Non sarà che forse tutte queste contaminazioni RPGistiche, negli FPS multiplayer attualmente più in voga, non derivino dal fatto che c'è un massa considerevole d'utenza che vuole sentirsi partecipe ed in competizione, a prescindere dalle proprie capacità ?
La mia impressione è che il fenomeno nasca dalla necessità degli sviluppatori di dare un appagamento, diverso da quello che può esprimere il matchmaking tra schiappe, all'esperienza multiplayer di chi, nei suoi limiti, può trovare una propria dimensione ludica attraverso il potenziamento statistico e la collaborazione, perché tanto alla fin fine è la massa quella che fa le vendite, non quegli hardcore che magari giocano da quindici anni allo stesso gioco.
Chiarisco che lo dico pur ritenendo il modello dell' "easy to learn, hard to master", basato su immediatezza e skill, più onesto ai fini della competizione multiplayer, però se il mercato va in direzione opposta evidentemente c'è una ragione.