Autore Topic: SNESsentials: E' USCITO IL LIBRO!!11  (Letto 164246 volte)

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Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #405 il: 10 Mar 2019, 10:01 »
Sì, zoppicano un po', ma i più curiosi un'occhiata a Ultimate Fighter la possono dare... è il papà delle varie modalità extra dei porting Capcom fra PSX e Dreamcast.

Sì, verissimo. Consiglierei anche la serie "parallela" Super Chinese Fighter, che ha lo stesso motore grafico/interattivo, tra l'altro.

Offline RBT

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Re: SNESsentials
« Risposta #406 il: 10 Mar 2019, 12:37 »
Posso suggeriche che sotto ogni titolo mettete pure il genere?

Perché sono tutti giochi che non conosco.  :death:

Ma giochi di guida japu manco uno eh?  :whistle:
PS4: RBT_ps  -->add me!
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Re: SNESsentials
« Risposta #407 il: 13 Mar 2019, 18:16 »
Gokujou Parodius
(1994, Konami)



Conversione fedelissima da System GX, a dimostrazione che quella Konami tutto poteva e tutto faceva, episodio cardine della celebre serie di sparatutto a scorrimento orizzontale a tema umoristico, Gokujo Parodius è ancora oggi il vertice della saga (più dei successivi e comunque ottimi Jikkyo Oshaberi e Sexy Parodius). Undici personaggi con altrettanti, diversissimi, arsenali, la capacità di far coesistere il sistema di potenziamenti di Gradius (la barra a sviluppo progressivo) e Twin Bee (le campane colorate, che donano ulteriori strumenti di difesa/offesa) e, soprattutto, una dose di inventiva e demenzialità come mai prima né tanto meno dopo si vedrà a tale mostruosa concentrazione in un singolo gioco. Nemici, bonus, armi, livelli, musiche: la varietà, la ricchezza, l'efficacia delle trovate visive e ludiche ed il loro perfetto intersecarsi con la fase interattiva lasciano a bocca aperta, in un tripudio esplosivo di visionaria, selvaggia, illimitata, creatività allucinatoria.

Merita oggi? assolutamente, è ancora un viaggio lisergico stracarico di citazioni di quelli che non si dimenticano, fatto sulle ali di una componente ludica di primissimo ordine. Una fracca di opzioni consente poi di personalizzare la partita come meglio si crede, mitigando una difficoltà comunque elevata. Tra l'altro la rigiocabilità è altissima, considerate le differenze fra i personaggi.


« Ultima modifica: 13 Mar 2019, 20:36 da Jello Biafra »

Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #408 il: 17 Mar 2019, 08:17 »
Jelly Boy 2 (1994, Game Freak/Sony, Azione)



Siamo tutti amici, mastichiamo gomma americana, ecco che un giullare ci trasforma in gomma americana. Se il pensiero dei compagni rapiti non angustiasse il protagonista Marine, passerebbe tutto il tempo ad appiccicarsi sotto ai banchi di scuola, che poi è ciò che si fa in Jelly Boy 2.

Game Freak non è mai stata un purosangue del videogioco, ma se hai voglia d'impegnarti spesso il destino ti strizza l'occhio, ché se ne frega altamente del pedigrì. Anche adesso che il contratto per i Pokémon è vergato con l'emoglobina, si trova talvolta l'occasione di tornare all'amore per i giochi di piattaforme, un vocabolario che Satoshi Tajiri e i suoi ragazzi vollero studiare a fondo in gioventù.

Ecco quindi sei amici gelatinosi che imperversano per un parco divertimenti, dove possono saggiare le proprie capacità esplorative e atletiche sin da subito, alla ricerca delle tessere che danno accesso al vero finale.

Qua dentro c'è uno zibaldone di level design che non sarà sublime, ma si diverte a farvi scervellare per capire chi, del gruppo, sia più adatto a superare un determinato passaggio. Magari è colui che ancora langue, ostaggio del boss da cui ti stai recando.



Merita oggi? Venne "PlayStation", e il gioco, pur quasi finito, non uscì. Come sappiamo, i pischelli di Game Freak, ormai sviluppatori avviati e con amicizie dove serviva, non si sono persi d'animo, e già preparavano i mostri tascabili... lasciando galleggiare nella Rete un titolo che, se non altro, ha il pregio di rallegrarci la giornata.
« Ultima modifica: 17 Mar 2019, 08:20 da mog_tom »
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Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #409 il: 17 Mar 2019, 13:04 »
Aveva grosse potenzialità Jelly Boy 2... ma l'immagine di copertina è una fan art o sono i prototipi di quelle che avrebbero dovuto finire nei negozi?

