Niente affatto male. Mi ha riappacificato con Malick dopo l'appallamento di scroto prodotto da Tree of Life, che mi aveva categoricamente costretto a ignorare i due "seguiti".
Questo è molto più terreno, più umano e meno metafisico. Lo stile è il suo, ma applicato a materia più digeribile. diciamo che riprende il discorso sull'uomo lasciato con La sottile Linea Rossa e lo aggiorna a tempi e tematiche più contemporanee e meno universali di quello, e bypassando in buona parte la deriva salvifica dei film di mezzo.
Non so che minchia ho scritto, ma se vi piaceva il Malick pre-svolta semi religiosa, è una densa visione.