate le stesse modalità e regole.

Una donna se vuole può fare ciò che fa un uomo, ma appunto può non è che deve perché arriva una tizia tutta impettita a dirle "ti devi emancipare, sorella".. Ma se io fossi donna gli direi "emancipati tu, che c'hai voglia di riscatto per chissà quale trauma infantile. Io mi sposo il milionario e ciao".. :P :P :P
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Offline Andrea_23

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #84 il: 01 Ago 2018, 00:45 »
Senza offesa per nessuno, ma io credo sia di gran lunga più miope credere che la donna sia già a un buon punto di emancipazione creativa.
Non fosse altro, per l'appunto, per mancanza di tempo materiale per sviluppare propri strumenti e canoni.

Anche solo le domande in buona fede di mog_tom nascondono innate categorizzazioni, dalle quali è pressoché impossibile prescindere in questo momento storico.
E anche mie, vista la sua ultima -azzeccata- osservazione.

Tenderei a dire che il peccato originale sia nato proprio nelle caverne, ma chi può dirlo... da qualche parte in ogni caso il processo è iniziato.
La cosa più difficile da accettare è che è stato un processo naturale, per definizione.
Dato però che siam dotati di raziocinio, possiam correggerlo. Per cambiare fondamenti culturali letteralmente ancestrali in ogni caso, quanto tempo credete che occorra? Poche decine di anni?

Illusi : D.
Certo, se vi accontentate dell'apparenza, del bigottismo, allora ok. Il problema è già bello che risolto, in occidente.
L'inghippo, quello distruttivo per la società, sta in ciò che la gente (maschi, femmine) pensa (e non riesce a non pensare), ma non dice.
Le conseguenze di ciò però le viviamo concretamente, perché l'indole che abbiamo inculcata non può che manovrare le azioni, scelte, affermazioni quotidiane senza che nemmeno sia possibile rendersene conto.

Certe uscite di (tanti, troppi) colleghi stimatissimi : D.
Mani nei capelli : ].
Non che mi escluda dal computo, diciam solo che, con un po' di malizia, ho un miglior controllo della favella...

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« Ultima modifica: 01 Ago 2018, 01:04 da Andrea_23 »
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Offline MaxxLegend

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #85 il: 01 Ago 2018, 01:07 »
La favella è nulla senza controllo.  :-*
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Offline Ruko

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #86 il: 01 Ago 2018, 07:06 »
Beh, io le osservazioni di  @Andrea_23 le condivido anche, semplicemente temo che un approccio radicale alla questione di genere non ci porti a nulla.

Perché poi
L'inghippo, quello distruttivo per la società, sta in ciò che la gente (maschi, femmine) pensa (e non riesce a non pensare), ma non dice.
Beh, esplicita, ma in senso positivo dico, ragioniamo nel merito.

Citazione
Certe uscite di (tanti, troppi) colleghi stimatissimi : D.
Mani nei capelli : ].
Non che mi escluda dal computo, diciam solo che, con un po' di malizia, ho un miglior controllo della favella...
Anche qui, dibattiamo, altrimenti sei tipo profeta che appare, lancia la suo anatema e poi sparisce!   ;D


Allo stesso modo non è vero che la donna videoludens si dedica solo a puzzle game, gestionali, ballo e simili. Diciamo che la donna casual fa spesso così, ma la donna Hardcore (ciao @Ruko) c'è e c'è sempre stata.
Qui la donna harcore è @Liulai che spero ritorni a scrivere.  :-*
Io ho avuto solo buoni maestri e la possibilità di avere un parco-giochi infinito gratis.
però ecco dove sono @Castalia83, @O_O e compagnia cantante? Su FB sto portando avanti lo stesso dibattito e la comunità femminile di videogiocatrici sta dando ottimi contributi!
Per il resto sono d'accordo con quello che dici.

@Ruko: decisamente, conosco un grande forum dove donne che scrivono come te sarebbero considerate “part of the problem”.
Stimatissimo @EGO, purtroppo non c'è stato bisogno di andare troppo lontano da qui per diventare il "problema".  :)  Però mi hai incuriosita, che forum sarebbe?

Soprattutto per me, che dovrò pagare l'hosting per un fracco di tempo, prima di chiudere questo topic!
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Dovresti fare reclutamento femminile piuttosto, con offerte imperdibili che possano accalappiare le videogiocatrici, del tipo:

Iscrizione = un pelo della barba di @claus80 in regalo;

1000 post = @RALPH MALPH ti butta giù una scheda personalizzata da palestra per avere glutei alla Duke Nukem;

10000 post = @Vitoiuvara ti rinchiude scalza nella sua stanza di piacere sadico, fatta di pezzi di lego per terra;

100000 post: @Lenin ti raggiunge a casa, si siede con te mentre videogiochi e ti accarezza la testa ogni volta che muori in un Souls.

Le iscrizioni sarebbero alle stelle a quel punto!
"Non ho particolari talenti ma riconosco gli idioti già da lontano..."

Offline Andrea_23

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #87 il: 01 Ago 2018, 19:21 »
Beh, io le osservazioni di  @Andrea_23 le condivido anche, semplicemente temo che un approccio radicale alla questione di genere non ci porti a nulla.

Perché poi
L'inghippo, quello distruttivo per la società, sta in ciò che la gente (maschi, femmine) pensa (e non riesce a non pensare), ma non dice.
Beh, esplicita, ma in senso positivo dico, ragioniamo nel merito.

Citazione
Certe uscite di (tanti, troppi) colleghi stimatissimi : D.
Mani nei capelli : ].
Non che mi escluda dal computo, diciam solo che, con un po' di malizia, ho un miglior controllo della favella...
Fare esempi concreti credo porterebbe a concertrarsi sulla pagliuzza e non sulla trave nell'occhio...

Che tipo di grandi argomentazioni potranno mai uscire in un ufficio tipico, quando -che ne so- c'è unA new entry? È una costante lineare: più l'ufficio è grande, più la lingua va a briglia sciolta.

Quel che mi importava puntualizzare era il contesto che ha portato a ciò e soprattutto che si è solamente all'inizio di un lunghissimo percorso.
La giusta prospettiva per analizzare cosa succede oggi è che  c'è un miglioramento continuo e nella storia la condizione delle femmine (e tutto ciò che ne consegue) non è mai stata migliore.

Tra mille anni, stimo, studiandoci non potranno altro che sorridere.

Nient'altro da aggiungere e/o eccepire a quanto già detto da altri.
« Ultima modifica: 01 Ago 2018, 19:25 da Andrea_23 »
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Offline MaxxLegend

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #88 il: 01 Ago 2018, 20:57 »
No ma io da sto commento mi sento profondamente offeso e ferito nella mia dignità in quanto uomo.
#Metoo.

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Offline RALPH MALPH

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Re: La donna nei videogiochi: riflessioni?
« Risposta #89 il: 01 Ago 2018, 21:53 »


1000 post = @RALPH MALPH ti butta giù una scheda personalizzata da palestra per avere glutei alla Duke Nukem;



non ho seguito il discorso, ma son sempre disponibile quando si parla di donne glutei e allenamento

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