Dopo aver lanciato millemila fili sperando di trovare un gancio, come nemmeno un 50enne divorziato su Tinder, ho finito Unravel 2, un gioco di essere
Jury Chechi rifatto a maglia! Mr. Chechi di cui abbiamo una diapositiva...
(E chi prendeva in giro il mio personaggino roscio, muto!)Primo: ho giocato sempre e solo in co-op, completando tutta l'avventura e 15 sfide su 20.
Secondo: diversamente da quanto si potrebbe credere, NON mi sono insultato una singola volta con lo Gnomo.
Il gioco ha una componente molto più platform e leggermente meno puzzle del precedente, ma considerato che spesso si va gioiosamente avanti facendo evoluzioni sul filo, direi che funziona. Certo, è un platform tutto suo, abbastanza limitato, ma dal punto di vista della fisica funziona egregiamente, IMHO.
Interessanti anche le sfide extra, che ampliano una Storia non troppo lunga. In questo caso, si è chiamati a superare brevi sezioni più impegnative, giocando di squadra e, in alcuni casi, dicendo le parole male al gioco. Al riguardo, avrei preferito che le ultime non fossero così hardcore. E infatti ci sono rimaste lì.
La trama, invece...
Ah, la trama non l'ho capita. Ma non la capisco mai.
L'ultima che ho capito è quella di Yoshi Island: se è solo leggermente più complicata disconnetto il cervello.
Sostanzialmente promosso. Non è poetico come il primo, non è un gioco di finedimondo, ma in coppia si lascia giocare, pur senza indurre in salti mortacci di felicità.
Voto: 3 uncinetti storti su 5.