Papirone a bocce ferme sulle performance E3 dei tre 'major players', alla luce del 'messaggio' che mi hanno comunicato, anche al di là dell'effettiva marketability dei relativi contenuti, ché sono e voglio rimanere un romantico del videogioco.
Microsoft.
Non benissimo, ovvio, ma bene. Forse troppo understatement, ma non le fa male riprendere a marciare a piccoli passi... piccoli passi in 4K e a 60 FPS, ma pur sempre piccoli passi.
Parlano i giochi e non è che siano chissà quali giochi, ma il messaggio nella scelta degli stessi è chiaro, emerge forte la consapevolezza degli errori madornali fatti al lancio di One e la voglia di recuperarli.
Molto spazio dedicato agli indie (e che indie, direi), visibilità sul palco ai multi giapponesi (chiara, nonché dichiarata in altre sedi, la voglia e la necessità di riaverli a bordo), estensione della retrocompatibilità a Xbox (forse uno dei segnali più interessanti di quella che potrebbe essere la strategia a lungo termine della linea di console Microsoft).
Oggi Xbox One X parte con il freno a mano tirato per la necessaria compatibilità con One vanilla, domani One X potrebbe essere la versione cheap della console 'next gen', in un momento in cui le 'gen' non esisteranno più, portandosi dietro una libreria giochi di tre generazioni, come un GOG/Steam su console.
Considerando quanto questa generazione ha vissuto e, in parte, ancora vive di remaster, collection e titoli cross-gen, nonché quanto il PC gaming abbia assottigliato la percezione del 'retrogaming' (vedi Bayonetta e Vanquish) unitamente alla diminuzione nella produzione di software retail, Microsoft può avere imboccato una strada assai rivoluzionaria e 'moderna' in ottica futura.
Non entusiasmo nel presente, ma molta curiosità per il futuro.
Due Malus:
- Per essere la console techwhore, avrei messo quasi sempre lo split screen comparison con ONE S... almeno sui titoloni. Vuoi rimarcare i 4k, falli vedere bene, sempre, ossessivamente.
- Va bene che Spencer è un bravo guaglione, ma una Sonata sborona l'avrei fatta ad arte, un 'sensational nostalgic moment' serviva, paga due escort a Itagaki, fallo salire sul palco ubriaco a dire la sua trademark phrase Xbox: "farò il miglior action game per la console migliore" e vedi che il pubblico si strappava i capelli... COMUNQUE, anche se il primo teaser sarebbe uscito nel 2020 e anche se al pubblico non fregava effettivamente un c@azzo della cosa in sé
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Nintendo Benissimo come producer, che altro gli vuoi dire, ha tirato fuori tutto quel che sa fare bene da decenni.
Un Mario così non mi colpiva dai tempi dello SNES, e non è che sottovaluti il Mario 64, parlo di genuino stupore da bambinanza, quello che, insomma, non basta 'solo' un ottimo gioco per fartelo provare. Anche se alcune scelte estetiche non mi hanno entusiasmato, dò merito anche al coraggio di voler cambiare/innovare pure da quel punto di vista. Sembra una banalità, ma è un bel quantum leap per un brand come Nintendo, che vive nell'eterno ossimoro di essere innovativa ma non uscire quasi mai dalla sua comfort zone di riferimenti.
Come gestione della piattaforma Switch, però, non è stato altrettanto win per me. Il relegarsi al Direct non mi è piaciuto per niente a livello di 'messaggio'.
Con Switch è rientrata a pieno titolo nella major league, non ha la potenza di fuoco bruta dei suoi competitor, ma può giocarsela alla pari e doveva mostrarlo, non è un outsider di fatto, in una gen bizzarra e senza timone come questa. Il suo pubblico ce l'ha, Reggie sul palco ci sa fare, di giochi esclusivi ne ha a pacchi, doveva scendere sul ring e cancellare l'esperienza WiiU, soprattutto come segnale per le terze parti.
Su questo punto anche poteva fare di meglio e sono sicuro che materiale per una Sonata ce l'aveva. No More Heroes 3 o quel che l'è poteva essere confermato con un logo (o con una foto di Suda seduto sulla tazza del cesso e ciao, chi vuol capire capisce
), Platinum che sta sviluppando 'qualcosa' pure... OK Pokemon, OK aspettare-ché-la-console-è-giovane, ma si parla di messaggio, serviva rassicurare, far capire che, anche in questo caso, si vuole uscire dagli errori (qui più 'limiti indotti', direi) del passato.
Su
Sony mi sono già espresso:
http://www.tfpforum.it/index.php?topic=24147.msg2371127#msg2371127Che poi una presentazione così 'fredda' non la danneggi più di tanto è chiaro, però è stato tanto triste quanto vedere un luna park all'alba, con le giostre chiuse, ferme, sotto la luce del sole.
Vincitori? Nessuno... Vinti? Nessuno... forse è proprio l'E3 che, prima di ogni altra cosa, non è più un evento rappresentativo del mercato attuale o, per lo meno, lo è abissalmente di meno rispetto al passato.
In fondo è stato tutto abbastanza stanco e trascinato per inerzia... tranne Devolver, ché ci hanno saputo fare veramente, dico sul serio
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