L'offesa, a quel punto, sta negli occhi e nelle orecchie di chi identifica se stesso con un'idea.
Mi dispiace, ma è un pilastro fondante della libertà di espressione e del principio democratico: tu sei libero di credere a quello che vuoi, e io sono libero di dire che quello in cui credi è una fesseria. Se ti giudico e ti insulto come individuo, passo dalla parte del torto. Altrimenti il torto rimane a te, che pretendi la sacralità delle tue opinioni.
È una linea sottile, ma piuttosto chiara.