Giocato e finito quando è arrivato sul Plus e sono rimasto piacevolmente sorpreso, probabilmente perché non mi aspettavo nulla dallo stesso.
Per chi non fosse familiare con un titolo, è sostanzialmente un GDR in salsa Bioware dell'ultimo decennio (quindi pensate Mass Effect o Dragon Age), ma con un decimo circa del budget.
Abbiamo quindi un mondo simil-open world, seppur diviso in aree separate, compagni con i quali interagire e che hanno le proprie quests personali. Un sistema di combattimento real-time con la possibilità di una pausa tattica dalla quale studiare la situazione o selezionare l'oggetto o la tecnica più adatti. Quests principali e non con possibili ripercussioni narrative. Vari finali possibili a seconda delle proprie scelte.
L'ambientazione è probabilmente uno degli elementi più interessanti del gioco, una specie di rielaborazione in salsa fantasy dell'era delle esplorazioni e del colonialismo. Nulla di fondamentalmente originale, ma è qualcosa che è raro vedere in titoli del genere. I richiami al mondo reale sono comunque abbastanza evidenti.
Il giocatore interpreta De Sardet, un/a diplomatica di una delle fazioni principali, inviata nel Nuovo Mondo dove si troverà impelagata nella situazioni geopolitica che vede scontrarsi le varie forze in campo, compresi i nativi del posto. Il tutto mentre una malattia apparentemente incurabile imperversa nel vecchio mondo.
Questo background diplomatico non è mai sfruttato fino in fondo, ma pone comunque l'accento su una risoluzione pacifica dei conflitti, cosa forse un pò troppo facile da ottenere.
La trama è interessante e tutt'altro che prevedibile, anche se forse a tratti un pò maldestra.
Il sistema di combattimento è un pò elementare, ma l'ho trovato divertente, offrendo un buon numero di possibili archetipi del giocatore, e richiedendo, almeno ad Hard, una certa attenzione e manualità.
Si può scegliere tra il combattimento con la spada, in tal senso non dissimile dal Souls medio, seppur più elementare, la magia, armi da fuoco, trappole ecc.
I principali difetti del gioco sono imputabili al suo essere una produzione dal budget fondamentalmente risicato e modesto. C'è un discreto riciclo di ambientazioni e modelli poligonali. Esclusi i boss ci sono credo 5 tipologie di nemici diversi, senza troppo esagerare.
Meccaniche interessanti come lo stealth, la possibilità di travestirsi ecc sono ridimensionati da un level design che non li supporta pienamente, da un'IA non eccelsa e da una generale mancanza di complessità di fondo.
Nonostante ciò, è sicuramente una delle migliori sorprese che ho avuto quest'anno.
Non è nulla di trascendentale, ma se vi piacciono i GDR in questo stile, ed essendo consci della modestia della produzione, credo che troverete molto da apprezzare.
Mi ha sicuramente messo all'erta per il prossimo titolo di Spiders.