Autore Topic: SNESsentials: E' USCITO IL LIBRO!!11  (Letto 164268 volte)

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Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #330 il: 30 Dic 2018, 09:27 »
Biker Mice From Mars (1994, Konami, Sportivo)



Se li comprò la Rai negli anni in cui, per trasmettere un cartone, era buona creanza condirlo con presentatori umani e bambini veri. Erano Turbo, Sterzo e Pistone, tre topi motociclisti dal Pianeta Rosso. Come per molti emuli delle tartarughe rinascimentali, Konami se ne accaparrò i diritti, e questo è il loro gioco.

L'opera di bollitura dei giapponesi ci ha lasciati con le corse motorizzate in visuale isometrica, sei (!) personaggi selezionabili e una guarnitura grafico-sonora di tutto rispetto. La guerriglia contro Limburger, Morchia e Carbonchio si trasforma quindi in una serie di gare su strada, ispirate a Rock 'n Roll Racing.

Tre sono le modalità a nostra disposizione: Campionato, Battaglia e Allenamento. Come da copione, ogni personaggio ha un'arma caratteristica (di cui alcune abbastanza originali) più quelle alla Mario Kart, che ci vengono affidate a ogni giro di pista secondo la ben nota legge dell'elastico: chi più indietro sta, più danni farà.

Nelle prime due modalità, la bella Charlene si prende i nostri sudati soldi, fra una gara e l'altra, per potenziare le componenti del veicolo. Si consiglia di iniziare il Campionato a livello Easy, perché la concorrenza è agguerrita, i tracciati non perdonano e il budget dipende dal nostro piazzamento, sicché restare indietro e rimanerci è questione di minuti.

Chi si aspetta stretta fedeltà all'opera di Rick Ungar, uno dei migliori autori televisivi per ragazzi, rimarrà deluso. A parte le corse, c'è davvero poco del carisma narrativo originale. Il cartone aveva infatti un suo perché, tant'è che a quindici anni di distanza ne venne prodotto uno sfortunato seguito, e stavolta uno dei personaggi era un palazzinaro poco raccomandabile: Ronaldo Rump. Ma questa, manco a dirlo, è un'altra storia...



Merita oggi? Konami quasi mai si affidava al caso, anche quando sfornava roba per fare cassetta, e il gioco dei tre sorci non fa eccezione. La sua natura alimentare, però, non lo rende particolarmente longevo, a meno che non stiate cercando compagni con cui sabotare il piano dei Plutarchiani.
« Ultima modifica: 01 Gen 2019, 17:58 da mog_tom »
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Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #331 il: 30 Dic 2018, 15:01 »
Barayarou è fantastico nella sua brutale semplicità, certo la mezza traduzione inglese non consente di goderne appieno, ma rimane lo stesso molto divertente, tanto da consigliarne il recupero ancora oggi.

Biker Mice, invece, secondo me non è un granché e può finire tranquillamente nel dimenticatoio, nonostante una grafica davvero gustosa.

A proposito di Cho Aniki: su SFC c'è Cho Aniki Bakuretsu Rantou Hen



Uscito nel 1995, non è uno sparatutto ma un curioso picchiaduro nel quale i due lottatori fluttuano in aria. E' interessante per come rielabora la materia di partenza (tanto quella della saga a cui appartiene quanto quella del genere nuovo nel quale prova ad infilarsi), con la necessità di tenere conto, nelle dinamiche degli scontri, anche dei differenti livelli di altezza al quale si trovano i combattenti, con un parco mosse normali e speciali riadattato alla bisogna. Però, nel complesso, il tutto è un po' troppo impreciso, legnoso e incapace di creare un ritmo di gioco armonico e fluido. Splendida la grafica e inimitabile l'estetica gay jap demenziale, però.

