Autore Topic: Il documentario che sto vedendo  (Letto 61705 volte)

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Offline Giobbi

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #30 il: 20 Lug 2018, 13:45 »
Sì visto interamente e sì vale la pena.
Anche solo per alcuni approfondimenti sull'animo umano che ne possono derivare

Essendo a puntate in ordine cronologico in realtà si può considerare come 3-4 documentari diversi che coprono le varie fasi negli anni dell'ascesa dei personaggi in questione e di chi ci sta attorno.
Insomma non é fondamentale vederlo tutto di un fiato.

Offline naked

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #31 il: 22 Lug 2018, 07:24 »
Earth - un giorno straordinario.

Documentario sulla natura della BBC.
I livelli delle immagini, dei colori, delle riprese sono altissimi come tutte le altre produzioni della tv inglese. Straconsigliato per gli amanti del genere.
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=NJuuv7BTlQA



« Ultima modifica: 22 Lug 2018, 09:56 da naked »
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline ederdast

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #32 il: 23 Lug 2018, 13:29 »
Visto quasi due puntate due del documentario messo recentemente da Netflix sul conflitto del Vietnam.
Poco da dire, fatto da Dio e narrato pure meglio...
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
Callhagan.

Offline Ivan F.

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #33 il: 23 Lug 2018, 20:55 »
Ho visto un paio di puntate di Giappone: Viaggio tra le meraviglie, sul canale del National Geographic.



Stile documentaristico classico al massimo, interamente basato sulle bellezze naturali e sulle città di maggior rilievo del Giappone.

Per il 95% si basa su riprese dall'alto, con narratore in cravatta che racconta.
Ma piano piano, eh, senza fretta, che questo drone da millemila euro dobbiamo ammortizzarlo.

Molto bello, eh, ma magari se stai al contempo mangiando con altri commensali e puoi fare le battutine idiote sui nomi dei posti. Visto dal divano da soli comincerei a scrivere proverbi a oltranza su una vecchia macchina da scrivere, probabilmente. Ma molto bello, eh.

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Offline Giobbi

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #34 il: 24 Lug 2018, 12:17 »
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Offline Cryu

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #35 il: 25 Lug 2018, 00:20 »
Ho visto Il Sale della Terra, documentario su Salgado di Wim Wenders. Ma non ho tanta voglia di parlarne. Belle ovviamente le foto, interessante la biografia del fotografo, ma la sensazione è che il cinema fosse il medium meno adatto allo scopo. Davanti alle foto mi dicevo "belle, ma perché un film?". Davanti al film mi dicevo "che senso ha riprendere un fotografo che fotografa?".
"non e' neppure fan-art, e' uno screenshot di un gioco, ci sono mesi e mesi di sudore di artisti VS uno scatto con un filtro instagram sopra."
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Offline Ivan F.

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #36 il: 25 Lug 2018, 09:25 »
"Che senso ha riprendere un fotografo che fotografa?".
La mia risposta è totalmente pretestuosa, perché serve solo a suggerire di vedere McCullin, un documentario del 2012 sul fotografo di guerra Don McCullin. Per me, capolavoro. Quattro palle e mezza (sibilanti) su cinque.

In quello specifico caso, ovviamente direi, riprendere un fotografo che fotografa aveva senso.
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Offline Ivan F.

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #37 il: 25 Lug 2018, 09:29 »
Making Fun: The Story of Funko (2018) di David Romero
Link Letterboxd



Ma sul serio Funko è questo fenomeno globale strappamutande? Ok, sapevo che aveva un seguito di fedeli @Vitoiuvaras, ma fino a questo punto?

Comunque, il documentario è il classico “Storia & gloria”. Interviste ai fondatori, confessioni dei creativi, filmati d’archivio e tutto quello che t’aspetti, a partire dai primi Funko di successo (Betty Boop e Austin Powers) e i Funko Fundays del 2002. Poi si passa presto alle interviste ai “funatic”, che ti raccontano il loro credo e ti mostrano la loro roba.

