Autore Topic: SNESsentials: E' USCITO IL LIBRO!!11  (Letto 164237 volte)

0 Utenti e 1 visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Diegocuneo

  • Eroe
  • *******
  • Post: 13.502
  • licet insanire
    • Odio ed amo e me ne cruccio
Re: SNESsentials
« Risposta #180 il: 21 Mar 2018, 18:18 »
Molto bello Kunio tachi ma io preferisco l'episodio immediatamente precedente, Shodai Nekketsu Kohua, con ancora più teppismo nipponico.
Leggo sia misto rpg
Tanto?
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline Jello Biafra

  • Eroe
  • *******
  • Post: 16.095
    • http://www.retrocritics.altervista.org
    • E-mail
Re: SNESsentials
« Risposta #181 il: 21 Mar 2018, 20:36 »
Molto bello Kunio tachi ma io preferisco l'episodio immediatamente precedente, Shodai Nekketsu Kohua, con ancora più teppismo nipponico.
Leggo sia misto rpg
Tanto?

Naaaa, più o meno come il seguito. E se non ricordo male dovrebbero pure averlo tradotto.

Offline Diegocuneo

  • Eroe
  • *******
  • Post: 13.502
  • licet insanire
    • Odio ed amo e me ne cruccio
Re: SNESsentials
« Risposta #182 il: 22 Mar 2018, 01:06 »
Grazias, buono a sapersi :)
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline rule_z

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 9.323
    • Retro Engine HD
Re: SNESsentials
« Risposta #183 il: 22 Mar 2018, 08:48 »
Altro gioco di cui si è già parlato, Final Fight Tough (Final Fight 3 in occidente): https://youtu.be/TWdB2CYfIOo
Consigliatissimo, specialmente in coppia.
Come gli ultimi video che ho messo, è giocato su Super NT, l'ultima console Analogue uscita.

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #184 il: 25 Mar 2018, 10:49 »
Vortex (1994, Argonaut Software/Electro Brain, Azione)



Prima di Rare, a finire nelle spire di Nintendo fu la piccola Argonaut Software, anch'essa inglese e soprattutto dotata di uno staff preparato e visionario. Ne scaturì Starfox, un gioco il cui tasso d'invecchiamento è tuttora alla mercé di chi lo guarda.

Ma Starfox, come precedentemente sollevato, fu costruito con perizia certosina: più di una semplice tech demo e mai oltre la soglia dell'ingiocabilità. Mentre Miyamoto e i suoi sgherri rifinivano il progetto, stilavano attente note per il loro futuro a tre dimensioni.

Starfox 2 è poi rimasto nel cassetto per vent'anni, anche perché stravolgeva con coraggio il primo capitolo e i risultati non sempre erano all'altezza delle ottime intenzioni. Vortex no, e oggi che s'impone il paragone fra il titolo Nintendo e quello Argonaut, sono degne di nota sia affinità che divergenze.

Nella cabina di un robozzo convertibile, s'è chiamati a respingere la consueta invasione aliena. Questa è la brama di ogni fanciullo, ma anche di un numero ormai incalcolabile di adulti, e quattro sono le forme da poter assumere in tempo reale.

C'è il gigante di metallo, il caccia a reazione, e ben due veicoli terrestri: uno deputato allo scatto e l'altro (ruspa!) corazzato. Ciascuna forma ha i propri controlli, il proprio arsenale e un rapporto tutto suo con i consumi, siano essi degli scudi o della benza.

Qui troviamo le prime magagne. Vortex le prova tutte per rendervi piloti capaci, con un corso di addestramento all'avvio del gioco; ci vorrà parecchio più tempo per padroneggiare il costante adattamento che il gioco vi richiede. Va inoltre considerato che siamo nell'era pre-analogica...

La fiducia che il gioco ripone in voi gli dona licenza di lanciarvi contro l'inverosimile: nemici che spuntano da ogni dove, ricerche di chiavi che aprono basi sotterranee, e soprattutto tonnellate su tonnellate di pop-in. Non che Starfox 2 abbia una filosofia molto diversa, ma adopera assai più senso della misura.



Merita oggi? Solo per gli archeologi, poco più. Resta il gioco più ambizioso del lotto Super FX, proprio perché ci vorrà almeno un'altra generazione di console per dare giustizia a questo tipo di progetti. Ai pochi affezionati a quest'estetica particolare, converrà ricrearla in casa.
« Ultima modifica: 25 Mar 2018, 11:07 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #185 il: 01 Apr 2018, 09:39 »
Super Buster Bros. (1992, Capcom, Azione)



C'era una volta un microscopico classico della softeca MSX, Cannon Ball, dove si facevano scoppiare delle bolle rimbalzanti, letali al contatto. Nel suo piccolo, mostrava un'attenta crasi di Asteroids e Space Invaders. Pochi anni dopo, Mitchell Corporation pensò bene di fregare l'idea a Hudson Soft, ne fece un clone per le sale giochi e fu così che nacque il fenomeno Pang.