Merita oggi? al di là della curiosità storica, secondo me non troppo, Di divertimento vero e proprio se ne cava fuori poco. Però è uno spettacolo da vedere, questo sì.
« Ultima modifica: 11 Feb 2019, 22:27 da Jello Biafra »

Offline Mr.Pickman

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Re: SNESsentials
« Risposta #332 il: 31 Dic 2018, 00:11 »
Purtroppo, passato il fattore Uòttefak, resta un gioco piuttosto trascurabile e ripetitivo malgrado l'originalità. I Cho Aniki almeno erano modesti ma sempre interessanti...

Credo che raschiando, i ricordi più piacevoli siano quelli dei giochi di merda come questo.
Oppure quel picchiaduro con la vecchiaccia che lanciava la dentiera, giochi malfatti ma davvero "Uòttefak"
Cmq vedo che stiamo scendendo di qualità, spero di trovare altra roba immonda in queste pagine.
   

Offline rule_z

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Re: SNESsentials
« Risposta #333 il: 02 Gen 2019, 11:42 »
Dovrebbe uscire per Switch. L'ultimo sviluppatore di Winds.Co ha annunciato che il gioco arriverà sullo store entro il 2019.
http://www.winds-net.co.jp
E' uscita da poco anche una ristampa, per Super Famicom.

Offline Jello Biafra

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Re: SNESsentials
« Risposta #334 il: 02 Gen 2019, 19:47 »
Nankoku Shonen Papuwa-Kun



Gioco di piattaforme basato sull'omonimo manga, una versione ancora più andata a male mentalmente di Dragonball, con un protagonista discretamente mobile che migliora le proprie caratteristiche ed il proprio parco mosse man mano che mazzuola i nemici tramite l'aumento dell'apposito livello di esperienza, una costruzione dei livelli competente e che costringe pure a piccole dosi di esplorazione non banale e, soprattutto, tanta, tanta, nipponica demenza. Si gioca come si butterebbe giù un bicchier d'acqua: liscio e rinfrescante dopo esperienze più complesse e sfiancanti.

Merita oggi? Altroché: nella sua essenziale, quasi brutale, semplicità, sa essere divertente e appagante. Uno di quei giochi piccoli ma meritevoli che potevi trovare recensito così, a sorpresa, fra le pagine di un qualche numero estivo di Super Console a metà anni novanta, intriso di giapponesità e colori saturi e caldissimi, oltre che di lumaconi omosessuali da cavalcare.




Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #335 il: 06 Gen 2019, 09:59 »
The 7th Saga (1993, Produce/Enix, GDR)



Sul pianeta Ticondera non si parla d'altro: dopo cinque anni di allenamento segreto, i campioni del re Lemele sono pronti per partire alla ricerca delle Rune.

Scribi e musicanti non fanno mistero delle ragioni di una tale prova, quando raccontano dei lunghi e sanguinosi conflitti che in passato hanno bagnato di rosso ciò che oggi è il regno di Lemele, attraversato da creature minacciose. Ma solo l'anziano monarca conosce i veri criteri che lo hanno portato a prendere sotto la sua guida un soldato, una maga, un prete, un nano, un alieno, un demone e quel bizzarro uomo di metallo che quando cammina, fa rumore di ferraglia.

Certo è, che fra quei Sette che già tracciano viaggi, deviazioni, alleanze e tradimenti, c'è il futuro imperatore di tutte le terre conosciute. Non resta che spargere le voci, e sperare che qualcuno dei protagonisti di questo certame ci attraversi la strada.

The 7th Saga è una caccia al tesoro grande quanto un mondo. Ancora oggi uno dei più originali esperimenti in campo ruolistico sui 16 bit, e corredato di atmosfera e mistero in abbondanza. Colpa e merito anche di una localizzazione di livello appena sufficiente, che ha imbastardito i testi e notevolmente accresciuto la difficoltà del gioco.

