Fammi sapere, perché potrei vederla.
Eccomi qui
@Ivan F. Vista tutta.
Ammetto che l'inizio è stato un po' difficoltoso: la precedente m'era piaciuta un botto ma, o è passato troppo tempo o il primo episodio di questa seconda stagione è un filino troppo verbosetto (cifra stilistica della serie, ovviamente, ma chissà...forse ero un po' arruginito io) ad ogni modo non ero molto entusiasta. Senza fare troppi spoiler, la seconda inizia
esattamente dove finiva la prima, e mentre vedevo la 2x01 mi chiedevo se la serie non avesse perso un po' del suo slancio, avendo di fatto già detto tutto.
Invece poi, già dal secondo episodio e sopratutto dal terzo, la storia prende ritmo (ci tengo a sottolineare che parlare di ritmo in Mindhunter è sempre relativo alla tipologia di scrittura di questa serie. Chi l'ha vista, sa esattamente di cosa parlo). Le interviste caratterizzano la prima metà di stagione (alcune sono veramente scritte da dio) mentre la seconda parte di stagione si focalizza su un killer in particolare, ma lascio il piacere della visione.
Alcuni accadimenti personali dei protagonisti si intermezzano poi alle indagini vere e proprie, creando un buon equilibrio fra le due componenti. Ho letto alcuni pareri e ci sono state delle lamentele. Io invece ho apprezzato, ma ammetto che se quello che succede a Tench è interessante, la sottotrama di Wendy è puramente riempitiva e fine a se stessa. Serve solo a conoscere un po' di più il personaggio. Che non è ovviamente sbagliato a priori, anzi sarebbe pure un plus, ma è totalmente slegato dal contesto e a conti fatto un po' fine a se stesso. Magari nelle prossime stagioni risulterà più interessante.
Su tutto rimane la grandissima messa in scena, una regia sapiente e glaciale, fatta di scene dai toni opachi e freddi, brava nel non mostrare mai la violenza o il sangue ma suggerendoli (o meglio ricordandoli) in ogni istante. Mindhunter è una serie che mette davvero nei panni dei detective, perchè come spettatori non sappiamo nulla in più di ciò che sanno loro: li seguiamo mentre brancolano nel buio e in quel buio cercano di fare luce formulando ipotesi, tracciando profili, ragionando su modus operandi.
L'unica eccezione è
la trama orizzontale del personaggio baffuto che spesso apre gli episodi e che per ora rimane avulso completamente dalla storia principale. Dovrebbe trattarsi di Dennis Rader, il BTK Killer che viene ogni tanto menzionato anche dai protagonisti. Anche in questa seconda stagione rimane praticamente un satellite lontano. A sto punto se faranno cinque stagioni, possiamo ipotizzare sarà il caso finale di chiusura della serie.
In definitiva: una felice conferma da vedere assolutamente.
E già aspetto la terza.