Autore Topic: TFP Awards 2017 - discussioni  (Letto 44339 volte)

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Online atchoo

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #60 il: 23 Nov 2017, 13:07 »
Da qui in poi è tutto così.

Tutto tutto no, ci sono anche i miei post che non c'entrano un tubo. :no:
Li avrei scritti qui, ma il topic non c'era.
Ora vedo che state parlando di aspetti che starebbero bene nei topic dei giochi se non in un topic nuovo dedicato all'argomento.

Offline alienzero

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #61 il: 23 Nov 2017, 13:48 »
solo per capire il discorso ubisoft-mario odissey.
e' uscita sta cosa in termini non goliardici o seria?
perche' anche facendo uno sforzo ed approcciare il tema in modo paradossale/antitetico/...punk non riesco a trovare alcun punto di riferimento.

Offline The Metaller

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #62 il: 23 Nov 2017, 13:49 »
di rendere troppe aree e contenuti skippabili e quindi opzionali.
Il fulcro dell'open (oserei dire del vg tutto) è indurre il completismo o valorizzare il più possibile l'interagibilità consentendo al player di costruirsi una personale esperienza ed il suo personale viaggio? L'induzione al completismo arriva da sé se in quell'universo gioco piace soggiornare.
Ma capisco siano digressioni sui massimi sistemi suscettibili di molteplici e divergenti prese di posizione. Bello spunto comunque  ;)

Citazione
potrebbe minare la sensazione di progressione e di ottenere feature e cose sempre nuove se troppe cose son sbloccate fin da subito, penso agli strumenti di Zelda disponibili subito post tutorial, anche se non posso sapere se magari si upgradano).
Hanno spostato il focus dell'esperienza. Dimenticati completamente gli Zelda figli di ALTTP e di Ocarina. Questo è Zelda 1 2017. Ossia, puoi fare tutto da subito, ma per farlo senza incorrere in atroci sofferenze è meglio viversi il gioco e sbloccare progressivamente poteri, armi, armature and so on.


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Offline Panda Vassili

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #63 il: 23 Nov 2017, 13:53 »
Il discorso del piacere di soggiornare in un mondo videoludico è un po' la chiave di volta del concetto di open world, il piacere di stare lì anche solo per vivere ciò che succede. In questo senso trovo in Mario quello che ho trovato in Zelda, il piacere sensoriale nell'attraversare il livello e tornarci.  :)
Switch sarà la console casalinga mobile più potente in circolazione. Statece.

Offline Aether

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #64 il: 23 Nov 2017, 14:05 »
"Skyrim è più divertente di Zelda" etc. etc. e ciao
Credo fosse peggio, tipo "ha più gameplay".
Ho ancora gli incubi la notte dopo aver letto quella ed altre robe su BOTW, infatti appena è saltato fuori il termine "ubisoftata" in relazione ad un gioco con il game design di Odyssey mi stavo sentendo male xD
Quanti dungeon ha Skyrim? Quanti dungeon ha Botw? Ciao.

Ti mancano solo naso rosso e monociclo. Chiudiamo qua che hai già cagato fuori dalle mutande nel post precedente.
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Offline Il Gladiatore

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #65 il: 23 Nov 2017, 14:38 »
e' uscita sta cosa in termini non goliardici o seria?
Serissima. Talmente seria che sto limitando i miei interventi sul topic di Odyssey proprio perché fatico a riconoscermi nel discorrere comune su quel gioco.
A fronte delle centinaia di lune prese (me ne mancano una manciata) trovo che l'offerta sia in definitiva caratterizzata dalla filosofia da collezionabile tipica dei sandbox AAA (GTA, AC ecc.) che, fortunatamente, non mette il titolo su quella falsariga qualitativa (come più volte ribadito nel topic) ma che al contempo indicano una tendenza che a mio modo di vedere è difficile non valutare come tale. Le lune effettivamente "ludiche" sono di molto ridotte e le micro attività ricreative sono davvero da quel tipo di gioco. Nulla di male o di inficiante, ma così a me pare. In tal senso Zefiro, The Metaller, Giobbi e l'obiettività di Laxus91 tendono, insieme al sottoscritto, a evidenziare proprio questo.
« Ultima modifica: 23 Nov 2017, 14:43 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Turrican3

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #66 il: 23 Nov 2017, 14:47 »
Per quel poco che vale* puoi tranquillamente aggiungermi al gruppo di chi condivide il tuo parere.


