Allora, finito ieri sera, devo rivedere parzialmente e con garbo la mia posizione.
Days Gone non è un gioco di merda. È proprio la merda. Spero non si offenda nessuno, ma, per come la vedo, si tratta del peggiore Open World della generazione.
Ci sono problemi strutturali, intanto.
La lunghezza dell’esperienza è esagerata. Lo avevo già scritto. Preciso, non si tratta di andare a criticare un gioco lungo di per sé, quanto prendere atto del fatto che molte, troppe di quelle ore di gioco sono superflue, prive di spunti ludici o di design. Semplicemente, sono ore buttate. Days Gone dura troppo perché ci hanno infilato un sacco di merda. Lo hanno fatto con consapevolezza, perché volevano avere il gioco più lungo degli altri. Non il più bello, il più lungo.
E pure vaffanculo, visto che, nonostante quanto letto in giro, la verità è che Days Gone non migliora col tempo. Days Gone peggiora, con l’ultimo terzo di gioco, complici pure i testicoli ormai a contatto con il pavimento (ma non solo!), che è completamente rotto.
Tecnicamente, Days Gone sembrava pure avercela fatta, visto che per più di metà esperienza mette in mostra, parlo di PS4 PRO, un Unreal Engine particolarmente performante. Poi, il dramma. Il gioco non ce la fa più. Così, all’improvviso. I crolli di frame rate non sono più sopportabili. Non lo sono visivamente e neppure ludicamente. Perché, ora, possiamo pure dire che le orde sono divertenti – e vabbè, secondo me no, ma questo è un altro discorso – ma non possono davvero non innervosire se molte morti sono causate dall’impossibilità di usufruire correttamente dei comandi, che perdono responsività. Pure la selezione della ruota delle armi rallenta, in Days Gone. E ancora, con quale e quanta idiozia si può decidere di delegare al touch pad il menu di gioco? Aspè, non la pressione del Touch, ma proprio lo sfioramento. Risultato, specie nella laggosa parte finale, apertura del menu non richiesta con una media di due volte a minuto.
Vabbuò, sarò io ad avere le mani di scimmia. Ci sta.
E allora, parliamo dei filmati attaccati con lo sputo, dei problemi di missaggio, di un level design ridicolo, di glitch e bug, alcuni davvero assurdi e capaci di fotterti per intero una missione, mai corretti a distanza di 5 mesi dal lancio.
Anzi, non ne parliamo. Days Gone è una rottura di palle, con difetti intollerabili per un Tripla A.
Un OW come Odissey – che pure ha i suoi difetti – ma anche un Far Cry 5 sono pepite d’oro del Klondike rispetto a ‘sta roba. Che copia Ubisoft e lo fa nel peggiore dei modi.
Cosa salvo? Il protagonista. Ben caratterizzato, a dispetto degli insopportabili comprimari. Tutti antipatici, pure i buoni. Tutti, irrimediabilmente, cessi. Vaffanculo, Days Wasted.
ah, su quella incredibile "scoperta"...
Non ci credo che qualcuno, al mondo, si è davvero stupito. è telecomandata. Siete collusi