SD Hiryuu no Ken (1994, Culture Brain, Azione)
Appena la polvere si posò, lo vidi calpestare terra e sangue, tenendo il polso di un avversario già inerme. Era appena più giovane di me, ma nemmeno in Cina avevo visto qualcuno lottare con tanta brutale efficienza: il mio Occhio della Mente si posò quindi sul ragazzo, di propria volontà, e mi disse anche troppo. Un combattimento facile, l'abbraccio della folla, tra la quale trotterellano già i prossimi allievi. Il ritorno in Patria e una vita di onesti allenamenti e incontri, per affinare quello stile che è solo mio, ma con l'amara consapevolezza che, con la maturità, anch'io mi recherò alla porta di quel ragazzo, e mi toccherà inginocchiarmi e chiamarlo Maestro. Lo stupore, e la mia arroganza, mi ridestarono dalla visione impedendomi di crollare, così mi feci largo tra la folla, eseguii il saluto di Shaolin, e fui pronto a lottare contro Ryu.
Quella del Drago Volante è stata l'unica serie di picchiaduro a vivere prima e durante la rivoluzione capcomiana, appendendo i guantoni solo con la Grande Morìa d'Inizio Secolo. Oggi se la ricordano in pochi ma furoreggiava su console, giungeva anche da noi e, nella sua folle ambizione, cercava d'ingoiare anche i platform, gli RPG e i picchiaduro a scorrimento, senza mai abbandonare i suoi dettami kitsch.
Questo è l'episodio su SNES più vicino al formato standard, con un parco lottatori puccettoso. Visto che restringere il cast è una procedura che si sta affermando sulle console portatili, qui è più che altro un espediente per distinguersi dalla massa. Ma sinora il cast non brillava per carisma, e in questa guisa, invece, si rivedrà in futuro.
Cosa distingue davvero questo gioco? È con tutta probabilità il picchiaduro più complesso dello SNES. Oltre alle mosse normali e super, ci sono due tipi di contrattacchi (Super Technique e Super Defense) a diverso livello di rischio, le schivate nella terza dimensione, più l'opzione dello Shingan.
Se si attiva l'Occhio della Mente, che è sempre stato il fulcro della serie, una scintilla apparirà talvolta sul corpo dell'avversario. Basta colpirla per stordire, e nel caso sia la rara scintilla verde, non solo un colpo andato a segno avrà effetti devastanti, ma ogni personaggio ha i propri criteri per vedersela innescare.
Una modalità Torneo e gli Allenamenti molto ricchi completano l'offerta, almeno secondo Culture Brain... che però dev'essersi accorta che qualcosa mancava, e ricomincerà subito a pasticciare la formula con alterni successi, e l'episodio per Nintendo 64 oggi è quasi un cult.
Merita oggi? Un gioco dove si possono far combattere leoni alati contro cyborg ninja è affatto curioso. Però, a parte l'ottima grafica, il resto è solo discreto e predica ai convertiti, che vogliano seguire la via della combo segreta.