Autore Topic: [Amiga] Kick Off  (Letto 2099 volte)

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Offline fulgenzio

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[Amiga] Kick Off
« il: 30 Mag 2003, 23:36 »
L’impatto di Kick Off sulla scena mondiale dei videogiochi è paragonabile a quello del meteorite che fece estinguere i dinosauri. Tutto ciò che era stato programmato prima, e molto di ciò che fu realizzato poi ,venne surclassato dall’opera del mitico Dino Dini. Chi poteva programmare il miglior calcio di sempre ,se non un programmatore dalle origini italiote?
Kick Off rese l’Amiga ancora più popolare di quanto già non fosse in tutto il mondo.Di giochi belli il gioiello Commodore abbondava ,ma il futuro commerciale di ogni computer/console passa, almeno in Europa e specie nel Belpaese, per i giochi di calcio. Kick Off proponeva un nuovo, esaltante modo di simulare il gioco più bello del mondo.
Dotato di una grafica minimalista, spartana, ma incredibilmente efficace nel mostare ogni particolare del campo, il gioco offriva all’appassionato una serie di novità nell’approccio alla partita che lo rendeva unico nel suo genere e portatore di una sana dose di divertimento.
Tanto per cominciare la palla non restava attaccata ai piedi del giocatore ma rotolava in base alle traiettorie impostate dallo stesso.I dribbling diventavano così difficilissimi ed era impossibile farsi una galoppata da un estremo all’altro del campo senza perdere la sfera. L’inerzialità del pallone di KickOff dovrebbe far accapponare la pelle ai molti programmatori americani che anno dopo anno sfornano un gioco di calcio pressochè identico e sempre carente sul piano della giocabilità.
I passaggi ,grazie a questa trovata ,diventavano di un realismo mai visto prima: tagliare l’area con un cross teso o involarsi sulla fascia e mettere al centro una palla morbida per la testa dell’accorrente attaccante era meravigliosamente possibile :i sogni di tutti gli appassionati venivano soddisfatti da un misero dischetto.
Kick Off riusciva ad essere realistico anche negli errori o sbagli commessi dall’arbitro e le rare volte in cui si riusciva, tramite un velenoso rimbalzo prima della linea di porta a beffare il portiere avversario con un tiro dalla metàcampo, sembrava di aver davvero fatto qualcosa di speciale. Un’altra introduzione storica fu il radar, che permetteva di valutare il posizionamento degli uomini in  campo.
Il reparto strategico del gioco era di tutto rispetto e così anche la modularità offerta in termini di opzioni e personalizzazioni al giocatore. I piccoli sprites, ben animati e agghindati con le maglie della squadra preferita, percorrevano velocemente il campo rendendo KickOff una mirabile e perfetta sintesi tra il gioco arcade,veloce ed immediato e quello più strategico, riflessivo ,ponderato.
La presenza delle numerose tattiche di gioco, variabili durante la partita ,aggiungeva spessore ad un’esperienza ludica inarrivabile.
A chiudere il cerchio c’era un doppiaggio rimasto nella storia per la sua evidente pochezza ma che, alla luce degli anni passati, si è rivelato una delle esperienze linguistiche più famose (e trash) dei videogiochi: come dimenticare espressioni come  “calcio d’angalo” o  “cartellino gaillo” ?
E oggi, a più di quindici anni dalla sua uscita , i giochi di calcio devono ancora fare i conti con l'opera senza swap di un programmatore dalle origini italiane.....
ANCHE UN TANUKI PUO’ SORPRENDERE UNA TIGRE CHE DORME.