Cmq rimestando in questo thread mi viene spontanea una domanda: Capcom, Konami, Squaresoft o Natsume come miglior sviluppatore terze parti su SNES?

Rockman X
(1993, Capcom)



Rinascita inaspettata per la saga più inossidabile della grande "C". Struttura mutuata dai predecessori (gioco di piattaforme con superficiale vena sparatuttistica e la possibilità di usare le armi dei boss una volta sconfitti) ma una serie di innovazioni radicali che lo rendono uno dei più completi, spettacolari, appaganti e coesi esponenti della categoria su SFC, a partire da una nuova, acrobatica mobilità (si può scattare in avanti o rimbalzare sulle pareti) sino ad arrivare alla presenza di potenziamenti per le capacità offensive e difensive di X in stile Metroid, passando per la natura di determinati livelli che si modifica quando se ne terminano altri, aprendo nuovi, magnifici, orizzonti esplorativi alla serie. Per il resto c'è il solito level design fenomenale e cucito come un guanto sulle meccaniche di base, una difficoltà brutale ma mai scorretta e valori produttivi elevatissimi.

Merita oggi? l'unico neo è la presenza delle password, ma i save state compensano. Per il resto il gioco rimane un capolavoro ancora adesso inattaccabile e perfettamente giocabile. Eccellenti anche i successivi due episodi, ma questo è il primo ed è lui che entra nella storia.




Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #410 il: 17 Mar 2019, 14:59 »
È fasulla.
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Offline Floyd

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Re: SNESsentials
« Risposta #411 il: 17 Mar 2019, 15:00 »
Natsume per essere un piccolo sviluppatore / publisher aveva comunque diversi titoli originali e vari (Lufia II: Rise of the Sinistrals,Harvest Moon, Wild Guns, Pocky & Rocky, Ninja Warriors Again)

Squaresoft ovviamente è monotematica ma ha forse i titoli di qualità migliore (Front Mission, Final Fantasy VI, Super Mario Rpg, Chrono Trigger, Romancing Saga 2, Live a Live, Seiken Densetsu 3, etc)

Konami si concentrava invece solitamente sui platform o i titoli d'azione (Castlevania IV, Goemon 3, Sparkster, Turtles in time, Parodius, Contra 3, Axelay, ISS, Adventures of Batman & Robin, etc)

Anche Capcom come line-up naturalmente si difendeva molto bene (Demon's Crest, Breath of fire 2, Mega Man X, Super Ghouls 'n Ghosts, le conversioni di Magic sword, Final fight, Street fighter,  Saturday night Slam masters, etc)

Io non riuscirei mai a decidere, certo se oggi devo rimettere su qualcosa da giocare molto probabilmente mi oriento su Natsume perchè i giochi konami e capcom li conosco a memoria e squaresoft sono quasi tutti rpg.

Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #412 il: 17 Mar 2019, 16:29 »
Beh in effetti Natsume spacca, anche perché bisogna considerare anche i giochi che ha sviluppato "in incognito" per altri, tipo Gundam Wing Endless Duel che è uno dei migliori picchiaduro su SNES.

Però, considerate le piccole dimensioni, una line up eclettica ma di qualità costantemente stellare che prevede Hansei Zaro, Ninja Warriors Again, Wild Guns, Harvest Moon, Lufia II, i due Kiki Kaikai, Super Ninja Kun e il suddetto Gundam Wing è roba che raramente s'è vista.

Capcom è Street Fighter II, poco da dire, tre conversioni galattiche che spinsero il SFC nella storia, con il bonus di Street Fighter Zero 2, sulla carta impossibile eppure fatta per davvero, con una resa strabiliante. E le altre conversioni da CPS1, tutte eccellenti e tutte di giochi magnifici (purtroppo manca solo The Punisher, forse considerato troppo violento da Nintendo?). E poi i tre Rockman X, i due Breath of Fire, Demon's Blazon e Choh Makaimura... Anche lei cmq abbastanza eclettica.

