Flying Hero: Bugyuru no Daibouken(1992, SOFEL)
SNES e sparatutto non sono mai stati un binomio vincente, a causa di un processore tutt'altro che fulmineo. Eppure ogni tanto saltava fuori qualche temerario del
code to the metal che si metteva d'impegno per tirar fuori cose in apparenza impossibili. Come la piccola SOFEL che, senza troppo clamore, imbastì uno dei migliori esponenti del genere (nella declinazione a scorrimento verticale) sul 16bit Nintendo. Estetica teneramente
kawaii, strutturazione delle ondate nemiche sempre ben studiata, boss creativi, controlli perfetti, qualche idea niente male (si può inclinare la linea di fuoco a destra e sinistra con i rispettivi dorsali per continuare a colpire i cattivi portandosi fuori dalla loro portata, ad esempio) ed una realizzazione tecnica portentosa, con velocità, fluidità e soprattutto numero di sprites su schermo impressionanti, esaltata da un uso spettacolare di Mode 7 e trasparenze.
Merita oggi? L'unico difetto è una difficoltà brutale (ma mai scorretta), per il resto si gioca che è un piacere, l'occhio è costantemente appagato e la sfida è incendiaria. Non un Parodius in minore (il piglio non è demenziale, ma semplicemente nippo-teneroso) ma, pur senza modalità per due giocatori, un divertentissimo, ai limiti del compulsivo, gioco "minore" (virgolette non a caso).