Visto oggi dopo averne rimandato la visione per anni e aver finalmente deciso di rimediare alla lacuna prima di visionare l'osannato Parasite.
Che dire, se il cinema è allegoria allora Snowpiercer sfiora la perfezione.
Dico allegoria, ma il messaggio è talmente chiaro da poter essere più considerato un manifesto.
In tal senso, si può sicuramente eccepire sul testo e quindi su incongruenze narrative e non che non sto a dettagliare perché saranno ben note a chiunque abbia visto il film, ma mi sembra quasi ingeneroso.
Rovescerei il punto di vista; Le incongruenze della trama di Snowpiercer esistono perché Snowpiercer non parla di un treno che senza sosta percorre lande ghiacciate. Se ne può sicuramente fare una lettura e critica in tal senso, ma sarebbe dal mio punto di vista ignorare la foresta per l'albero.
Per fare un banale esempio tratto da qualche post più su;
Perché viene tollerata e perpetuata l'esistenza della popolazione della coda del treno? La domanda mi ricorda uno sketch satirico di Balasso sul perché dell'esistenza di macchine di lusso. Queste non esistono solo perché chi se le può permettere ha piacere a guidarle, ma perché il fatto stesso che se le possa permettere una frazione infinitesimale della popolazione mondiale ne rende il possesso e l'uso anche più... delizioso. L'esistenza della coda è resa necessaria dal fatto che la testa ne ha bisogno per poter realmente apprezzare ciò che ha, oltre naturalmente alla possibilità di avere un bacino di popolazione ve se necessario attingere servitù.
Per quanto concerne il finale;
Sono ancora indeciso se considerarlo nichilista nell'ottica del messaggio politico del film. Curtis sembra per buona parte del film mosso da sinceri ideali, ma poi rivela che a muoverlo è principalmente il desiderio di vendetta, seppur più astratto che personale.
E sopratutto, per un interminabile momento sembra possa realmente acconsentire all'offerta di diventare il nuovo custode della locomotiva e garante dello status-quo. Solo la scoperta del bambino incastrato tra gli ingranaggi lo distoglie da tale proposito, come a significare che per lui l'asettica realtà dell'ingiustizia di cui Wilford gli sta chiedendo di diventare parte non è sufficiente per ricordargli i suoi ideali, veri o meno che siano. Ci vuole proprio la mostruosità assoluta, proprio sotto i suoi occhi, e che non può far finta di ignorare.
In tal senso, non so se il messaggio di Snowpiercer sia che la rivoluzione è in realtà futile, perché gli esseri umani sono per propria natura fallaci e naturalmente portato all'ineguaglianza.
Forse il messaggio di Bong Joon-Ho è che l'unico modo di sistemare la società è farla deragliare, mandarla in rovina, e tirarsene fuori, avventurandosi nell'ignoto.
Capolavoro comunque. Uno dei miei film preferito dell'ultimo periodo.