Finito l'altra sera in una lunga tirata che ormai lo finisco ma non finiva mai.
Ho fatto un po’ tardi ma non potevo interrompere il delirio finale a metà.
È Kojima senza freni, nel bene e nel male, tipo Lynch della terza stagione di Twin Peaks per la libertà creativa di cui ha goduto su questo progetto.
Nelle ore finali ero incollato allo schermo, un crescendo di sensazioni diverse e contrastanti ma mai banali, un turbine a tratti esaltante di wtf continuo. È bizzarro, visionario, sopra le righe (eufemismo), eccessivo, ridicolo, commovente, esilarante, assurdo, complicato ma alla fine anche semplice. È un opera unica di un autore che porta avanti la sua visione coraggiosamente, senza compromessi o quasi, per questo sono felice che questo gioco esista. Trovo anche abbastanza incredibile che una roba così bizzarra abbia beneficiato di un budget tripla A e un vasto seguito, cosa assai rara.
Detto questo, il setting di questo gioco è una roba mostruosa, il mondo post apocalittico, la timefall, le bt, i bridge babies, DOOMS, beach, repatriate, ecc. tutto caratterizzato con un livello di dettaglio assurdo che spazia fra passato, presente, biologia, spiritualità, cultura, storia, e i temi che affronta sono attuali e centratissimi (geniale tutto il discorso dei corrieri, i Mule, le interazioni social ecc.). Tutto collegato in maniera certosina, delirante ma anche estremamente affascinante, non mi dispiacerebbe affatto un approfondimento anche attraverso media diversi libri, film ecc.
Il gameplay pure ha un suo perché, sebbene ovviamente non possa vantare la profondità di meccaniche di una serie rodata come Metal Gear. Qui il combat e lo stealth in confronto sono semplicistici, anche se ben fatti, ma è giusto così, il cuore del gameplay è portare la roba e lì sta tutta la sua originalità.
Ci ho fatto poco più di 50 ore e non mi sono pesate per niente, ma ho idea che sia più per l'atmosfera e per il fatto che introduce continuamente nuovi gadget, piuttosto che per la profondità del gameplay in se. In ogni caso voglio tornarci per approfondire, ma ora metto in pausa per dedicarmi religiosamente a Shenmue 3 (!!).
La pecca maggiore forse sono i boss fight, spettacolari ma a parte qualche eccezione abbastanza deludenti dal punto di vista del gameplay.
Death Stranding è forse l’opera più compiuta di Kojima. Secondo me ha beneficiato parecchio della libertà data da setting e personaggi completamente nuovi, mentre con Metal Gear già da parecchio tempo si avvertiva la difficoltà crescente di dover tenere insieme tutte le robe assurde successe negli episodi precedenti. Forse anche per questo motivo i personaggi sembrano più sfaccettati e più umani del solito, con solo sporadiche concessioni ai cliche da videogioco per dar sfogo al lato action del gameplay. E questa volta il finale è veramente soddisfacente e chiude a dovere il cerchio.
Di fatto, il finale è praticamente un film anche come durata, immagino che i detrattori del Kojima regista saranno contenti.
Ma di fatto i detrattori questo gioco non dovrebbero nemmeno toccarlo visto che è Kojima all’ennesima potenza.
Io ho apprezzato quasi tutto, ma in particolare l’ultimo capitolo è devastante, le scene di Cliff, Sam che brucia le manette, il risveglio di Lou.
Tanta ma tanta roba.
A me va bene anche se al prossimo giro Kojima fa un film, magari di 5 ore (di cui le ultime 2 sono di un personaggio che spiega quello che è successo prima).