3 anni fa non c'era nulla: niente ufficio, pochi elementi del team scelti.
Però il motore grafico credo abbia avuto bisogno di non molte modifiche, o sbaglio?
Lo hanno piegato alle loro esigenze, lavorando a stretto contatto con Guerrilla. Ma pure avendo un motore già impacchettato e pronto all'uso, 3 anni e mezzo, partendo con un nuovo team e una nuova IP, è roba da record, specialmente per un team giapponese. Sicuramente la "famiglia Sony" avrà dato una mano nel processo di sviluppo, ma resta comunque un'impresa non da poco.
Detto ciò...
Da quel che si è capito/visto/presunto durerà minimo 40 ore, credo che sarà un gioco dall'estensione geografica immensa dove molti si scoraggeranno prima di finirlo. Giri per ore a vuoto.
Su questo ho ora delle grosse riserve. Lo avevo ipotizzato anche io, qualche mese fa, ma adesso mi sembra la soluzione più ovvia e scontata...ossia quella che Kojima non percorrerebbe. Ribadisco che secondo me non si è realmente visto nulla del gioco vero e proprio, e che anche il "gameplay" nel trailer dell'E3 fosse solo uno specchietto per le allodole.
La mappa sarà grossa? Sì, molto. Sarà vuota? Sì, molto. PERÒ:
io dico che la campagna single-player sarà di 15 ore massimo, 20 a voler esagerare; cambierà continuamente di ritmo e di "genere"; ci sarà, sì, una sezione di attraversamento di lande desolate; poi però la campagna in singolo finisce e inizia il gioco vero e proprio, quello condiviso. Me lo immagino strutturato a stagioni con meccanismi in parte simili a quanto fa Epic con Fortnite. I contenuti, e quindi il mondo di gioco, sarà regolarmente aggiornato e arricchito, coinvolgendo l'utenza a un avanzamento collettivo: il vero punto forte di Death Stranding. Come scrissi a suo tempo:
[...] in Death Stranding l'umanità viene attaccata da una razza aliena che la porta sull'orlo dell'estinzione; per difendersi, un po' come avviene in Terminator, l'umanità ricorre ai viaggi temporali o comunque aperture su mondi paralleli in cui hanno luogo determinati eventi storici (in cui magari le cose non sono accadute esattamente come nella realtà di partenza).
A livello di gameplay, mi immagino che Death Stranding metta di fatto l'intera comunità videoludica nei panni di quella umanità. Ogni singolo giocatore contribuirà con le sue azioni, online e offline, alla guerra per la sopravvivenza agli invasori extra-terrestri/extra-dimensionali. Ognuno a suo modo: chi con la forza bruta, chi con l'ingegno, chi con entrambe. Il gioco avrà una sua campagna single-player, ma sarà solo con la collaborazione di tutti che il gioco avanzerà a livello globale. Un multiplayer che va oltre la co-op nella realtà virtuale; ci si scambierà informazioni utili sui forum, sui social, etc... Solo così l'umanità sarà salva.