La premessa, con le inquietanti sfere che vanno avanti e indietro, e che una volta colpite si dividono, era esattamente la stessa. Mitchell confezionò il proprio plagio con sapienza, aggiungendo strutture verticali e orizzontali, armi e power-up, una manciata di spaesati nemici e soprattutto il gioco in due.

La rotonda invasione stavolta era su scala globale, con una manciata di località turistiche riprodotte negli sfondi. Le conversioni su qualsiasi macchina riuscisse a far girare la fisica del gioco iniziarono in men che non si dica, mettendoci oggi davanti alla versione SNES del seguito.

Questa è - tutto sommato - una delle migliori versioni di Pang uscite per il mercato casalingo. Riveduta e corretta da Capcom, aggiunge quattro livelli di difficoltà.

Ma...



Merita oggi? ...si gioca solo da soli, facendosi scippare il pranzo da Amiga e PC Engine CD. Mantiene anche il Panic Mode della sala, però appartiene a quel periodo in cui Capcom doveva ancora padroneggiare lo SNES, e tagliava il multiplayer nei suoi giochi. Se non vi dà fastidio non avere un amico accanto a rompere le palle, potete anche buttarvi.
« Ultima modifica: 02 Apr 2018, 19:39 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline dave182

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 6.809
    • Il Tentacolo Viola
Re: SNESsentials
« Risposta #186 il: 06 Apr 2018, 15:56 »
Questo topic continua ad essere uno dei più belli dell'intero forum :)
"Well I believe in God, and the only thing that scares me is Keyser SOZE” - Verbal Kint
XboxLive & PSN - davez73 Il podcast del Tentacolo Viola

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #187 il: 08 Apr 2018, 08:17 »
Arkanoid: Doh It Again (1997, Taito, Azione)



A cinque anni di distanza dal loro primo incontro, il faccione spaziale Doh torna a minacciare l'equipaggio della nave Arkanoid. La posta in gioco è lo sbarco di ciò che resta dell'umanitá su di un pianeta simile alla Terra. La contesa è nuovamente da risolversi rompendo blocchi con una pallina.

Arkanoid è sempre il solito, e ritorna arricchito di tre modalità per il gioco in coppia. La campagna cooperativa e il Versus Mode lo rendono degno di nota, anche perché da soli si rischia un po' di appisolarsi o di finire in trance zen.

C'è poi un editor di livelli, che lascia un po' il tempo che trova, anche perché il gioco ve ne mette davanti un centinaio, scontri con i boss inclusi. Se siete amanti del tunnel carpale potete giocare col mouse, ma sinceramente non se ne vede il bisogno: la racchetta in questa versione è spesso più veloce della palla, e coi dorsali la si può far scattare rapidamente a destra e a sinistra.

Doh It Again, quindi, è un anello intermedio fra il 2 per NES e il Returns per Playstation. Grazie alle password si lascia godere anche a pezzi e bocconi, ma è soprattutto il gioco in due a garantire soddisfazioni.



Merita oggi?
                           Sì.
« Ultima modifica: 08 Apr 2018, 09:25 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline pedro

  • Reduce
  • ********
  • Post: 22.050
Re: SNESsentials
« Risposta #188 il: 12 Apr 2018, 15:33 »
Non sapevo esistesse ThunderForce III per SNES...https://en.wikipedia.org/wiki/Thunder_Force_III  :scared:

Qui il confronto.
« Ultima modifica: 12 Apr 2018, 15:35 da pedro »
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline rule_z

  • Condottiero
  • ******
  • Post: 9.323
    • Retro Engine HD
Re: SNESsentials
« Risposta #189 il: 12 Apr 2018, 15:35 »
Infatti non esiste :D
C'è Thunder Spirits, che è parecchio diverso. E va in slow-mo.

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #190 il: 15 Apr 2018, 10:03 »
Mighty Morphin Power Rangers: The Movie (1995, Natsume/Bandai, Azione)



Si potrebbe argomentare che questo gioco non abbia alcun diritto di essere COSÌ buono. La prima infornata ludica dedicata ai ragazzi in tuta della Saban, però, cercò di mantenersi sui binari della decenza, con punte di eccellenza.

Ciò in virtù di molteplici fattori: la trasformazione dei Super Sentai in Power Rangers aprì il mercato occidentale a una licenza che, data la natura del telefilm, è sempre stata piuttosto duttile. Puoi farci un picchiaduro a incontri, uno a scorrimento, un platform... puoi farci un po' di tutto. In secundis, c'era da fare bella figura davanti a un mucchio di ragazzini con genitori paganti. Per finire, al tavolo da lavoro qui c'è Natsume. La Natsume di Wild Guns e Ninja Warriors Again, che dopo una prima prova non esaltante, riprende in mano la licenza, la depura dai robottoni e si rimette in gioco.

