Ho provato a dare una chance a Unto the End, di cui non m'era dispiaciuta la demo.
Partiamo col dire che alcune cose le fa bene. L'atmosfera c'è tutta, e l'idea di un sistema di combattimento brutale e veloce che punisce la pressione casuale dei tasti non è male. E in effetti, quelle volte che riesci a prendere il giusto ritmo, restituisce pure una bella soddisfazione. Le finestre di reazione sono però strettissime, per lo meno per i miei riflessi da ultraquarantenne. E poi...
Rotoli contro un nemico (anche stordito)? Ti casca la spada.
Il nemico ti colpisce con un attacco in salto o pesante? Ti casca la spada.
Una ferita ti fa sanguinare? Aspettati di fermarti nel mezzo della battaglia restando alla mercè del nemico.
Tutto questo mentre i nemici sono solitamente delle macchine di morte implacabili che si stordiscono soltanto se inanelli serie di parate o se li colpisci con L'UNICO pugnale da lancio che hai a disposizione. In più richiedono quasi sempre tre o quattro colpi per andare giù, mentre tu tendi a morire molto prima (e pure qui non ho capito se ci sia una regola: a volte vai giù con un colpo, a volte due, boh). E a loro l'arma non casca mai, maledetti. Avranno sviluppato la tecnologia dei guanti di velcro, che ne so.
Aggiungiamo che le risorse per curarsi sono esigue, e il risultato è un gioco che riesce a essere straordinariamente frustrante. Vero, in alcune situazioni puoi evitare lo scontro (fuggendo, o facendo scambi), ma quanto ti tocca e non riesci a venirne a capo ti aspettano decine di brevissimi e irritanti tentativi consecutivi, in cui magari devi sperare che la IA nemica non faccia quella mossa che sembra assolutamente imparabile.
Avrei voluto volergli bene, ma temo che lo odierò. Tra l'altro credo pure di essere a un passo dalla fine (4 orette circa, ma su un paio di scontri sarò stato mezz'ora... ciascuno) e mi rugherebbe mollarlo, ma il tizio che ho di fronte adesso mi ha già provocato diverse ulcere, e non voglio nemmeno sapere cosa mi aspetti come boss finale, se ce n'è uno.