Autore Topic: [PS2] NBA 2K3  (Letto 2191 volte)

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[PS2] NBA 2K3
« il: 01 Giu 2003, 12:48 »
La grafica è piuttosto curata, i giocatori molto simili ai propri alter-ego, chiaramente, solo le "stelle" di media e suprema grandezza, come da tradizione. Ormai per chiarire lo status di un giocatore non gli si domanda più: "Hai le tue scarpe?", bensì: "T'assomigli nel giochino di quest'anno?"  Il sudore si nota, specialmente sui "pelatoni" come Shaq o Kevin. Tra l'atro, mi è parso che i nostri eroi abbiano la "sudorazione personalizzata" (bleah), infatti dopo poco Shaq è decisamente più lucido di Kobe. Saranno mica malati i ragazzi della Sega?
 Da apprezzare anche le animazioni, fluide e credibili. Aggiustamenti del tiro, passaggi, anche il tuffo per il recupero della palla vagante. T-Mac in contropiede su tre discese libere: una bimane "alto-basso-alto" all'indietro, il 360°+"mulino" di Carter, arancia sotto la gamba modello I.Raider. Disse qualcuno: "Nulla è più necessario del superfluo..". Mi permetto di dare un piccolo consiglio a coloro che s'avvicinano alla serie "da vergini". Se avete un giocatore con un buon ranking di lay-up o dunk, e siete in corsia libera verso il canestro in velocità (R1), provate a spingere il tiro prima di una distanza "ragionevole".
 La presenza di alcune -odiosissime- mascotte al bordo campo (quella dei "Jazz" la vorrei nel GTA...viuleenza), è controbilanciata da tre bei sederi delle ragazze pon-pon.
 Il menu francamente non entusiama, sopratutto "in game". Mettendo in pausa, sarebbe preferibile che le voci più vicine siano Sostituzioni o TimeOut, e non Controller/Opzioni. Una volta presa la mano, chi le cambia più? Inoltre, non sono consultabili i parametri assegnati ai giocatori (tiro da tre, velocità, difesa, ecc.) Una scelta piuttosto curiosa, e un grosso "Mah". Inoltre, la necessità di impostare ad ogni partita le opzioni del Coaching - Manual è francamente incomprensibile. Ah, scordatevi Ming, Ginobili e Jaric. Per il resto, una valanga di opzioni.
 Il sonoro è discreto, pubblico abbastanza credibile, ma non fenomenale. Ancora bocciato  il rumore dell’affondata, peccato. La metteranno mai, quella secca botta che si sente nelle partite? L’effetto dedicato sembra più adatto ad illustrare la caduta della Tour Eiffel. Invece, è bello quello dei tiri dalla media/lunga, ora non sempre e solo "swish", ma anche quello tipico della palla che rimbalza contro i bordi, prima di entrare. Scusate, sono cazzatine, ma d'atmosfera.
 Poche aggiunte fino a se stesse. L2 che porta alla finta di partenza è utilissima, come pure la finta di passaggio, da usare più contro un umano, che con la CPU. La difficoltà "Pro" è utile solo per prendere confidenza coi comandi, e poi andrà nell'oblio. I.A. del computer pregevole. Non cambiare/passare sul blocco significa quasi automaticamente 2 punti incassati. Anche perché non dovete aspettarvi aiuti dai compagni di squadra, se l'uomo vi va via. Anzi, il frenetico ricorso alla "X" vi passerà in rassegna tutti, tranne che il centro per l'aiuto. Non so se è fatto apposta, ma sicuramente costringe ad impegnarsi di più in difesa. Cmq, c'è sempre la "Icon". La CPU ora s'esibisce anche in alcuni pregevoli penetra-e-scarica, una novità. Il giocatore che penetra e subisce il fallo, ora cerca di buttarla dentro comunque, "MJ old-style" docet.
Giocabilità a luci e ombre. Rubare palla non è più sinonimo di appellarsi alla fortuna, ma piuttosto di prevedere il lato del passaggio. D'altra parte, manca il tasto per un fallo sicuro, che non sempre significa intenzionale in rimonta, per il quale esiste un'opzione apposita. Parlo del fallo tattico per fermare il contropiede o anche solo per fare un'immediata sostituzione senza buttare alle ortiche un time-out. D’accordo, con R3 il computer commette un fallo immediato, ma vorrei poter scegliere l’uomo che deve farlo/e su chi farlo, soprattutto negli ultimi minuti.. Certi blocchi portati dai compagni virtuali (L3) sono piuttosto goffi, in compenso il tiro contestato è più tollerato. Limati alcuni classici escamotage piuttosto bastardi, come il salto verso l'avversario ai bordi del campo, con il conseguente "Out of bounds" (che rimane tutt'ora praticabile, ma in un modo differente), oppure del secondo libero "sbagliato" a sx/tagliafuori d'anticipo/rimbalzo del centro/extra-possesso. Come pure quello del secondo libero tirato/combo di tasti/centro che la prende a mezz'aria e va in alley-hoop, con due punti in palio. Lo scivolamento difensivo pare un pelo più lento, con il conseguente obbligo di lasciare più vantaggio all'attaccante. Sul lato debole, a volte il cambio è macchinoso, ma icon-pass è la linfa vitale, come pure per il "dentro-fuori" con il centro o ala forte (più utile che mai, visti i raddoppi..). Rimasta immutata la frustrante tendenza a sbagliare i tiri da 50 cm. Ora, un errore ci sta, due pure, ma al quarto di fila diventa irritante.
Un gioco difficile da giudicare. Forse, troppo facile. Forse, il migliore sulla piazza, ma non il massimo che si possa desiderare. E forse è questo il suo bello.
Tutto è relativo, tranne quello a cui crediamo.
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