Indi per cui, si decide di prendere spunto da due serie classiche che più classiche non si può: Kung Fu di Irem e Rolling Thunder di Namco. Ne esce fuori un frullato picchiaduro-piattaforme semplice da imparare, ma dal buon livello di difficolta, nel quale i sei picciotti protagonisti s'infiltrano in strutture nemiche a sfasciare un po' di tutto.

Raccattando in giro dei fulminacci, si carica una barra che determina sia le tecniche a vostra disposizione, sia l'eventuale trasformazione in ranger. Questa vi ricarica sì l'energia vitale, ma è irreversibile sino alla fine del continue, quindi va usata al momento giusto. Il parco mosse, distinto per ogni personaggio, è abbastanza ridotto, ma è comunque da esperirsi in vista dei boss di fine livello.



Merita oggi? MMPR:TM è ottimo da soli e favoloso in due, seppur leggermente ingessato e dalle hitbox non generosissime. Ma è costruito con intelligenza e fa di tutto per mischiare le carte in tavola in ogni momento: abbandonatevi al trash.
« Ultima modifica: 15 Apr 2018, 10:26 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #191 il: 22 Apr 2018, 08:16 »
Magical Drop 2 (1996, Russ/Data East, Puzzle)



A prima vista, è l'ennesimo Versus Puzzler, con colorati omarini - stavolta sono gli arcani dei tarocchi - che si sfidano per motivi trascurabili a chi ripulisce per primo la sua metà di schermo. Ne esistono a migliaia di giochi simili, ognuno ha il suo preferito, bla bla bla.

Bastano un paio di partite, però, e ci si rende conto dei luciferini accorgimenti che hanno portato i designer ad eliminare tutti i tempi morti nell'azione. In Magical Drop si usano due pulsanti: uno per raccogliere le bolle di un colore, e uno per rilasciarle. Se almeno tre bolle uguali si toccano in verticale, scoppiano. Se il nostro pozzo si riempie dall'alto, la partita finisce.

Nel caso abbiate giocato parecchio a Puzzle Bobble, ne conoscete i difettucci. Possano perdonarmi Bub, Bob e le loro deliziose cinghie e pulegge, ma il loro cursore simil-analogico è sempre più lento di quanto un giocatore bravo desidererebbe, e fargli fare uno spostamento completo da un lato all'altro è un piccolo atto di violenza verso i criceti del piacere che abitano il nostro cervello.

Qui è diverso: come nel misconosciuto progenitore Drop Drop, un gioco per DOS del 1992, il cursore è digitale, e si muove quindi a intervalli discreti, uno per ogni colonna di bolle. Un giocatore decentemente bravo può persino impostare una combo mentre la precedente sta ancora scoppiando. Il limite, in buona sostanza, è la vostra coordinazione occhio-mano, e quanto riuscite a farvi plagiare dal linguaggio del gioco.

Ecco perché la serie di Magical Drop si è conquistata un posto al sole fra i suoi concorrenti, dopo aver resuscitato e aggiornato il suo concept; il segreto stava nel progettare un puzzle per cocainomani all'ultimo stadio.



Merita oggi? È una buona conversione dall'originale per Neo-Geo. Non sarà il migliore della serie, ma come introduzione va benissimo, e come tutti i giochi dalla rigiocabilità infinita, vi verrà stimolo d'infliggerlo al prossimo.
« Ultima modifica: 22 Apr 2018, 08:46 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline Level MD

  • Eroe
  • *******
  • Post: 12.464
  • May the Dark shine your way
    • MegaTen Italia
Re: SNESsentials
« Risposta #192 il: 29 Apr 2018, 02:24 »
G.O.D. (1996, Infinity, jRPG)



G.O.D. , che non sta per "godi" ma per Growth or Devolution ( meglio chiarire vista la copertina promiscua ) è un jRPG strutturalmente classico ma sul filone motheresco, d'ambientazione moderna e con un po' di ironia sparsa. Meno bizzarro, certamente meno "cult" di Earthbound, ma sviluppato bene, con una buona progressione e bilanciamento.

Merita oggi? Per un appassionato del genere, non intollerante ai combattimenti casuali, può rivelarsi interessante, per come il gameplay regga lungo le oltre venti ore di gioco e per certe scelte narrative.
Consiglio però di aspettare che aggiornino la patch, attualmente 0.99, perché al momento si pone un problema in battaglia con le abilità per resuscitare i personaggi, un aspetto che può creare qualche ostacolo in più del previsto.

