Molto bello, all'inizio non riuscivo a sopportare la controparte femminile e il modo in cui avessero creato un così flebile ed insopportabile raccordo col personaggio dei cartoni,ma sono riusciti a dare spessore a tutto, e ciò che mi ha colpito maggiormente è stata proprio l'interpretazione di Santamaria, con il fisico bolso ed appesantito e quell'espressione in perenne bilico tra lo stato stuporoso e l'indifferenza.
Alla fine sono uscito dal cinema con lo stesso leggero stato di ansia e disagio che mi aveva messo addosso Gomorra (il film), per la rappresentazione viva e cruda della borgata in contrasto con la levità ingenua dei due protagonisti, e l'ambizione disperata e triste dell'antagonista.
Hanno saputo sfruttare molto bene la dimensione intima e corale del mondo ritratto, ricordandoci che si, forse il cinema italiano è circoscritto da ciò che gli riesce meglio, ma quando gli riesce veramente meglio il limite diventa solo l'orizzonte sano del buon gusto di fermarsi lì.