Io ci vedo un gioco impossibilmente popolare, con piu' giocatori online in qualsiasi momento della giornata che interi volume di vendita di altri giochi nello stesso spazio.
Per quanto sia facile visualizzare uno scenario di cane mangia cane, il fatto che Fortnite ha avuto maggiore risonanza con l' utenza mainstream e possibilmente eroso parte della user base di PUBG, non fa' che validare il genere e' portare piu' utenti nello spazio condiviso dei giochi battle royal.
Magari l' anno prossimo ci sara' un nuovo tormentone, ma sia PUBG che Fortnite si sono guadagnati il loro posto nel panteone dei giochi multiplayer sempiterni al fianco di mostri immortali quali Dota, LoL, Counterstrike e Starcraft.
Ci sono molti dibattiti sull'argomento, ma lo spunto più convincente secondo me è che non si sta parlando di un nuovo genere di gioco, bensì di una modalità.
È una specie di palla avvelenata o meglio... benedetta. Sta passando di mano in mano a chi al momento unpo' per fortuna, un po' per intraprendenza, un po' per tempismo, interpreta meglio la formula.
Epic fino a un anno fa non dico rischiasse, ma si stava quantomeno sempre più configurando come una società di servizi a terzi. Oggi è una delle SH più influenti al mondo. Il ruolo che fino a pochi mesi fa era di Blue Hole.
Prima ancora di chi? Un po' di Dice, un po' di Infinity Ward e via via a ritroso.
Questo fenomeno si sta facendo sempre più frequente e si accompagna con l'allargamento massivo di giocatori e nuovi mercati.
Quindi sì c'è spazio un po' per tutti. L'esplosione completa della bolla è ovvio che non ci sarà, ma mi pare oggettivo che i coreani abbiano perso il treno e che il trend negativo non si fermerà ancora per un po'. Poi si assesterà, ma difficilmente ci sarà un ritorno di fiamma...
Tornando a Epic: ha puntato tutto sul cavallo vincente. Fanno bene, non possono fare altro. Ma è anche molto rischioso.
Io scrissi semplicemente che era inevitabile.
Com'è che si dice? Più sono grossi...