Signore e signori, entità animali e vegetali,
@Wises e
@Capitanmarkoks...
(potete aprire lo spoiler, è solo scena)
Ebbene, amisci, dopo...
E con una percentuale del
si conclude la mia avventura nelle lande di
Scarrafonia, con un finale che definire
#dapowery sarebbe un eufemismo. Onestamente, credo non fosse nemmeno un finale previsto: il gioco ha accolto il completamento come un bug, sputandomi forte dallo schermo quando ha visto le statistiche, poi è partito un filmato a caso di un vecchio documentario sulle oche albine dello Yorkshire.
Beh, vorrei dirvi molto, in questo momento epico, ma... quanto ho già scritto su questo gioco? Troppo? Mah, forse no, perché lo meritava.
Me ne esco con la consapevolezza che non tornerò ad alzare la percentuale (ormai, a questa età, cosa vuoi alzare?), perché per quanto mi riguarda ho dato, ma che alla fine il gioco ha perlopiù meritato i mie sforzi.
Non lo considero quel capolavoro da strapparsi i peli del pube a ciocche come alcuni di voi dicono, ma 28 ore del mio tempo... in questo 2018... Beh, dev’essere per forza un gran gioco.
Ma di questo si è parlato a lungo. Quel che conta, è che ora devo/posso trovarmi un altro gioco di cui raccontare. Perché raccontare le mie sessioni mi è molto piaciuto, devo dire. Tre anni fa avevo preso l’abitudine di recensire tutto. Ma questa forma di racconto “in viaggio” mi piace di più, perché permette di confrontarsi in tempo quasi reale.
Un applauso per me lo vogliamo fare? No?
E d’accordo, allora un applauso agli scarrafoni.
A risentirci nel 2035, immagino, con il sequel.