Questa è la parte più estrema, perché quello che puoi vedere nella casa (e nella testa) di un collezionista è sempre borderline. È il rischio che si corre quando scoperchi il disagio. Peraltro, non mancano alcuni appassionati insospettabili, tra wrestler, rockstar e registi. C’è un mondo, qui dietro.

Comunque, tutto il documentario è un crescendo in cui il fondatore si chiede “Ma sta succedendo sul serio?”. E la gente risponde “Vogliamo altri Funko”. E io penso “Ma sono pupazzetti con la testa ciondolante!”. E il commentatore spiega “Mille miliardi di Funko venduti!”. Ok, mi arrendo.

Nient’altro da aggiungere, se non che il ritmo è placido (anche troppo), le persone coinvolte sono millemila (anche troppe) e, per gran parte del tempo, c’è quel senso di stupore (o "WTF?!", meglio) che ti attraversa. Magari si potevano sforbiciare 2-3 collezionisti rincoglioniti e una ventina di minuti, ma alla fine non dispiace, via.

Bottom line: Funko Ntounico, paga Vitoiuvara!

Voto: tre palle (basculanti) su cinque
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Offline Vitoiuvara

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #38 il: 25 Lug 2018, 10:23 »
Neanche a me è piaciuto troppo.

Sul fenomeno Funko, che è davvero incredibile (aveva lo stand più grande di chiunqye al SDCC per dire, più della Marvel), sono abbastanza convinto che finirà male. Hanno una politica di inflazionamento del mercato che non può durare in eterno, contro ogni logica.

Offline ederdast

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #39 il: 26 Lug 2018, 10:39 »
Bhè sono a due puntate dalla fine della mia maratona nella "sporca guerra" targata Netflix.
Devo dire che un documentario bello e fatto bene come "Vietnam War" non l'avevo mai visto.
Tutto è raccontato, spiegato e "mostrato" nel miglior modo possibile.
In una delle prime puntate si vede in una scena che sembra una tranquiillissima ripresa da cinegiornale propagandistico un elicottero da trasporto che parte bello tranquillo da uno spiazzo nella giungla.
Peccato che dopo un secondo viene abbattutto dai Vietcong che irrompono da non si sa dove.
Ci sono rimasto tipo di sasso.
Ed è un continuo, tutte le parti di guerra accompagnano gli spettatori in mezzo a colline, giungle risaie e fanno veramente capire quanto il Vietnam si stato l'inferno in terra per tutte le parti coinvolte nel macello infinito.
Bellissimo.
« Ultima modifica: 26 Lug 2018, 11:51 da ederdast »
Le opinioni sono come le palle, ognuno ha le proprie.
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Offline Ivan F.

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #40 il: 26 Lug 2018, 10:42 »
Bhè sono a due puntate dalla fine della mia maratona nella "sporca guerra" targata Netflix.
Devo dire che un documentario bello e fatto bene come "Vietnam Var" non l'avevo mai visto.

Onestamente mi stai incuriosendo, nonostante le 18 ore di lunghezza.
Ma potrei dare una chance al primo episodio, in fondo.

Finora, oltre alla lunghezza, mi avevano convinto a desistere le eccellenti recensioni che aveva scritto @eugenio in chat.
Ovviamente, prima di averlo visto, solo per perculare le 18 ore  :D
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Offline eugenio

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #41 il: 26 Lug 2018, 11:20 »
Mi fischiano le orecchie.

Citazione
"Da Ken Burns, il regista famoso più per l'effetto omonimo che non per le sue produzioni cinematografiche, il nuovo e strepitoso documentario sulla guerra del Vietnam, dal titolo: La guerra del Vietnam.
Diretto con silenzioso distacco, poiché prodotto esclusivamente facendo taglia, copia e incolla di girati dell'epoca, l'eccezionale opera è il risultato di approfondite ricerche storiche atte a dimostrare che in Vietnam c'è stata la guerra.
La durata di diciotto ore è il frutto di un lavoro certosino di montaggio, segnato tra l'altro da diversi tentativi di suicidio da parte del montatore, un lavoro alfine incredibilmente concluso dal regista stesso grazie alla sua maestria nel ricollocare temporalmente diciotto ore di documenti dell'epoca in diciotto ore di documentario attuale.
Imperdibile."



