Data la mia età, ho ricordi di tutte le generazioni eccetto la prima, anche se le ho vissute quasi tutte in differita. I miei ritenevano soldi buttati quelli per i videogiochi (magari non avevano nemmeno torto) per cui finché non me la sono potute permettere, le console non sono mai entrate in casa mia (a parte il C64, per una settimana).
La mia giovinezza l'ho spesa infilando monetine nei coin-op, comprando tutte le riviste del settore e invidiando gli amici. Ecco perché sono triste e brutto.
Oltretutto i miei amici non hanno mai avuto sistemi Nintendo, da cui si spiega la mia totale indifferenza verso la suddetta.
In sostanza in casa mia le console arrivano con PSX.
La mia nostalgia va quindi a quell'epoca in cui iniziavo a giocare 'seriamente'. Vivo il passaggio al 3D con diffidenza, dato che i coin op tiravano fuori il meglio del 2D e non per nulla il mio primo gioco è Castlevania Symphony of the Night. Poi cose come Silent Hill e MGS mi fanno capire che ok, anche il 3D ha il suo perché.
I giochi a cui sono più affezionato in assoluto (FFTactics, Valkyrie Profile, Vagrant Story e SotN) appartengono tutti a questa generazione ma nonostante l'importanza del balzo tecnologico e la qualità dei titoli, non mi sento di votare questa generazione.
La successiva è quella su cui sono più attivo. Con PS2 ho un rapporto quasi carnale. Fanboysmo all'ultimo stadio che mi porta a infettare l'angolo della posta di Super Console (sempre sia lodata) e a generare Ring. È il momento di mia massima partecipazione alla cosa ludica. PS2 sforna titoli su titoli, compreso il videogioco che più di ogni altro ha avuto influenza diretta sulla mia vita (Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty). Microsoft entra in campo e Nintendo sforna una macchina splendida.
Ma nemmeno mi sento di votare questa.
Alla fine, scegliendo con la mente e non con il cuore, voto la settima.
Durante questa generazione ho avuto un 2/3 anni di blackout in cui mi sono completamente disinteressato dei videogiochi eppure questa generazione ha partorito una mole tale di esperienze assurdamente belle e pregne.
Anche tecno-storicamente la settima gen è degna di nota: il passaggio all'HD, l'online gaming, l'avvio della scena indie su console, l'apparizione dei souslike e la definizione dello sparamuretto, l'importantissimo fenomeno del PC gaming, che esce dall'ombra e si propone come valida alternativa alle console. È in questa gen che si consacra Steam.
Da parte mia approvo con forza anche la spinta verso un gaming cinematografico che si è tradotta anche nell'assunzione di asset da quell'industria. I personaggi iniziano a 'recitare', i dialoghi cominciano a essere frizzanti e credibili, la regia è elaborata, gli scenografi iniziano a disporre gli oggetti di scena con una chiara visione in mente.
Quindi sì, la settima è la migliore generazione di tutti i tempi.
A causa dell'innovazione tecnologica, del fermento creativo e dell'incredibile durata, mi stupirei davvero se quella attuale riuscisse a bissarne i successi.