D’accordo, Predator s’è magnato un’altra sfigata. A questo punto, se fossi un personaggio secondario di Stranger Things comincerei a grattarmi le palle*. Invece sono tutti impegnati a fare metà di qualcosa, solo per farti incazzare...
La madre di Will segue le luci, ma non arriva da nessuna parte. Il fratello sviluppa le foto di quella sera, ma non ha sviluppato nessuna teoria. Lo sceriffo prova a capire se i nazisti dell’ESA sono nazisti, ma non c’ha le prove. 011 ricorda di aver avuto brutti trascorsi con la Coca Cola, ma se le parlassi dei miei con la vodka alla pesca starebbe muta. Beh, muta già ci sta...
La scena con Matthew Modine e 011, quella con il gatto, è piuttosto bella. Girata con “Er bignami de Spirberg” sotto il braccio, ma d’accordo. Come anche il finale paraculo con “Heroes” #powero in sottofondo. Certo, qualche scarejump da due soldi potrebbero risparmiarselo (“estrema sensibilità”, ricordate?). Inoltre, a Natale le lucine intermittenti non le monto più, scordatevelo! Ah, era la S01E03, ovviamente. E si prosegue volentieri...
*Come Star Trek, quando il capitano Kirk fa: “Ok, ‘nnamo io, Spoccke, l’amico mio dottore e il guardia-caccia-tapioca-in-seconda Fottutovic”. E Fottutovic, con la mano già sui coglioni: “Mapporka...!”