Come per
Italiano Medio, malgrado i difetti (e ce ne sono tanti, per esempio, dura solo 90 minuti ma io a volte li ho sentiti, la storia mi è sembrata tanto stiracchiata..) non si può fare a meno di voler bene a questo film.
Anche questa volta l'artista abruzzese è riuscito a trovare lo spunto giusto, veracemente satirico, per raccontare una storia che racconta la nostra di storia.
Ed è un film che mostra che la sua più grande forza, ovvero il fatto di avere la capacità di piacere a tutti (sia a chi è un hipster snob come me e ha amato la critica all'Italiano Medio, sia a chi ha passato mesi ad urlare "Scopare!") è anche il suo più grande difetto. Perchè ci sono almeno un paio di spiegoni inutili e abberranti (quello della Ferilli/D'Urso..) messi apposta lì per far arrivare a tutti il messaggio che voleva dare il film.
Però poi ci sono i guizzi di genio come nel precedente film che innalzano la pellicola a film spassoso, difficilmente all'ennesima storpiatura di vocabolo o alle scemenze di Hebert Ballerina (che fa è il solito personaggio di sempre, ma incredibilmente come sempre funziona alla grande) vi tratterrete dal ridere.
Io ho apprezzato tantissimo il fatto che i milanesi siano rappresentati tutti come cinesi, proprio nei giorni in cui la compravendita del Milan è in primo piano.
Quasi a voler dire che una grande esposizione mediatica (l'Expo..?) se non fatta con una dose di consapevolezza porta solo a trasformare una città in un catalogo di vendita..
Insomma se vi è piaciuto Italiano Medio consigliato.
Ma se non vi è piaciuto tenete presente che questo in certi aspetti è meno macciacapatondiano, più normalizzato in certe cose.
Magari una chance potreste comunque dargliela.