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(...) Nello sviluppo di questo gioco abbiamo scelto uno stile diverso, lontano dal fotorealismo. Non c'è però un particolare stile di riferimento, ma da Giapponesi, abbiamo cercato di prendere il meglio di tutta quella cultura fatta di anime, manga e videogiochi con cui siamo cresciuti. La scelta dei colori, così accesi e decisi, è inoltre una precisa volontà stilistica, intrapresa proprio per distanziarsi dal genere di riferimento, tradizionalmente più cupo e grigio
Abbiamo cercato di sviluppare il gioco in modo tale da rendere il primo approccio veramente semplice per un giocatore poco abituato al genere o ad un utente Nintendo Switch. Questo però associato ad una progressiva profondità del gameplay che cresce con le ore di gioco.
Questa volta, nel caso di Daemon X Machina, entrano in scena gli stessi personaggi all'interno del Mecha. Aumentando le abilità del personaggio aumentano anche quelle del Mecha, e in questo modo il giocatore troverà un valore aggiuntivo nel gioco. Un'estensione di quello che di norma ci si aspetta da un gioco del genere.
Beh, hanno ancora sette/otto mesi di lavoro per rifinire il tutto, sarebbe bello che pubblicassero un demo e prendessero poi spunto dalle indicazioni dell'utenza come Square con Octopath Traveler (anche lì, se non ricordo male, molti appesantimenti dell'interfaccia sono stati eliminati proprio in base ai commenti di chi lo ha giocato).