Che giornate di fuoco, ma finalmente eccoci qui a votare...
-Miglior Gioco dell'Anno 1) The Legend of Zelda: Breath of the Wild
2) PreyTra le cose che più soffro nei VG e con le quali, ahimé, troppo spesso mi scontro, anche in titoli indubbiamente validi, rientrano la scarsa reattività e interpretabilità dello scenario ludico, la narrativa appiccicata per essere subita, anziché vissuta, e il game design miope nel considerare una pesata collocazione e la convergenza di tutte le componenti ludiche.
BotW e Prey sono esattamente l'antitesi di quel brutto modo di fare videogioco e staccano brutalmente tutto quello che son riuscito a finire e ad iniziare nel corso del 2017.
Sono infatti giochi dove il pensiero laterale è costantemente ripagato da meccanismi sandbox ben ponderati rispetto alla sfida ludica costruita (Mario Odyssey, impara...).
Sono giochi dove la narrativa la vivi, penna alla mano (sebbene con soluzioni tra loro molto diverse).
Ed entrambi realizzano una lodevole convergenza alchemica, di scopo e di senso, tra core meccanico, design degli obiettivi, level design, world design, enemy design, story e backstory, in cui l'una cosa serve l'altra e sfuma nell'altra.
Zelda è chiaramente più ambizioso. BOTW
è lo Zelda più Zelda da un pacco di anni a questi parti, senza apparentemente somigliare a Zelda. In realtà i designers hanno messo in atto una capillare e filologicamente inappuntabile operazione di reinvenzione dei fondamentali della saga, qui tutti (o quasi) presenti in una forma finalmente in grado di cibarsi compiutamente delle conquiste tecno-ludiche del post Ocarina of Time, rispetto alle quali Nintendo per troppo tempo ha fatto orecchie da mercante.
Quindi, diciamolo, Zelda è anche l'immersive sim più immersive sim dai tempi, almeno, del primo Dishonored, senza per questo fare direttamente il verso alla progenie di System Shock e Deus Ex. Anche qui è stata giocata la carta della reinvenzione e della personalizzazione, adattando i principi dell'immersive sim al modello avventuroso open dei migliori Zelda. Lo spirito di quella eredità si è reincarnato in un corpo del tutto nuovo ed inatteso.
Last but not least, Zelda è anche l'open world più "open" e più "world" dell'anno. Le ragioni son state spiegate diffusamente nel thread, per cui non vedo motivo per ripercorrerle.
Prey, oltre che chiuso in maniera meno felice, almeno sotto certi aspetti, patisce la sudditanza verso i propri ascendenti: se Zelda è rielaborazione che recupera il passato per guardare al futuro, Prey è una maturissima e smagliante summa che non vuole saperne di recidere il cordone ombellicale con un certo passato e, anzi, spesso insiste nella celebrazione commemorativa oltre la soglia di guardia.
Considerando che non abbiamo mai avuto un System Shock 3 non è per forza un male, e anzi, mo che effettivamente uscirà SS3, saranno cazzi amari per il paparino del genere
In ogni caso si tratta di seria, levigata e squisita summa. Non è il Twilight Princess della situazione, per capirci
Non assegno un terzo posto perché la roba che ho giocato, per quanto pregevole, talvolta pregevolissima in certi aspetti, è riuscita tutta a scassarmi potentemente la minchia per almeno uno o due aspetti per me decisivi allorché si tratta di discernere tra buon gioco e grande gioco. In realtà ci sarebbe Nex Machina, impeccabile, ma il mio sesto senso mi suggerisce che proprio tra la roba che non sono riuscito a giocare (Nier Automata, Hollow Knight e Divinity: Original Sin 2 tra quelli che mi interessano maggiormente) si cela probabilmente il mio vero terzo posto.
-Miglior Comparto VisivoCupheadSenza precedenti e senza timore di successori (nel senso che non invecchierà mai).
Zelda l'ho amato ma ha i suoi ovvi limiti, Horizon è bello, bellissimo ma, per i miei gusti, finto come un set da fiction della RAI appena il discorso si sposta su cosucce come l'allestimento dei luoghi abitati o una costruzione ambientale che sia funzionale anche alla navigazione e non impestata da monti occulta-vista, nebbie e nebbioline blinda vedute. Per non parlare dell'illuminazione con le gambe corte e risparmiando i discorsi su certe altre peculiarità del motore e la scarsa cura per taluni dettagli che di norma fanno tanto per la sensazione di "esserci".