* ovvero con "solo"
Spoiler (click to show/hide)
sul groppone ed al netto di una personale preferenza per la formula di Galaxy (che però su questo specifico aspetto ritengo influisca fino a un certo punto)
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Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #67 il: 23 Nov 2017, 14:49 »
di rendere troppe aree e contenuti skippabili e quindi opzionali.
Il fulcro dell'open (oserei dire del vg tutto) è indurre il completismo o valorizzare il più possibile l'interagibilità consentendo al player di costruirsi una personale esperienza ed il suo personale viaggio? L'induzione al completismo arriva da sé se in quell'universo gioco piace soggiornare.
Ma capisco siano digressioni sui massimi sistemi suscettibili di molteplici e divergenti prese di posizione. Bello spunto comunque  ;)

Citazione
potrebbe minare la sensazione di progressione e di ottenere feature e cose sempre nuove se troppe cose son sbloccate fin da subito, penso agli strumenti di Zelda disponibili subito post tutorial, anche se non posso sapere se magari si upgradano).
Hanno spostato il focus dell'esperienza. Dimenticati completamente gli Zelda figli di ALTTP e di Ocarina. Questo è Zelda 1 2017. Ossia, puoi fare tutto da subito, ma per farlo senza incorrere in atroci sofferenze è meglio viversi il gioco e sbloccare progressivamente poteri, armi, armature and so on.

Una cosa è sicura: mille volte meglio l'approccio di Zelda che le checklist, ubisoftate, skyrimate e via dicendo, almeno per me ed in attesa di saggiare il tutto di persona! Nel senso, volevo solo dire che il secondo sistema open, quello ammorbante, quello con mappe non disponibili fin da subito ma sbloccato dopo degli step di trama sono ormai vecchi e abusatissimi ma conservano alcune comodità che, per quanto ne schifi il sistema se ci vado a pensare, mi spinge comunque a continuare a giocarci nonostante la rumenta (termine bellissimo che vedo spesso usato qui).
Giusto un esempio magari un pò fuori target: skyrim consente di essere arcimago e contemporaneamente maestro guerriero, ladro, maestro dello stealth ecc (è una cosa risaputa quindi spero non sia spoiler!) e non solo a livello di gameplay ma anche a livello di ruolare, tant'è che puoi fare carriera nelle rispettive gilde contemporaneamente senza che nessuno dica nulla. Ora questa è ovviamente una scelta di mer.. o comunque che toglie immedesimazione e ruolaggio ma, per dire, ha la comodità di poterti giocare tutte quelle quest uniche ed esclusive di una gilda (ed alcune son molto più belle di quelle della main story) tutte con un unico file senza dover creare un nuovo pg in un altro slot che sia coerente con altri contenuti!
Ti ringrazio, ribadisco anche io che è giusto pour parler, lungi da me dire quale sistema sia migliore (pure perché sarebbe una mattenza per i poveri skyrim e affini, Inquisition è la massima espressione di ciò che odio in questo tipo di esperienza ad esempio)
Edit: oops con l'inizio del mio post ho inavvertitamente già detto cos'è meglio.. vabbè va  :D
« Ultima modifica: 23 Nov 2017, 14:51 da Laxus91 »

Offline Giobbi

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #68 il: 23 Nov 2017, 14:56 »
No, ho fatto solo una decina di missioni. Sono troppo vecchio per una storia che è una sequela interminabile di stronzate e un open world ambientato nel deserto, però gli riconosco che dentro ci si giochi, non si passeggia in cerca collectibles.

In realtà in MGSV ci sono due fasi distinte in modo piuttosto netto:
quando si gioca c'é gameplay e molto e valido, ma non si fa uso dell'overworld si é di fatto in micro-macro aree

Quando si va da un'area di gioco all'altra invece si sgambina e basta e non c'é assolutamente nulla come gameplay

In Zelda BOTW invece lo sgambinare stesso diviene gameplay (perché si sgambina per rispondere alla domanda "come arrivo là" mentre in MGSV l'arrivare é in genere banale, il gameplay é altrove)

Quindi MGSV é un open world solo all'apparenza, l'openworld serve solo a dare continuità geografica alle missioni che di fatto restano "a stanze" seppur di dimensioni più ampie che in passato.

Tenendo il confronto a Zelda é come se le missioni fossero i sacrari e non ci fosse nulla tra un sacrario e l'altro.

Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #69 il: 23 Nov 2017, 14:57 »
Il discorso del piacere di soggiornare in un mondo videoludico è un po' la chiave di volta del concetto di open world, il piacere di stare lì anche solo per vivere ciò che succede. In questo senso trovo in Mario quello che ho trovato in Zelda, il piacere sensoriale nell'attraversare il livello e tornarci.  :)

Con Mario una parte fondamentale del piacere di soggiornarci è data da controlli perfetti e design dei mondi! Sono sicuro che in Zelda le variabili sono anche molte altre!

