Non sono un grande fan dell'idea che Fire Emblem diventi un rpg col mondo navigabile e le quest, ma mi rendo conto che questa deriva è inevitabile.
In ogni caso, ciò che più conta è che il tono generale del prodotto incontra i miei gusti. E francamente, dopo Fates, non ci speravo.
Alcuni esempi, in un trailer così breve già si vedono:
-riferimenti a nazioni, casate e geografia del mondo. In Fates tutto era senza un contesto geografico nè politico.
-Mitologia di fondo. Anche in questo caso, Fates faceva di tutto per nasconderla, non sia mai che il gioco avesse un qualche minimo di contesto.
-Unità che, come in Langrisser, comandano dei piccoli plotoni, per aumentare il realismo di una guerra su grande scala. Questo è un passo che aumenta la credibilità del setting.
Insomma, vibrazioni positive!