The NinjaWarriors Again [Natsume, 1994]
Non ne avevo mai visto i titoli di coda, ma ho rimediato in questi giorni; il gioco prevede continue infiniti e pure checkpoint prima dei boss, per cui non si avverte troppa esigenza di alleggerirlo con savestate.
Direi che rientra tranquillamente nel podio dei migliori beat 'em up 16-bit insieme ai più blasonati Streets of Rage 2/3 e Final Fight 3; ottimo ritmo, ottimi sprite e animazioni, tre personaggi ben differenziati per mobilità, frequenza dei colpi e moveset. Ad esempio, Ninja non ha un salto direzionabile ma può effettuare dei dash orizzontali e terminarli con diversi tipi d'attacco, dal knockdown con calcione alla spallata che apre ad una seguente proiezione; la ben più agile Kunoichi puó usare invece un doppio calcio volante per colpire il nemico davanti a lei ed uno proveniente da dietro, mentre ricade.
Nonostante manchi la classica 'profondità' degli stage e l'azione si svolga tutta sullo stesso piano le dinamiche di "crowd control" sono anche più raffinate della media del genere, ed il 2d più puro introduce piccole sfumature come crouch walk e diversificazione (non arbitraria) della combo di base da in piedi e da inchinati.
I nemici standard muoiono con un colpo singolo, snellendo la sistematicità del classico 'ti butto giù e aspetto che ti rialzi per toglierti il residuo 10% di energia'. Conseguentemente la combo base di tre-quattro colpi si può distribuire su altrettanti nemici - anziché buttonmashare la si può 'cadenzare' sull'arrivo degli sgherri.
Non stiamo lontanamente parlando di un precursore di DMC ma ci si può complicare la vita con qualche variazioncina 'stylish'. C'è leggera discrezionalità anche nell'uso del meter della supermossa; anziché bruciarla tutta come smartbomb, una volta carica se ne può consumare solo il primo segmento, con una mossa speciale che si attiva tenendo premuto 'su' alla fine della combo.
Le boss fight possono sembrare cheap nella tradizione dei mangiagiattoni ma a ben vedere la cpu è sempre neutralizzabile sfruttando cambi di direzione e prese al momento giusto, nonché la parata, un fondamentale tanto infrequente quanto interessante.
Ultima ma non ultima qualità: NON sono previste sezioni alternative, di quelle tipiche variazioni bonus ditinculiche forzosamente inserite tanto per far varietà pur se a discapito dell'esperienza (ne ricordo ad esempio anche in Batman Returns, senza citare Battletoads in Battlemaniacs che dopo il primo livello ne era una vera e propria collezione molesta); il gioco rimane sul pezzo e non si dilunga eccessivamente.
Merita oggi? Decisamente sí, è degno d'essere inserito senza indugio nella memoria dello SNES Classic Mini non appena verrà hackerato (obbligatoria la versione giapponese, non censurata) :'P