Metal Max Returns (1995, Data East/Crea-Tech, GDR)
La serie di SaGa ha potuto garantirsi un seguito trentennale, portando al parossismo il ventaglio di libertà offerte ai suoi utenti, al prezzo di non essere mai davvero comprensibile né inscatolabile, ma non dobbiamo dimenticare il suo più acerrimo contendente: Metal Max.
Quando racconti di un futuro postapocalittico in cui ci si arrangia aggiustando carri armati e andando all'avventura come e dove ci pare, non stupirti se poi ciò diventa la tua storia. Il Giappone videoludico ha conosciuto alterne fortune, ma dal 1991 c'è sempre stata una nicchia per i Metal Max, piccoli impavidi roditori che scorrazzano tra le rovine di franchise più conosciuti e blasonati. Due su tutti, Breath of Fire e Suikoden. Un minuto di silenzio.
E così vuoi diventare un cacciatore di mostri? Il tuo papi prende atto della cosa e ti disconosce. Meno male che avrai ancora accesso alla rimessa di famiglia, perché il mondo intorno a te è vasto, difficile e pieno di ammennicoli da raccattare. E ci si può difendere solo con una squadra di tank. In qualsiasi momento potrai tornare a casa, appendere la licenza al chiodo, e vivere il resto dei tuoi giorni in pace. Ma sei qui per cercar rogne e farti un nome, vero?
In questo remake del primo Metal Max, l'ostacolo più grande è venire a patti con il sistema dei menù, compreso il calcolatore da polso che sarà da subito il vostro inseparabile amico, mostrandovi persino la composizione delle città che avete attraversato. Nel suo piccolo, l'originale di questo gioco ha fatto sconquassi nel panorama JRPG, ispirando Monster Hunter, Steambot Chronicles e Final Fantasy XII, solo per dirne tre.
Soli si muore, voglio un motore! Quindi si va subito per spelonche, subendo un sacco di combattimenti casuali, che per fortuna sono facili e rapidi, a caccia del nostro primo cingolato, un Wiesel 1. Indimenticabile il momento in cui lo si battezza. Oppure no, oppure potreste fare come è capitato a me, che ho riscosso la mia prima taglia da appiedato, lanciandole mortaretti, prima di capire che per salire sul tank dovevo selezionare l'apposito comando del menù, e non cercare un altro veicolo a cui agganciarlo...
Merita oggi? Curatissimo e sin troppo articolato, Metal Max Returns è un raro esempio di JRPG che calza a pennello nella sua struttura classica, dalla quale dischiuderà tutto il suo fascino a chi non ha paura della varietà, della complessità e dell'imprevisto. Questo piccolo classico farà di voi pescatori di obici tenendovi la mano solo all'inizio, dopodiché è tutta avventura.