Il combat lo trovo diverso, non necessariamente migliore.
Di oggettivamente migliorato c'è lo shooting, iper-lassista in Origins e qui molto gustoso.
Si è però perso il combattimento con nemici a cavallo, che aveva il suo bel perché ridleyscottiano.
Il melee è ora molto più profondo e personalizzabile. Però in Origins anche dopo 150 ore ricordo che non scappavo mai da un combattimento, perché nella sua semplicità mi dava sempre gusto. Come pure le battaglie nell'arena, che in Odyssey mi han detto zero. Qui, soprattutto nella prima metà dell'avventura, capita anche di svignarsela perché chi c'ha voglia di mettersi lì 5 minuti ogni volta. E' un bellissimo gioco anche così, ma io di AC amavo proprio la rapidità, il fatto che se arrivi a "toccare" il bersaglio è morto.
Più che altro, riflettevo oggi sull'effetto droga. C'è dietro del design diabolico, alla Diablo e letteralmente. Il sistema di looting, geografia enorme, mercenari, membri della setta: dà tutto assuefazione, IMHO non a caso. Con questo Odyssey mi sono ritrovato a giocare un numero di ore settimanali vergognoso, con sessioni anche 3-4 volte più lunghe di quelle che facevo a RDR2, che pur con le note controversie è quello che è. Non so, ho proprio avuto la sensazione di essere un pupazzo nelle mani di altri, e di giocare perché non potevo farne a meno più che per altro.
Ciò detto, una volta decollato, il gameplay fa tutto bene, all'interno di una geografia enorme e comunque in massima parte piacevole. Anche l'AI l'ho trovata super adeguata. Se una volta ogni 50 ore qualcuno resta incastrato da qualche parte anche sticazzi, visto quello che riesce a fare anche negli arrembaggi.