-Miglior Comparto Sonoro
Hellblade. I motivi sono stati ampiamente discussi nel thread e qui ripetuti da Gladia. Non mi dilungo.
Menzione d'onore per Zelda BOTW, che abbraccia un sound design ricercato per riempire i vuoti strumentali, giusti e necessari per caratterizzare la lotta con il mondo selvaggio. Quando l'OST irrompe, Nintendo fa sfoggio dell'ennessima prova di maturità, lasciandosi alle spalle i motivetti catchy del vecchio corso della saga in nome di una composizione decisamente più elegante, complessa e ricercata.
I vecchi Zelda erano Sinatra, BOTW è Brian Eno.
-Miglior Storia/NarrazioneHellbladeNonostante il finalissimo, per via di quei pochi ultimi ma compromettenti secondi, sia una merda fotonica, Hellblade è riuscito a raccontare un tema ostico e largamente inesplorato con inusitata maestria ed eleganza, servendosi di un connubio tra interazione e sound design che non ha precedenti e difficilmente avrà eredi (come replicare senza sfociare nel plagio?).
Tra anni verrà citato col rispetto reverenziale che solitamente si riserva a quegli esperimenti magari non del tutto compiuti ma che hanno significato qualcosa per questa industria.
-Miglior PersonaggioSenua di HellbladeFantastica la sua rappresentazione estetica, in ogni fottuto frangente. Fantastica la sua scrittura. Fantastico il doppiaggio e le animazioni facciali. E' vera, è viva. Comunica l'universo anche con uno sguardo o un sospiro. Ho sofferto con lei e per lei. Un veicolo impeccabile per il difficile ed ambizioso soggetto narrativo.
-Sorpresa dell'AnnoMetroid Samus Returns e Resident Evil VII ex aequo.
Semplicemente non mi aspettavo un Metroid 2,5 quest'anno. Non dalla combo dei disonorati redivivi poi (Sakamoto + Mercury Steam)! E guarda un po' sotto un pacco di aspetti è pure il best Metroid dal Super (per altri è invero abbastanza controverso, probabilmente più per quanto necessariamente ereditato da Metroid II, essendone SR il remake/reimagine)! Un fulmine a ciel sereno.
La faccenda REVII è diversa: per me RE era morto, sepolto e dopo TEW e Alien manco me ne fregava più un cazzo. Inaspettamente si è rivelato un survival solido, nonché un'operazione di recupero filologico dei fondamentali mediata con la reimmaginazione seconda solo al magnifico duetto Doom-BOTW.
Rispetto a questi ultimi perde sicuramente in termini di carica progressista della reimmaginazione e in capacità di costruire profonda ciccia ludica sulle discusse (magnificamente ricostruite) fondamenta.
Non è un gran gioco, ma il gioco c'è, è buono ed è davvero un RE. Insomma, è comunque più di quanto potessi mai sperare da sta carcassa che davo ormai per putrefatta.
-Peggior Gioco/Delusione dell'AnnoGladia qui si aspettava di vedere Odyssey... E in effetti ci sarebbe stato (per quelle stesse ragioni illustrate a più riprese da lui, Giobbi e me) se non fosse stato per lui...
The Evil Within 2.
Non è necessariamente un brutto gioco (forse), ma siamo passati da un primo capitolo che ho fruito con morbosa ed incontenibile passione e dedizione ad una roba cagata di storto che mi ha indotto al drop dopo appena 8 ore per manifesta e (per me) insopportabile retrocessione su molteplici fronti. E il registro narrativo inadeguato, e la grafica tecno-artisticamente sminchiata dal plasticume fluo come non ne vedevo dai tempi di Perfect Dark Zero, e il level design annacquato, e lo shooting sminchiato, e le collisioni atroci in qualsivoglia circostanza, e le tante, troppe, troppissime altre cose che non so se riuscirò mai a superare.
-Giochi piu attesi nel 2018Sono curioso di vedere come saranno GoW e RDR2, ma solo curioso. Non li sto esattamente attendendo con particolare fiducia e smania.
Voto soltanto
Metro Exodus quindi, in quanto le dichiarazioni di intenti mi hanno veramente ingrifato, decisamente più dei teaser di Rockstar e delle sviolinate di Cory Balrog.
Inserirei Metroid Prime 4, se non fosse che è praticamente certa l'uscita nel 2019. Idem TLOU2.