Siete ancora lì? Perché io sono ancora qui, eh!
Barcollo ma non mollo, come Buffon al 93°. O quasi.
Se ricordate, eravamo rimasti che c’avevo un pacco di soldi e volevo sputtanarmeli alle slot. Ma in
Hollow Knight le slot non ci sono, quindi la mia sessione parte con lo shopping sfrenato a via Montepulverione.
Sono a “sole” 14 ore, ma questo mondo buio mi sta usurando, quindi opto per il piano “Gnomo Maps”. Intimo allo gnomo di mettersi accanto a me per dirmi dove andare senza perder tempo. E al netto della sua memoria bacata, funziona!
Prima tappa, la
Via della Maria, dove mi rimane un percorso spinoso in sospeso. Non è troppo difficile, ma comunque ci lascio varie anime (e diversi mortacci), fino ad arrivare a una casa spinosa. Dentro, ci trovo un pittore. Ok, facciamo finta abbia senso.
Comunque, anche il pittore si adopera sul mio arnese (ormai c’hanno messo le mani cani e porci), così esco dalla dimora con un nuovo potere. Ricordate quello precedente? Non l’ho mai usato. Lo gnomo mi chiede “Soddisfatto?”. Non faccio in tempo a rispondere, che aggiunge “Perché non c’è rimborso!”. Ed è la summa di Hollow Knight.
Ad ogni modo, la seconda tappa è assai meno soddisfacente. Per la precisione, torno alla fermata
metro Rebibbia, perché lì mi attende il mio primo Sognatore. Ma il percorso che segue, perlopiù nella penombra, con orde di scarrafoni che mi si avventano addosso, è di una #pesanza rara!
Ancora con il fiatone, arrivo così al... Villaggio Distante. E mai nome fu più indovinato. C’ho le vesciche ai piedi che fanno contatto con le vesciche ai pollici. Per una panchina mi venderei le hollowmutande. Ma alla fine, il miraggio! Un cartello mi guida da un nuovo Cole O’Ter! Entro nella sala, mi avvicino finalmente alla panchina e...
Non ci voglio credere. Voglio dire, ho trovato panchine di legno, di marmo, di osso, a pagamento, tutto... Ma qui siamo al limite dello scherzetto burletto.
Eppure resisto, stoico! Così esco e, appena fuori, trovo l’ingresso che mi porterà dal Sognatore. Dentro ci sono i
Cugini di Campagna. Non so come raccontarlo in modo che faccia ridere, ma sono loro, non c’è niente da ridere. La vera sorpresa, tuttavia, è che qui c’è un’altra panchina malesana! Salvezza!
Così mi siedo e...
Tutto intorno cominciano a uscire fili di ragnatela che mi imprigionano. Non riesco a muovermi! Poi i Cugini di Campagna mi si fanno addosso, e non sembra vogliano cantare una canzone. Insomma, ancora non mi sono ripreso dalla panchina rotta, che trovo subito…
Da lì, mi risveglio nell’Antro della Bestia, un posto con uber-scarrafoni con il mega-scudo in faccia e le hyper-scimitarre nelle mano. E Kenshiro no? Vorrei spararmi a un piede, ma c’è lo gnomo che mi osserva, quindi devo dare il buon esempio. Ma che fatica...
Vi risparmio quest’altro tragitto, anch’esso di notevole #pesanza. Vi dico solo che alla fine mi ritrovo in una sala con un enorme bacarozzo morto. È il Sognatore, dice lo gnomo. Ah, no, ma bello, penso io. Temo che mi meni, ma voi sapete come va a finire.
Comincio a sentire l’usura, gente. C’ho ancora due bacarozzi da svegliare, ma dove trova l’energia
@RBT non lo so. Riuscirò a finire questo Hollow Knight?