Ivan hai ragione, però la scena podcast anglosassone è ricchissima e piuttosto vitale. Credo che una differenza chiave sia che in inglese un podcast, se fatto professionalmente, può rappresentare una fonte di introito extra e/o supporto ad altre attività, fosse anche per il pubblico infinito a cui può rivolgersi. In italiano è più una cosa che si fa per passione senza avere grande aspettative di ritorno. Con tutto che, per dire, con le donazioni che riceviamo per RingCast qualche regalo ce lo siamo fatto, ma anche volendo registrare ogni giorno non credo potrei mai scalarlo a mia unica occupazione, ma neanche a occupazione part-time.
Non aiuta che in cima alle classifiche iTunes ci sono le repliche di programmi radiofonici che contribuiscono a incasinare la definizione di cosa è (e cosa può essere) un podcast.