Lo avevo iniziato qualche tempo fa, messo in stasi per TLOU: Part 2, ed ora l'ho rimesso nella console.
Gli XCOM di nuova generazione sono tra i miei titoli preferiti dell'ultima decade, e le premesse di questo mi hanno subito invogliato.
E' evidente che Mutant Year Zero deve loro tanto, ma riesce sicuramente a ritagliarsi un'anima tutta sua, anche se i modi in cui si distingue non sono del tutto riusciti.
Nella mia prima partita (poi mollata dopo una manciata di ore) avevo optato per Normal Ironman, confidente nella mia esperienza di XCOM, ma dopo averlo trovato decisamente più ostico, ed essermi sostanzialmente bloccato in uno scontro senza possibilità di caricare un salvataggio l'ho ricominciato a Normal.
La difficoltà è secondo me data principalmente dalla disparità numerica che sussiste tra la squadra che si guida ed i nemici, aggravato da quanto accennava qualcuno più su, ovvero il numero di HP degli avversari che dopo un pò rende molto più complicato ucciderne uno a turno senza doversi affidare a colpi critici.
Nonostante ciò, introiettando la necessità di valutare il numero e la composizione dei nemici prima di lanciarsi nella mischia, e cercando di sfoltire quanto più possibile i loro ranghi, si procede senza eccessivi intoppi.
La parte tattica mi sta quindi piacendo parecchio, non solo perché la formula è intrinsecamente di qualità, ma anche per la competenza con cui è stata applicata.
Quello che mi convince di meno è la fase esplorativa. Gli ambienti sono generalmente gradevoli, ed hanno il semplice fascino del post-apocalittico, ma esplorare per trovare risorse è per me una spina nel didietro.
Sono generalmente grandi spazi aperti con pochi punti di riferimento, costringendomi a lunghi e noiosi giri in tondo per assicurarmi di aver trovato tutto.
Inoltre almeno su PS4 c'è una quantità di bloom secondo me invereconda, che non solo imbruttisce gli ambienti, ma li rende anche meno leggibili in termini di presenza di possibili items.
Questa mia critica non riguarda invece le arene in cui generalmente avvengono gli scontri, che riescono ad offrire ottime possibilità tattiche senza perciò sembrare artificiosi.
La storia non è nulla di che, ma è un contorno gradevole all'avventura.
Mi riprometto di dare un'opinione più completa una volta completato, ma almeno per ora sta veramente soddisfacendo la mia voglia di XCOM, seppur privato di tutta la parte strategica e di contorno.