Finito. Per commentare mi aiuto con un paio di citazioni della recensione di Eurogamer che stronca il gioco senza pietá. "It's about as punk as property developer Johnny Rotten going through the motions to hawk Country Life butter."
Tutto vero! É esattamente quello che fa Suda con tutte le citazioni e le strizzatine d'occhio all'Unreal Engine. E cosa c'é di piú punk dell'andare in direzione opposta di quello che é bene e che si aspettano da te, a costo di spaccarsi la testa?
Non é la pubblicitá dei pokemon che ti fa pure sembrare simpatico e di moda, ti faccio la pubblicitá del burro di merda che fa male ed é pure nemico dei vegani. Tié.
Suda é i Sex Pistols del videogioco.
In Travis ci sono i minigiochi brutti, i livelli sempre piú brutti che a un certo punto diventa quasi offensivo e ci pensi che magari ti sta davvero prendendo per il culo.
Senza un unitá di misura (tempo/soldi spesi) é difficile tracciare una linea dove finisce il budget e dove inizia il design deliberatamente fetido.
Lo stesso ricevere la sentenza di morte "AVOID" anziché una pavida sufficienza o un settemmezzo politico, é il riconoscimento migliore a cui potesse ambire.
"Travis Strikes Again ends up looking - and playing - like a Net Yaroze game made in a hungover fug."
Quale meravigliosa descrizione migliore di questa puó esistere?
L'unico punto in cui dissento dalla recensione é il gameplay di botte, che ho trovato divertente e assuefacente. Ripetitivo sí, come dicevo Travis si gioca come un Gauntlet in un mondo pazzo. Credo la descrizione gli calchi a pennello.
Omaggia gli indie, ma non fa il verso, anzi discende nell'abisso della creazione di giochi di livello zero, quando sperimenti con il programma mettendo gli eventi qui e lá per vedere come funziona.
Mi ha ricordato quando mi sono sverginato brutalmente con un vecchio rpg maker, e ho pensato "ah ma é cosí che si fa final fantasy?" boom babbo natale morto, questi sono i fili che tengono insieme tutto. Come vedere uno spettacolo di marionette dal backstage, col tizio col culo di fuori che muove le braccine.
Tutto tenuto insieme dallo stile di Suda, momenti wtf e la visual novel dal ritmo piú veloce del mondo.
Ho apprezzato tantissimo la sfacciataggine con cui il gioco ti stuzzica tirando in ballo il mostro sacro degli indie
e ti incita dai cazo fai il paragone fallo fallo fallo ma il paragone non lo puoi fare perché sono due sport diversi.
Quando finisce e fai ordine in per scrivere un commento rimani un po' col dubbio se Travis Strikes Again é una truffa oppure no. Boh. Peró mi sono divertito.
Consigliato.