So solo che non voglio trovarmi assieme a Cassandra a LV100 (?!) tornare qua strisciando come Paride attaccato alla gamba del @Il Gladiatore, chiedendo umilmente perdono per aver offeso gli Dèi dopotutto "Ahò Sò Grechi".
Ps. Ho superato un numero ragguardevole di foto.
Non vedo perché tu debba eventualmente chiedere perdono
@Mr.Pickman, però a me sembra che tu sia già molto oltre il livello dell'accettazione. Non si rimane così tanto dentro un gioco pessimo e, men che meno, si fanno così tante foto. Io non fotografo mai i vg e qui sono a oltre 200 scatti. Semplicemente Odyssey funziona, senza evocare giudizi sballati o capolavori incompresi.
L'esempio di Troy è davvero perfetto ed in effetti mi hai ricordato come, più o meno dai 20 ai 30 anni, una persona di molte letture e appassionato di cinema crede di aver sviluppato una senso critico sviluppato e definitivo mentre, spesso, non ha capito niente. Solo più tarsi si comprendono i codici, i registri comunicativi e intenzionali e il senso ultimo. Troy è un film fallimentare sulla carta, una delle opere letterarie più famose al mondo, l'orgoglio di "
chi ha fatto il classico..." ridotto a un blockbuster scemo.
Troy, invece, al netto dei suoi limiti, ha un grande pregio: coglie perfettamente il senso dell'opera originale. Ridotto, semplificato, banalizzato, cambiato e a volte davvero più stupido. Hanno preso semidèi dnella vita e li hanno messi a recitare. Ci sono i duelli, quelli dell'Iliade. Ci sono scene potenti, la fama, l'immortalità, i lutti. Ed è tutto amplificato nella retorica classica che per un attimo lambisce la retorica di Hollywood. E con qualche scena azzeccata, come quando si sente la voce di Achille che, urlando fuori scena, chiama/obbliga Ettore al duello, girata come se fosse un pre-funerale. Sono momenti di grande cinema.
Ma se lo vedi con l'ottica del prof di greco che devi capire?
Per Odyssey è uguale, puoi, scrutandolo a lungo, cogliere il lato perfetto, davvero. Ma è un processo lento, molto faticoso.