Il dettaglio visivo, la spettacolarità, gli effetti di luce non più discreti e atmosferici ma belli evidenti e sparati in faccia.
Diciamo che questo remake pone un interessante interrogativo, più che altro una pippa mentale con significative ripercussione sul senso di questa operazione.
Come Cryu, anche io ho rispolverato, su tubo catodico, il mio SotC Ps2 NTSC USA e mi sono rifatto 4-5 colossi.
Ne ho tratto delle sensazioni contrastanti ma, proprio per questo, illuminanti.
SotC per Ps2 è un gioco rivoluzionario per i tempi, soprattutto dal punto di vista tecnico, in continua negoziazione con le limitazioni dell'hardware. Per questo il suo mondo, dal punto di vista visivo, è costretto a lesinare su particolari e dettagli per muovere tutto il resto.
Ne consegue che il mondo è come ricoperto da un sudario polveroso, con cromatismi uniformi che vanno dall'ocra al sabbia. La sua natura è morta, spenta, si tratta davvero di un posto fatto di silenzi distesi ed abissali. E il resto, (piante, acqua, cielo ecc.) ha il pallore smorto di un luogo dimenticato. E senza alta definizione, ovviamente.
SotC su PS4 si permette di differenziare superfici, far percepire la differenza tattile tra sabbia, terra, pietra, roccia, con tutte le tonalità dei diversi materiali. Si accende di colori e di luce, che nell'originale non erano presenti. L'erba è verde, gli alberi rigogliosi, le foreste sono scintillanti e placide. L'acqua può essere cristallina, innestata in una cornice di verzura. E' un luogo dimenticato ma bello e commovente, quasi miyazakiano (nel senso di Studio Ghibli), per cui le sensazioni che arrivano sono diversissime al titolo di 13 anni fa.
Ora, appunto, non sto sottolineando la superiorità dell'uno sull'altro, ma la complementarietà. Fermo restando che, come si evince dalle foto che ha messo Cryu, il lavoro di Blue Point è paradigmatico nel novero dei remake, con pochi precedenti (Resident Evil Rebirth), bisogna provare con mano per capire quanto tutto questo sia fantastico. Se la batte con Zelda BotW in termini di stupore.
Per cui, la pippa mentale è: se Ueda, anni fa, avesse potuto disporre di maggiore potenza computazionale, il risultato finale sarebbe stato più simile a questo luminoso remake o avrebbe comunque optato per una resa più crepuscolare, da Ps2?