Offline hob

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #70 il: 23 Nov 2017, 14:58 »
A fronte delle centinaia di lune prese (me ne mancano una manciata) trovo che l'offerta sia in definitiva caratterizzata dalla filosofia da collezionabile tipica dei sandbox AAA (GTA, AC ecc.)
Il fluire dei giochi che citi è totalmente diverso da quello di SMO. L'identificazione della sfida e il conseguimento del risultato son totalmente orientati in altro modo. Cioè, non è neanche la stessa famiglia a mio avviso.
Infamous è una ubisoftata. Horizon è una ubisoftata.
SM64 allora era una ubisoftata, anzi, l'ubisoftata originale, il peccato primigeno, che sacrificava il platform per fare di tanti gimmick un gioco.
Al limite diciamo che SMO è un Banjo-Kazooie se proprio deve assomigliare a qualcosa, dato che shifta un po' le prerogative platform verso il collectathon. Dire che sembra un titolo ubi perchè non è orientato a livelli ma a microsfide contestuali a me sembra assurdo.

Poi in altri topic incensi Rise of the tomb raider come buon esempio di.... SANDBOX? L'apoteosi del setaccio per i collezionabili e nessun reale merito di gameplay, sia action che esplorativo. Sandbox è un "terreno" dove costruisci con dei mezzi. Questo è Mario, ti da il terreno, ti da i mezzi. Non Tomb raider aka arrampicati nella vernice bianca. Non un gioco ubisoft aka apri la mappa, attiva il gps, sconfiggi l'accampamento.
Fuck does Cuno care?

Offline Il Gladiatore

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #71 il: 23 Nov 2017, 15:00 »
Per quel poco che vale* puoi tranquillamente aggiungermi al gruppo di chi condivide il tuo parere.
* ovvero con "solo"
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sul groppone ed al netto di una personale preferenza per la formula di Galaxy (che però su questo specifico aspetto ritengo influisca fino a un certo punto)
Perdonami, pessima memoria.  :)

A maggior ragione per dire che, a fronte di tanti giocatori competenti che la pensano così, lo sdegno e la lesa maestà mi sembrano proprio delle questioni fuori luogo.
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #72 il: 23 Nov 2017, 15:04 »
Nessun problema di memoria, non ho affrontato (ancora) in prima persona il problema semplicemente perchè molti altri lo han già fatto molto meglio di me.

Penso butterò comunque giù due righe prima o poi.
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Offline Laxus91

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #73 il: 23 Nov 2017, 15:08 »
e' uscita sta cosa in termini non goliardici o seria?
Serissima. Talmente seria che sto limitando i miei interventi sul topic di Odyssey proprio perché fatico a riconoscermi nel discorrere comune su quel gioco.
A fronte delle centinaia di lune prese (me ne mancano una manciata) trovo che l'offerta sia in definitiva caratterizzata dalla filosofia da collezionabile tipica dei sandbox AAA (GTA, AC ecc.) che, fortunatamente, non mette il titolo su quella falsariga qualitativa (come più volte ribadito nel topic) ma che al contempo indicano una tendenza che a mio modo di vedere è difficile non valutare come tale. Le lune effettivamente "ludiche" sono di molto ridotte e le micro attività ricreative sono davvero da quel tipo di gioco. Nulla di male o di inficiante, ma così a me pare. In tal senso Zefiro, The Metaller, Giobbi e l'obiettività di Laxus91 tendono, insieme al sottoscritto, a evidenziare proprio questo.

Infatti anche se amo apertamente odyssey mi son trovato a concordare in larga parte con tutti i tuoi interventi nel topic!
Possiamo dire che hanno calcato un pò la mano nel modernizzarlo? Per certi versi, si!
Però, ed è qui che concordo maggiormente, questi elementi hanno una percezione diversissima se sono incastonati in un gioco di Mario che ha mille altre qualità sotto gli occhi di tutti, oppure se sono incastonati in giochi che campano con quelle stesse cose di franchise in franchise e di capitolo in capitolo e che quindi di base restituiscono in parte quella sensazione di rimescolare qualche cosa di capitolo in capitolo ma senza mai rinnovarsi drasticamente!
Tutto qua!

Offline Zefiro

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Re: TFP Awards 2017 - discussioni
« Risposta #74 il: 23 Nov 2017, 15:13 »
Hob per curiosita' a che punto del gioco sei?
Come dicevo nel thread dedicato, fino al raggiungimento dei crediti non ho avuto particolari problemi con le lune fuffa, che bene o male svolgono il loro lavoro di dirigere l' attenzione del giocatore verso una sezione o l' altra degli enviroment guidando l' esplorazione.

La fatica ho inizato ad avvertirla nel post game, dove la geometria dei livelli e' conosciuta, i controlli sono padroneggiati, le lune vengono segnate sulla mappa eliminando la componente esplorativa, ed onestamente non ho avvertito alcun incremento in difficolta' nei mondi regolari.
Giocare e' restata un esperienza gradevole in virtu di controlli e fisica, altrimenti non mi sarei fatto problemi a cestinare il gioco o rushare verso i livelli bonus, ma ho avuto un frangente in cui completare i vari livelli dava le classiche sensazioni di busy work da gioco Ubisoft, e bada che nonostante a qui dentro pare che questa parola sia diventata una bestemmia, io sono uno di quei giocatori a cui piace completare liste e grindare contenuti.