Si presentò così al pubblico occidentale, e ne uscì con le ossa rotte, proprio negli anni in cui il JRPG si reinventava accessibile a un pubblico più vasto. Ma ci fu chi strinse i denti e tramandò i meriti, prima di internet e dei Dark Souls, di un gioco impenetrabile e spietato e che tuttavia sa donare sensazioni uniche. In un mare di battaglie.

"Sei sicuro di aver scelto il personaggio giusto? E come ti senti  a dover sperimentare mentre hai la sensazione che i tuoi rivali siano sempre un passo avanti a te? Quando troverai uno di loro, sarà per te un amico, un'imboscata o entrambi?" Ecco di che pasta è fatto il gioco. Non si può mai star sicuri, eppure c'è qualcosa che ci spinge ad avventurarci oltre, anche se un tiro di dado sbagliato può ucciderci in un paio di colpi. Anche se oggigiorno abbiamo un oceano di concorrenza a portata di click.



Merita oggi? Un film di culto, a conti fatti, non ti chiede molto. Un gioco davvero di culto, come The 7th Saga, può contare su un quarto di secolo di guide strategiche, assieme a indispensabili patch che lo ribilanciano, e rimanere comunque un criptico, ineguagliabile dito nel culto. Che a pochissimi chiederà molto, per dare molto di più.
« Ultima modifica: 07 Gen 2019, 11:44 da mog_tom »
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Offline Diegocuneo

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Re: SNESsentials
« Risposta #336 il: 07 Gen 2019, 08:25 »
Nankoku Shonen Papuwa-Kun

Incuriosito,l'ho provato:sembra davvero bellino  :yes:
Ma non ho trovato una versione che abbia una introduzione in Inglese...
Quando non ho nulla da giocare mi ci metto.,pèrchè sembra davvero simpatico,strano che un platform faccia ridere ma questo ci riesce
Sono un cretino,di classe,infima. Ni.

Offline Tetsuo

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Re: SNESsentials
« Risposta #337 il: 08 Gen 2019, 18:11 »
Nankoku Shonen Papuwa-Kun

Incuriosito,l'ho provato:sembra davvero bellino  :yes:
Ma non ho trovato una versione che abbia una introduzione in Inglese...
Quando non ho nulla da giocare mi ci metto.,pèrchè sembra davvero simpatico,strano che un platform faccia ridere ma questo ci riesce
Quindi hai già provato quella versione che ha una certa traduzione di testo in inglese ma non la intro e qualcosa di altro?

Offline Tetsuo

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Re: SNESsentials
« Risposta #338 il: 08 Gen 2019, 18:16 »
Mamma che é???
Un clonaccio di Toriyama?
Esiste l'anime

https://youtu.be/ibUkQdlbEi0

Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #339 il: 09 Gen 2019, 07:26 »
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Offline Diegocuneo

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Re: SNESsentials
« Risposta #340 il: 09 Gen 2019, 08:15 »
Nankoku Shonen Papuwa-Kun

Incuriosito,l'ho provato:sembra davvero bellino  :yes:
Ma non ho trovato una versione che abbia una introduzione in Inglese...
Quando non ho nulla da giocare mi ci metto.,pèrchè sembra davvero simpatico,strano che un platform faccia ridere ma questo ci riesce
Quindi hai già provato quella versione che ha una certa traduzione di testo in inglese ma non la intro e qualcosa di altro?
Si,ci ho fatto un'altra mezzoretta ieri sera.
Lì intro  è narrata da una scritta che scorre su di uno sfondo per un minuto o due,quella è in giapponese.In giapponese pure i menù.
Durante il gioco tutti i dialoghi sono in inglese.
Comunque fa abbastanza ridere:)
Anche se forse  non mi prende poi così tanto...
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Offline Aether

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Re: SNESsentials
« Risposta #341 il: 09 Gen 2019, 17:02 »
The 7th Saga!

Cosa non hai riportato alla mia stanca, corrotta mente.

Ci ho giocato, tantissimo, ma sono rimasto così traumatizzato che nemmeno ricordo se l'ho mai finito.

