Premetto che non mi piace molto fare classifiche, soprattutto visto quanto sono diversi i giochi che ho scelto, quindi considerate la mia top 3 come un ex-aequo e aggiungetevi pure Hitman e The Witness, sempre ex-aequo. Visto che a me a quanto pare i giochi occidentali fanno schifo, occupano solo l'80% delle mie scelte.
Commento un po':
The Last Guardian come Gioco dell'Anno, Miglior Storia/Narrazione, e Miglior Personaggio a Trico
Lo si attendeva dal 2009 ed è arrivato alla fine del 2016, ne è valsa la pena? Assolutamente sì.
Come Undertale l'anno scorso, TLG è uno dei pochissimi giochi in grado di far provare realmente qualcosa al giocatore, e come Undertale ci riesce "semplicemente" legando a doppio filo le meccaniche di gameplay alle emozioni del giocatore. Se l'attaccamento tra il ragazzo e il suo partner fosse stato esplicitato solo tramite semplici cutscene, come accade in giochi inferiori come quelli Naughty Dog o Telltale, questo livello di coinvolgimento sarebbe stato semplicemente impossibile, e la trama, anche se già molto bella di suo, non avrebbe mai avuto lo stesso impatto.
Sulla bontà del gioco si può essere d'accordo o no, ma una cosa è innegabile: Trico è la miglior creatura mai vista in un videogioco, con la miglior AI mai vista in un videogioco, al punto che più lo si considera come un vero animale, più l'esperienza di gioco sarà piacevole. E poi è adorabile
ovvio quindi il suo posizionamento come miglior personaggio dell'anno.
Stephen's Sausage Roll come Gioco dell'Anno, Miglior Gameplay
Molti si chiederanno "e questo cos'è"? Beh, come dice quel troll dello sviluppatore nella sua pagina Steam, "è un semplice puzzle game in 3d".
Sì, ok, ciò che non vi dice però è che è probabilmente il miglior puzzle game mai creato nella storia, assolutamente perfetto sotto ogni punto di vista. Lo scopo del gioco è cuocere delle grosse salsicce su entrambi i lati spingendole e facendole rotolare su delle griglie con un grosso forchettone. La meccanica di base ricorda quindi quella del Sokoban, e i comandi infatti sono semplicissimi: la croce direzionale per muoversi, un tasto per ruotare in senso orario e uno per ruotare in senso antiorario, e basta. Il gioco è diviso in livelli singoli a loro volta raggruppati in macroaree (le isole) ciascuna delle quali introduce una nuova meccanica di gioco. Il bello è che lo fanno senza che il giocatore neanche se ne accorga, visto che non sono presenti tutorial di nessun tipo. I puzzle in sé sono clamorosamente intelligenti, vi metteranno alla prova fin da subito e nessuno di essi può essere considerato riempitivo, anzi. Il prezzo è parecchio alto (oltre venti euro) ma visto che la durata del gioco va dalle 20 alle 40 ore, a seconda di quanto siete svegli, mi sento di consigliarlo tranquillamente anche a quel prezzo. Se vi piacciono i puzzle game e volete provare il più fulgido esempio del genere mai creato, fatelo vostro a ogni costo.
Doom come Gioco dell'Anno, Miglior Comparto Visivo e Sonoro
Questo gioco è pura goduria old school, un ritorno alle origini degli FPS da lacrime agli occhi per chi, come me, ne aveva pieni i coglioni di cosa era diventato il genere dopo l'avvento di Call of Duty 4 e il fallimento di Bulletstorm e Duke Nukem Forever. Mostroni, armi esagerate, gameplay, adrenalina, sangue, gameplay, musica metal, graficona, gameplay, gameplay, gameplay. Doom prende il meglio del vecchio e del nuovo per creare una miscela esplosiva che spero segnerà un ritorno in grande stile di quelle belle lunghe campagne in single player dei grandi FPS del passato.
Odin's Sphere Leifthrasir come Miglior Riedizione
Semplicemente il gold standard delle riedizioni di grandi giochi del passato. Risoluzione quadruplicata, rallentamenti spariti, nuovi contenuti a iosa, un battle system completamente rinnovato, e praticamente tutti i difetti dell'originale corretti. Il miglior gioco che Vanillaware abbia mai creato.
Hitman come Sorpresa dell'Anno
Dopo la delusione di Absolution, non mi aspettavo un ritorno così in grande stile per la saga. Ma questo Hitman riprende la formula vincente di Blood Money e la arricchisce ulteriormente: ogni episodio è un'enorme sandbox in cui il giocatore è invitato a sperimentare, sperimentare e sperimentare ulteriormente alla ricerca del delitto perfetto, che alle volte è possibile portare a termine in modi così contorti che sembra quasi di stare un'avventura grafica più che in uno stealth. È veramente pazzesca la libertà che viene lasciata al giocatore, anche se mai così tanta da intaccare la robustezza del gameplay. Oltre alla missione principale, ogni episodio offre un'infinità di contenuti e sfide aggiuntive, tutte interessanti e meritevoli di essere giocate. Vi basti pensare che per questo motivo sto ancora alla seconda missione "vera", ambientata in una bellissima città della costiera amalfitana, e ho già superato le 50 ore di gioco. Questo sì che è un gioco episodico fatto come si deve! E ora che la prima stagione è conclusa la trovate spesso in offerta a metà prezzo sia su Steam che su console. Se vi piacciono gli stealth e non l'avete ancora giocato... che state aspettando?
No Man's Sky come Delusione dell'Anno
Questo gioco è il nulla. Una nuvola di fumo. Un universo di noia e desolazione. Un ammasso di bugie di un ciarlatano.
Tre anni di sviluppo per una tech demo venduta a prezzo pieno.
Tutta la merda che si è preso è pienamente meritata, e il livore che mi provoca il solo pensarci lo rende uno scontatissimo vincitore del premio "Delusione dell'Anno". Facciamo pure del decennio.