La Juve ha un evidente problema fisico, tra giocatori a fine corsa e giocatori acciaccati. Ieri gli altri erano sempre in anticipo o in raddoppio, non c'era altro da fare se non stringere i denti e aspettare la fine della tempesta. Però il calcio non è solo corsa e tecnica ma anche tattica e testa, ad un certo punto Allegri ha allargato il gioco sugli esterni ed il gol del pareggio ha scosso sia noi che loro. Può succedere, i giocatori non sono robot né pezzi sulla scacchiera.
Stamattina ho letto uno stralcio della radiocronaca di Repice, che racconta esattamente ciò che è successo:
“La Juventus, gentili ascoltatori, è una squadra INCREDIBILE. Manca una vita alla fine di questa partita ma la Juventus, come al solito, FINO ALLA FINE, come dicono i suoi tifosi non c’è niente da fare.
Questa è una squadra che non molla, questa è una squadra che ci crede sempre anche quando sembra essere tutto contro, anche quando i giocatori non sono in forma, quando sei sotto 1-0 e sei a Wembley con 80.000 persone che ti fanno il tifo contro e non tocchi palla per più di metà partita. Ecco la Juventus che riesce a ribaltare la situazione.
SE QUESTA NON È UNA GRANDE SQUADRA IO MI CHIEDO QUALI SIANO LE GRANDI SQUADRE!
È una squadra che quando sente l’odore del sangue azzanna la preda, non le concede scampo.”