Sento però la necessità di riportare uno scambio fuori contesto perché durante le nostre analisi idiozie ci sono stati diversi dialoghi, tra qui questo:

Citazione da:  [member=737
Drone_451[/member] ]
L'altra mattina ho preso l'autobus occasionalmente. C'era il conducente, io, una signora e due ragazzine poi quattro bangla, una rumena che parlava al telefono urlando, una zingara, un cazzo di non so cosa con in mano una bottiglia di birra e la donna che piangeva
Citazione da:  [member=10
Luv3Kar[/member] ]
Il solito matchmaking di merda.


Nota di debug per @Ivan F. : i quote corrotti sono dovuti al tentativo di usare le menzioni ai rispettivi autori.

Offline ederdast

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #42 il: 26 Lug 2018, 12:06 »
Bhè sono a due puntate dalla fine della mia maratona nella "sporca guerra" targata Netflix.
Devo dire che un documentario bello e fatto bene come "Vietnam War" non l'avevo mai visto.
Onestamente mi stai incuriosendo, nonostante le 18 ore di lunghezza.
Ma potrei dare una chance al primo episodio, in fondo.

Dura tantissimo ma affronta la narrazione in modo filologico dedicando a ogni puntata un periodo temporale "determinato" che ovviamente si accorcia quando il raccontato è più "denso" di avvenimenti.
Le puntate che riguardano gli ultimi anni della guerra mi stanno sembrando ancora più allucinanti delle precedenti.
Avete presente nei film sul Vietnam quando si vede il mitragliere in elicottero che spara sull'ogni bene che vede muoversi in basso?
Ecco, appunto....
 

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Offline Ivan F.

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #43 il: 01 Ago 2018, 00:12 »
The Bleeding Edge (2018) di Kirby Dick
Link Letterboxd



“Big Pharma, non sei nessuno!”, spiega in apertura The Bleeding Edge. Perché più potente dell’industria farmaceutica, sorpresa!, c’è quella dei “dispositivi medici”. Protesi, peacemaker, sarcazzi. Un mercato stimato di 2,5 barche di soldi. Ma c’è un problema...

Se i farmaci, per ottenere l’approvazione della FDA, devono superare fino a tre fasi di verifica (per diversi anni e su centinaia di persone), per i dispositivi medici c’è tana libera tutti. Perché? Beh, quello ve lo spiega il documentario. Ok, ma quindi?

Quindi tutto The Bleeding Edge mostra casi di quello che non ha funzionato. Dispositivi contraccettivi che “viaggiano” dove non dovrebbero. Protesi metalliche che si sfaldano e diventi cretino. E molti pazienti che raccontano i loro guai, supportati da medici e avvocati.

Ok, tutto molto giusto, credo. Ma in 100 minuti di denuncia, almeno 45 secondi di contraddittorio? Non ci sono, perché le controparti non vogliono comparire. E qualche caso ulteriore? No, si parla perlopiù di un solo prodotto, con incursioni in altri due o tre. E sempre con i ritmi e i toni della denuncia velatamente indignata, aggressiva, cinquestellica.

Mah, più che un documentario, un post di Facebook.

Bottom line: Se sei real news ma racconti da fake news, perdi uguale.

Voto: una palla e mezza (l’altra mezza mi è caduta) su cinque
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Offline Giobbi

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Re: Il documentario che sto vedendo
« Risposta #44 il: 01 Ago 2018, 13:15 »
Neanche a me è piaciuto troppo.

Sul fenomeno Funko, che è davvero incredibile (aveva lo stand più grande di chiunqye al SDCC per dire, più della Marvel), sono abbastanza convinto che finirà male. Hanno una politica di inflazionamento del mercato che non può durare in eterno, contro ogni logica.

Beh magari è già finita bene
 Nel senso che lo sanno che è un Hey hey my my
 E bruciano  finché possono

 Per il fenomeno invece sì l’ultimo anno si sono mangiati dei gran scaffali da gamestop.
 Per la disperazione delle due donzelle a cui non piacciono e le han tolto spazio per altro