Squaresoft paga un po' il fatto di aver creato quasi solo JRPG (anche se Gun Hazard rimane una meraviglia) ma la produzione '94-'96 ha scritto e riscritto le regole del genere con pietre miliari a iosa.

Konami... Beh, Konami alla fine per me è la regina. Una sequenza ininterrotta di giochi mostruosi: i quattro Ganbare Goemon, i due Akumajo Dracula, Sparkster, Pop'n Twinbee, i due Perfect Eleven, Adventures of Batman & Robin, le conversioni da coin-op (i due Parodius, Lethal Enforcers, TMNT Turtles in Time, Sunset Riders), Contra Spirits, Axeley, persino i giochi su licenza come Animaniacs, Biker Mars e Tiny Toons avevano cmq qualcosa di originale ed interessante ed erano fatti con grande cura.

A vederla come è ridotta oggi, oramai fuori dal mercato dei videogiochi e con le menti migliori finite a lavorare altrove, mi viene una tristezza devastante.

Offline Floyd

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Re: SNESsentials
« Risposta #413 il: 17 Mar 2019, 17:21 »
Enix forse non vale in quanto era un publisher puro, ma anche i titoli rilasciati sotto il loro marchio per SNES non scherzavano (Dragon Quest V e VI, Terranigma, Actraiser, Wonder Project J, E.V.O.: Search for Eden, Ogre Battle, etc)

Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #414 il: 17 Mar 2019, 20:15 »
vero! Enix pure rullava, però, giustamente, i suoi giochi prodotti in-house erano pochi.

Ci sarebbero anche i remake di Dragon Quest 1, 2 soprattutto 3, quest'ultimo con grafica rifatta da zero in stile Dragon Quest 6.

Nintendo invece ci fece molti meno giochi rispetto a quanto farà dal N64 in avanti, costretta c'è da dire dall'abbandono delle terze parti.
« Ultima modifica: 17 Mar 2019, 21:21 da Jello Biafra »

Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #415 il: 20 Mar 2019, 18:22 »
Dato che non c'è due senza tre ed abbiamo già parlato di Ganbare Goemon e Ganbare Goemon 3...

Ganbare Goemon 2
(1993, Konami)



Secondo episodio a 16 bit della celebre saga di Etsunobu Ebisu, è tutto ciò che un seguito dovrebbe essere, riprendendo quanto di buono fatto dal precedente episodio e rinnovando, ampliando, rifinendo, e migliorando tutto ciò che è necessario. Tre personaggi molto diversi (con attacchi ed abilità da sfruttare al meglio), ambientazione giappo-demenziale curatissima e allucinatoria ed un'enfasi posta, stavolta, tutta sulle sezioni piattaformiche, che per varietà, creatività e spettacolarità, lasciano ancora oggi senza fiato. Tornano le città dove comprare armi, armature ed oggetti e dove interagire con numerosi loschi figuri altrettanto dementi. Fa il suo esordio la mappa, con tanto di percorsi alternativi, secondari, segreti. Ed arrivano le leggendarie sezioni in soggettiva a bordo del robottone Impact, per fare a sganassoni meccanici con i beotissimi boss.

Merita oggi?: estetica e tecnica magnifiche, varietà e genialità a tonnellate, fondamentali perfetti, idee a iosa (da citare i vari mini-giochi, tra cui la riproduzione di un intero livello di Xexex), coesione inscalfibile, divertimento e coinvolgimento inarrivabili. Uno dei giochi migliori mai fatti da una Konami che, il concetto di "gioco migliore degli altri", lo ha inventato.



« Ultima modifica: 21 Mar 2019, 08:23 da Jello Biafra »

Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #416 il: 24 Mar 2019, 08:40 »
Naxat Super Pinball: Jaki Hakai (1992, Naxat/Compile, Azione)



Quello di far sopravvivere il flipper nell'era digitale fu un problema più sentito di quanto non si pensi. L'antenato da bar aveva almeno due buoni motivi per far palpitare uno sviluppatore: la sua popolarità, sinonimo di divertimento, e il cimento nel simularne la fisica.

Ma già negli otto bit, si assisteva ogni tanto alle sortite di un culto sotterraneo, votato a spingere il flipper oltre i suoi limiti fisici e ibridarlo col videogioco. Così nascevano giochi di ruolo, kit di montaggio digitali, e altri bizzarri esperimenti che hanno finito per evocare un vero e proprio abominio senza Dio: la serie Crush Pinball.