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #193 il: 29 Apr 2018, 07:44 »
Ma lol! Beh, prima o poi doveva succedere.
C'è però un però: chi volesse giocarlo secondo me può tuffarcisi subito. Il bug delle resurrezioni in battaglia sarà antipatico ma aggiunge un minimo di pepe a un gioco davvero troppo facile per il suo bene. I combattimenti sono talmente tanti che non c'è mai bisogno di cercarsi rogne se non lo si vuole, e le abilità che si sbloccano dalla quarta God Stone (su sette) rendono i personaggi praticamente inespugnabili.

Spoiler (click to show/hide)

È una cosa talmente gratuita e priva d'equilibrio che fa sghignazzare, e aggiungiamoci dei boss sonnolenti e mai davvero minacciosi.
« Ultima modifica: 29 Apr 2018, 08:08 da mog_tom »
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020

Offline mog_tom

  • Stratega
  • *****
  • Post: 4.433
Re: SNESsentials
« Risposta #194 il: 29 Apr 2018, 07:45 »
G.O.D: Mezameyo to Yobu Koe ga Kikoe (1996, Imagineer, GDR)

Un gruppo di ragazzi parte per il mondo a respingere un'invasione aliena, in un viaggio alla scoperta di sé stessi, dei propri misteriosi poteri psichici e... fermatemi se la sapete già.

G.O.D vuol essere una celebrazione del gioco di ruolo giapponese, un titolo fatto da amatori per amatori. È un minestrone di citazioni, sempre fra il tributo e lo sberleffo, sia ai mostri sacri del genere che a due dozzine abbondanti di opere dell'ingegno umano.

I debiti più grandi li ha verso la serie di Mother/Earthbound: l'opera di Imagineer sgraffigna parecchie cose da quella di Shigesato Itoi, in modo palese (le premesse, i nemici bizzarri) o più sottile (il raid nello zoo, un culto malvagio da smantellare, i ruoli in battaglia del cast, solo per dirne tre). Ma, in buona sostanza, Imagineer ha voluto svolgere come estroverso ciò che nel suo modello era sottaciuto, intimo, personale.

Il che è sia un bene che un male. È un bene perché l'understatement di Earthbound piace a molti ma non a tutti, e un'impostazione più da manga per ragazzi può essere perfino rinfrescante. La sensazione di minaccia aliena qui è concreta, non strisciante, e per quanto la cosa possa essere poco originale, sentirsi davvero in prima linea contro i bastardi extraterrestri aiuta molto il ritmo del gioco.

È un male perché alcune delle lezioni più importanti di Earthbound non sono entrate negli appunti dell'allievo. Facciamo degli esempi?
Il sound design qui è buono, ma non di quelli che passano alla storia. I dialoghi sono carini, ma non curati sino all'ultima sillaba. Il problema degli scontri casuali viene risolto NON risolvendolo, laddove in Earthbound - ma anche in Mystic Quest, Chrono Trigger e Super Mario RPG, tutti usciti prima di G.O.D - era già un retaggio da superare in sede di sviluppo, con astuzia.

E ve ne sorbirete parecchi di scontri se accenderete G.O.D: praticamente uno ogni dieci passi, come era in voga a metà degli anni Ottanta. La loro frequenza e natura è forse l'unico vero punto debole del gioco, sicché merita spenderci sopra un altro paragrafo.

I nemici menano come fabbri, il che è anche un interessante diversivo, ma viene aggirato semplicemente piazzando una locanda all'ingresso di ogni dungeon. Il gioco vi offre una costosa magia che allontana gli scontri per un po', ma nei dungeon è vietata. In ogni caso, se non vi puppate le battaglie, ne vanno di mezzo le discrete possibilità di personalizzare il cast che il gioco offre. Che tradotto significa dare il cencio con chiunque capiti sulla vostra strada nella seconda metà della storia.

Tutto ciò va ovviamente a discapito dell'esplorazione, e da esplorare ce ne sarebbe parecchio. L'avventura si svolge su un pianeta Terra post-apocalittico non privo di fascino, dove i vecchi vizi e le virtù dei popoli riaffiorano mentre si cerca di sopravvivere. Più si va avanti, più la storia rischia di sfilacciarsi, ma un buon equilibrio tra cliché e genuinità ci tiene curiosi sino all'ultimo, e qualche battuta andrà sicuramente a segno anche se la vita vi ha reso oramai dei musoni.

Merita oggi? Per i motivi suddetti, G.O.D. è solo un buon gioco, non certo il classico perduto che qualcuno sperava. Un buon gioco che nasce vecchio e non fa quasi nulla per far progredire il genere a cui appartiene. Tuttavia, vale la pena, ma solo su dispositivi tascabili e/o potendo velocizzarne l'emulazione.
V I D E O L U D D I C A | Sono solo due settimane, per far uscire gli ospedali dal collasso marzo 2020