Absùrd.
Worms! You're all the same to me!

Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #342 il: 10 Gen 2019, 17:52 »
Meriterebbe un remake.
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Offline mog_tom

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Re: SNESsentials
« Risposta #343 il: 13 Gen 2019, 08:56 »
The Legend of The Mystical Ninja (1992, Konami, Azione/Avventura)



Merita di essere ribadito per l'ultima volta: Konami oggi non è che l'ombra di sé stessa. Ripercorrendo storia e onori di questa megaditta, viene un reverenziale timore appena si realizza quanto e come egemonizzasse piattaforme e generi, mantenendo sempre uno stile ben preciso.

L'era dei social ci ha rivelato poi, che in quanto a etica aziendale essa abbia sempre lasciato molto a desiderare, ma sicuramente non è stata l'unica, fra i campioni della nostra infanzia. E allora celebriamola ancora una volta come il temibile spettro di un generale impareggiabile e crudele, quasi demoniaco, come i suoi conterranei amano ricordare Oda Nobunaga.

Al suo sbarco nelle Americhe, quella simpatica canaglia di Goemon è già diventato il Mario di Konami. Ha infatti quattro giochi all'attivo e la compagnia del fido Ebisumaru, furfante gentiluomo come lui, ma ricalcato su una figura meno storica: il produttore della serie, che oggi fa più che altro giochi di Yoshi.

L'allucinante gamma di contorsioni umoristiche del manuale del gioco ci fa capire che, nonostante si sia agli albori dell'arte della localizzazione, qua c'è poco da vergognarsi dell'ambientazione nipponico-feudale. I due protagonisti diventano il Giovane Ying e il Dottor Yang, ninja mistici alle prese con casi ultraterreni, ed è divertente immaginarseli come una sorta di Dylan e Groucho locali.

Le avventure del duo iniziano sempre in città, dove si malmenano gli ostili e si galanteggia con le signore, per poi spostarsi nelle tane degli spettri più temibili una volta che ci siamo potenziati. Sconfitto il boss, si torna in paese, a raccogliere indizi e partecipare a un sacco di minigiochi. E i minigiochi vi portano soldi, che potete scagliare in faccia ai mostri. Che a loro volta vi portano armi e potenziamenti. Che a loro volta...



Merita oggi? Con questa serie la gelosissima Konami sfida chi osa dirle "no, non puoi metterci ANCHE questo, nel gioco". Il miracolo è che a un game design talmente arzigogolato si accompagna un tasso di divertimento e giocabilità alle stelle: pensate solo che il secondo giocatore può entrare nell'avventura in ogni momento, e saltare a cavalluccio del primo per superare i fossati più ardui. Era questa sinergia fra salto tecnologico, complessità e brio che s'intendeva per Super Nintendo... ma evidentemente qualcosa è andato storto. La storia ci racconta che Goemon farà risognare gli occidentali solo cinque anni dopo, sul Nintendo 64. E il perché, secondo la leggenda urbana, è che Konami ha farcito gli strabilianti seguiti su SNES di un marameo dopo l'altro verso i censori. In effetti vi troviamo invasioni yankee e suore malvage... saranno bastati per privarci di cotanta bellezza? Sì e no. Il caratteraccio della megaditta ha riciclato un po' di questi spunti nei giochi su licenza per noi sozzi gaijin. Che storia!
« Ultima modifica: 13 Gen 2019, 10:43 da mog_tom »
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Offline Ivan F.

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Re: SNESsentials
« Risposta #344 il: 13 Gen 2019, 10:47 »
Bellissimo ricordo, Goemon!

Stragiocato in giapponese con l’epico coraggio del mulo che seguirebbe la carota fin sulla luna.

In un certo qual modo, per me è un sinonimo di videogioco, insieme a pochi altri titoli. Non casualmente, la maggior parte giochi Super Famicom, credo.
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