Quel giorno Compile e Naxat si guardarono negli occhi, e si dissero che non solo la gente giudica i giochi dalle copertine ma, se potesse, mollerebbe i giochi per vivere nelle copertine. Così, se in un gioco di flipper si guarda a lungo  la stessa schermata, perché non farla complessa, malata, conturbante più della sua copertina?

Ecco i Crush, che non sono tavoli di flipper con un tema, ma pianeti che, per un caso, funzionano come tavoli da flipper, fatti delle stesse viscere dei mostri che ospitano. Pochissimi giochi hanno capito questa differenza, due su tutti Odama e Flipnic.

In questo tavolo tripartito, pieno zeppo di tavoli bonus, la pallina è il grano di un rosario, e quindi è normale che si conficchi nelle carni di un demone, lanciata da una racchetta tempestata di magatama. Ogni nostra partita è un esorcismo a ritmo di grandioso synth-rock, una lotta contro il male che avviluppa, almeno finché la palla non s'infila in mezzo alle racchette, come ama spesso fare.



Merita oggi? Perché non scagliare un'altra pallina, allora? Jaki Crush è cattivo, e la sua fisica migliorabile, ma è uno dei migliori scacciapensieri del Super Nintendo. L'operazione di trasbordo dal PC Engine è andata bene... ed è una serie che fa sentire la sua mancanza, oggi che il poligono pompato permette superfici rifinite come sui sedici bit.
« Ultima modifica: 24 Mar 2019, 08:51 da mog_tom »
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Re: SNESsentials
« Risposta #417 il: 24 Mar 2019, 11:06 »
Che bello Jaki Crush e che belle le piccole compagnie nipponiche come Naxat, che ti facevano quei giochi minori ma curati, divertenti e ricchi di personalità che, messi tutti insieme, facevano grandi le ludoteche di SNES, PSX, Saturn... 

Tutta roba purtroppo oggi non più possibile ed infatti sono tutte sparite, a grande danno dell'offerta videoludica nella sua interezza.

Purtroppo le hanno sostituite gli studios indie occidentali coi loro giochetti inutili ed anonimi rifatti in stile 8-16bit. Una roba quasi offensiva per quanto è brutta.

Io invece rilancio con una serie sempre molto sottovalutata:

The Great Battle IV
(1994, Banpresto)



Dopo un curioso platform con visuale dall'alto e due picchiaduro a scorrimento, Banpresto cambia registro e trasforma la celebre saga dei Compati Heroes in un gioco d'azione piattaformica con elementi sparatutto, un Contra Spirits che si gioca come fosse Rockman X. O viceversa. Quattro personaggi intercambiabili in qualsiasi momento ciascuno con le proprie armi primarie e secondarie e le proprie abilità motorie specifiche (Gundam allunga la gittata dei salti fluttuando in aria, Ultraman diventa una pallina che può passare in pertugi troppo piccoli per gli altri, Kamen Rider rimbalza sui muri, Fighter Roa schizza in volo dopo un salto) sempre indispensabili tanto per proseguire quanto per esplorare a fondo i livelli, che sono vari, ricchi di idee e discretamente complessi e vasti. Nemici e boss demenziali come si conviene al tema SD, messa in scena sempre adeguata e persino sezioni simil-picchiaduro a bordo del robottone Kaiza, con tanto di mosse speciali.

Merita oggi? al di là delle password, è ancora divertentissimo e molto ben studiato e realizzato, soprattutto l'integrazione fra abilità dei personaggi, strutturazione dei livelli e trovate estemporanee. La tecnica non è granché (c'è qualche sfarfallio di troppo) ma si può giocare in due contemporaneamente e tutto coinvolge, avvince e diverte in maniera inaspettata.


« Ultima modifica: 24 Mar 2019, 13:13 da Jello Biafra »

Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #418 il: 24 Mar 2019, 13:30 »
(però i Crush sono di Compile, e l'unico motivo col quale mi spiego la prematura interruzione della serie è lo spostamento del gruppo su progetti più redditizi - erano gli anni in cui Puyo Puyo iniziava a ingranare...)
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Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #419 il: 24 Mar 2019, 13:36 »
Sì, vero però anche Compile rientra nella categoria di "piccola grande compagnia nipponica" :D