Beh, è un discorso lungo (e anche molto interessante, sarebbe da aprirci un topic in Theory, se già non c'è), diciamo che per mia esperienza e modo di vivere il videogioco non considero questo contesto come particolarmente favorevole allo sviluppo di personaggi/tematiche complesse. Per mercato, per
talento degli sviluppatori, per collisione tra interattività e narrazione ecc. Mediamente intendo, poi ci sono le eccezioni.
E, rispetto a quello che dici, forse l'errore in assoluto sta proprio nel metterle allo stesso piano di figure maschili, scambiandone i ruoli e dotandole di una carica testosteronica eccessiva. Si potrebbe dire lo stesso di Lara però lì ho trovato più coerenza estetica con la donna invincibile e fisicamente dotata, fumettosa nel senso classico del termine. Qui vedo una resa realistica (e fin qui nulla di male, gusti a parte) con un blaterare che vuole mischiare genere e sagacia e non so, non mi ha colpita particolarmente se non quella della donna "smart" che deve sempre commentare, con la spalla sempliciotta a prendersi le battute. Comunque aspetto la conclusione, magari mi piace di più.
Poi, sai, ti direi la stessa cosa di Uncharted 4, celebrato da molti ma per me narrativamente noioso, con tutta la parte finale in cui sembrava la storia di Bruce Wayne che si ritirava dall'essere Batman. Per me "commistione" non sempre è profondità anzi, si mischiano idee che spesso non convivono bene. Se deve essere così, allora preferisco la semplicità dei ruoli, come l'iconografia "bonona inarrivabile".
Ecco, per dirti, questo, stando alle cose che ho giocato negli ultimi 5 anni, è il miglior personaggio femminile che ho incontrato:
Il che non si direbbe a guardarla, ma le hanno infuso una grazia estetica e una storia così belle e commoventi da far risaltare la ricercatezza del suo design esteriore.
Secondo me a priori va fatto un ragionamento: fermo restando che i videogiochi non sono un medium dove le psicologie e gli approfondimenti abbondando, anzi, solitamente si viaggia a livelli molto bassi ed elementari, quale è il modo più corretto per rappresentare le protagoniste femminili?
A questa domanda possono rispondere solo le donne, ovviamente. Dal mio punto di vista, e da quello che mi pare di cogliere quando parlo con loro, la cosa che più fa piacere è veder data la stessa importanza, lo stesso peso e in linea generale le stesse capacità dei corrispettivi maschili. Insomma, la famosa “parità”.
Se poi non è una rappresentazione realistica poco importa, perchè lo stesso succede coi protagonisti maschili.
Sull’esempio che fai di MGSV, io ad esempio trovo che la rappresentazione di Quiet, sia profondamente maschilista. Al netto della sua storia che può essere bellissima e profonda, così come lei intesa come personaggio pensante, non si capisce perchè Snake e gli altri dovrebbe andare alla guerra vestiti di tutto punto, e lei invece con reggiseno, poppe in mostra e giarretterie, se non per titillare le fantasie erotiche dei repressi giapponesi (e non). Credo che, da donna, mi sentirei quantomeno offesa. Voglio dire, MGS ha un’estetica fortemente realistica, pertanto anche se il gioco è pieno di easter egg e trovate comiche che ci ricordano quanto sia puramente un divertissment, il chara design è ben lontano dall’essere women equal.